Cieli Aperti

Accoro UE-Israele per arrivare in 5 anni alla libera concorrenza fra voli e compagnie aeree.

image_3503Dopo più di tre anni di trattative, Israele e Unione Europea hanno firmato lunedì scorso quello che viene definito lo storico accordo Cieli Aperti per l’aviazione civile.
L’accordo, che si ripromette di incrementare la competizione fra compagnie aeree, con drastica riduzione delle tariffe aeree e promozione del turismo dall’Europa verso Israele, costituisce uno sviluppo sicuramente positivo. Tuttavia deve essere applicato con cautela per ridurre al minimo gli effetti dannosi che potrebbe avere sul settore del trasporto aereo israeliano.
L’accordo è stato firmato dal capo dell’Authority dell’aviazione civile israeliana, Giora Rom, e da Klaus Geil, senior policy officer della Commissione Europea. Ora deve essere approvato dalle istituzioni israeliane ed europee: governo, Knesset e Parlamento Europeo.
La sua graduale applicazione dovrebbe iniziare col primo aprile 2013. Ci vorranno poi cinque anni per arrivare all’applicazione completa. Questo calendario è studiato per dare tempo alle compagnie israeliane, in particolare la EL AL, di prepararsi a una dura concorrenza.
Il ministro israeliano del turismo Stas Meseznikov ha elogiato l’accodo definendolo “un passo essenziale che farà crescere il turismo in Israele di centinaia di migliaia di turisti e comporterà una diminuzione delle tariffe anche per il consumatore israeliano”. Ma ha anche avvertito che “lo Stato, nel quadro del nuovo accordo, deve trovare il modo di garantire sostegno alle compagnie aeree israeliane”.
Il ministro dei trasporti Israel Katz si è detto convinto che l’accordo si tradurrà in tariffe più basse e che alla fine ne beneficeranno anche le compagnie locali. “Credo nella capacità dei manager delle compagnie israeliane – ha detto – di condurre le loro aziende a grandi successi anche in una situazione di libero mercato, che a sua volta è vantaggiosa per il mercato nel suo complesso. Prevedo un calo significativo dei prezzi e sono convinto che questo accordo aumenterà le entrate turistiche in Israele, creerà migliaia di nuovi posti di lavoro per gli israeliani, e aprirà loro nuove destinazioni”.
Israele ed Unione Europea hanno discusso i termini dell’accordo sin dalla fine del 2008. Un memorandum d’intesa venne firmato lo scorso marzo, ma Katz ha ritardato l’accordo definitivo dopo che era stata sollevata l’obiezione che esso avrebbe potuto danneggiare il settore del trasporto aero locale. La EL AL ad esempio sosteneva che l’accordo con la UE minacciava di mettere fuori mercato lei e altre compagnie locali. “La compagnia – ha spiegato la EL AL in un comunicato – insieme ad altre compagnie aeree israeliane, ha espresso all’Authority dell’Aviazione Civile e al ministro dei trasporti la propria posizione secondo cui, prima di firmare l’accordo Cieli Aperti, dovessero essere soddisfatte alcune condizioni che sono di vitale importanza, secondo la società, per permettere alle aziende aeree israeliane di competere su basi eque e corrette”.
I vettori europei, dal canto loro, hanno accolto la notizia con favore. La Easy-Jet, ad esempio, ha diffuso una dichiarazione in ebraico in cui afferma che sta progettando di espandere i voli fra Israele e varie destinazioni in Europa. “In questa fase – vi si legge – chiediamo a Israele e Unione Europea di applicare l’accordo Cieli Aperti affinché possiamo incrementare i voli e il numero di passeggeri verso Israele”.
L’accordo andrà a sostituire gli accordi bilaterali fra Israele e ciascun paese dell’Unione Europea che specificano esattamente quali compagnie possono volare in ogni destinazione in Europa, e limitano la frequenza dei voli. In base al nuovo accordo, sette nuove opzioni settimanali saranno aggiunte ogni anno per ciascuna destinazione europea, mentre in alcuni aeroporti europei con traffico intenso verranno aggiunte solo tre opzioni all’anno. Alla fine del periodo d’attuazione di cinque anni, vi sarà piena competizione su tutte le tratte aeree fra Israele e Unione Europea e ogni compagnia potrà volare su qualunque destinazione quante volte vuole.
Secondo fonti dell’industria dell’aviazione civile israeliana, l’Unione Europea avrebbe esercitato pressioni diplomatiche su Israele per accelerare il più possibile la firma dell’accordo. L’Unione Europea è la più popolare e importante destinazione dei voli da Israele con quasi il 60% di tutti i passeggeri israeliani su voli internazionali che si recano in sedici paesi appartenenti alla UE.

(Da: Jerusalem Post, 31.7.12)

Si veda anche:

Israel Wonders (in italiano):

http://www.israele-turismo.it/Tourism_Ita/Pagine/default.aspx