Combattere l’antisemitismo dentro casa propria

In quanto arabo, la mia principale preoccupazione è l'antisemitismo nel mondo arabo

Di Fred Maroun

Fred Maroun, autore di questo articolo

Di questi tempi è di moda, a destra, denunciare l’antisemitismo della sinistra ed è di moda, a sinistra, denunciare l’antisemitismo della destra. Forse stanno emulando il mondo arabo, dove da lungo tempo è pratica comune incolpare l’Europa per l’antisemitismo nel mondo arabo. Gli antisemiti europei, invece, continuano a farlo alla vecchia maniera: per l’antisemitismo incolpano gli ebrei.

Ovunque si guardi, pare che l’antisemitismo sia sempre il peccato di qualcun altro. Tutti dovrebbero invece guardarsi allo specchio, non solo perché l’antisemitismo infuria in casa loro, ma anche perché solo loro possono affrontare efficacemente l’antisemitismo che hanno dentro casa.

Questa attitudine a gettare sempre l’accusa su qualcun altro è diventata sempre più comune anche negli Stati Uniti. I repubblicani accusano i democratici di lasciare la porta aperta all’antisemitismo permettendo a personaggi visceralmente anti-israeliani di candidarsi con loro ed essere eletti. I democratici accusano i repubblicani di chiudere un occhio su disgustosi personaggi antisemiti perché votano per il presidente Donald Trump e sono attratti dalla sua retorica anti-immigrati.

Poster della destra Usa suprematista e neonazi a favore della nomina alla Corte Suprema del controverso giudice Brett Kavanaugh: “Ogni volta che ha luogo qualche evento anti-bianchi, anti-americano, anti-libertà, lo guardi e ci sono dietro gli ebrei”

Hanno ragione entrambi, ma le accuse cadono nel vuoto perché sono evidentemente motivate da partigianeria. L’antisemitismo all’interno del partito Democratico non viene diminuito dalle accuse di parte repubblicana. Anzi, quelle accuse partigiane accrescono il profilo dei candidati antisemiti, rendendoli ancora più popolari all’interno del loro partito. Lo stesso vale, a parti invertite, per l’antisemitismo all’interno del partito Repubblicano. E invece entrambe le forme di antisemitismo andrebbero combattute, e dovrebbero farlo le persone all’interno di ciascuno schieramento.

È come se l’antisemitismo non fosse più preso sul serio per la piaga sociale che è, e fosse diventato solo una comoda accusa con cui dare addosso all’avversario. La triste realtà, invece, è che l’antisemitismo è ancora vivo e vegeto, e dovrebbe essere preso sul serio, oggi, come avrebbe dovuto essere preso sul serio nell’Europa degli anni ‘30.

La sinistra finisce nelle mani degli antisemiti in nome della “causa palestinese” (non chiedete cosa significhi esattamente questa causa perché nessuno lo sa) e in alcuni paesi, come il Regno Unito, l’infezione ha raggiunto il livello più alto. A destra, forme di neo-nazismo apertamente antisemita riscuotono sempre più popolarità, in particolare in Europa, con formazioni come il Partito Nazionaldemocratico in Germania e Alba Dorata in Grecia.

Germania 2014, manifestazione pro-palestinese “al Quds”: caricatura negazionista e antisemita esibita insieme a bandiere “per la pace” e scritte come “Antisionismo non è antisemitismo”. La caricatura è opera di Zeon, cartoonist amico del comico antisemita francese Dieudonné

L’antisemitismo di sinistra è tipicamente anti-israeliano, mentre l’antisemitismo di destra di solito si concentra sull’odio verso gli ebrei di casa (o presunti “cosmopoliti”), ma le due forme a volte si mescolano con grande facilità. Ad esempio, nel 2009 il Partito Nazionaldemocratico tedesco organizzò una veglia per “l’Olocausto di Gaza”, a sostegno dei terroristi palestinesi.

Nulla fa pensare che l’antisemitismo sia destinato a diminuire tanto presto, quindi ci sono tutte le ragioni per aumentare i nostri sforzi volti a contrastarlo. E per ognuno di noi questo significa combatterlo innanzitutto a casa propria, non a casa dei vicini.

In quanto arabo, la mia principale preoccupazione è l’antisemitismo nel mondo arabo. Anche altri arabi dovrebbero denunciare l’antisemitismo nel mondo arabo. Dobbiamo fare pulizia in casa nostra, prima di dire agli altri di farla a casa loro.

Chi è democratico si prenda la responsabilità di contrastare l’antisemitismo nel partito Democratico. Chi è repubblicano si prenda la responsabilità di contrastare l’antisemitismo nel partito Repubblicano. Indipendentemente dal fatto di essere o meno ebrei. Chi non lo fa, checché ne dica non prende sul serio l’antisemitismo.

La lotta contro l’antisemitismo è troppo importante per essere trattata, come avviene molto spesso, come una carta da giocare nella polemica politica. È giunto il momento di rivedere la nostra lista delle priorità e di abbassare il posto che la faziosità partigiana occupa in questa lista.

(Da: Times of Israel, 1.12.18)