Come un’istantanea dalla Gerusalemme ebraica assediata nel 1948

Riportate alla luce tre lettere-appello scritte poche settimane prima che il quartiere ebraico cadesse sotto l’occupazione delle Legione Araba

Tre lettere spedite nel febbraio 1948 dalla Città Vecchia di Gerusalemme, in quel periodo assediata dalle forze arabe, sono state recentemente rivelate dalla casa d’asta Kedem Auction House. Le lettere mettono in luce la situazione in cui si trovarono i residenti del quartiere ebraico durante l’assedio di Gerusalemme da parte delle forze arabe nella prima fase della guerra di indipendenza israeliana.

“Le tre lettere – ha spiegato Meron Eren, della Kedem Auction House – fanno rivivere la Città Vecchia assediata e le battaglie che la travagliavano. Questo documenti costituiscono un’ulteriore prova storica della dedizione di coloro che scelsero di restare nella città assediata a battersi per la sua difesa”.

Le lettere vennero scritte tre mesi prima che le forze inglesi lasciassero la città, allo scadere del Mandato britannico, e la Città Vecchia venisse conquistata dalle truppe giordane. Una delle lettere è una richiesta di aiuto firmata da Yitzchak Avigdor Orenstein, primo rabbino del Muro Occidentale (“del pianto”), destinato a rimanere ucciso tre mesi dopo quando la Città Vecchia verrà bombardata. “Abbiate pietà di uomini, donne e bambini e prendere misure drastiche, ove necessario, affinché noi non moriamo”, si legge nella lettera del rabbino Orenstein. La missiva venne inviata come un appello all’allora rabbino capo d’Israele, Yitzhak Herzog. “La vita degli abitanti della Città Vecchia è in grave pericolo, le truppe britanniche hanno bombardato il quartiere ebraico nelle notti scorse danneggiando la santità della sinagoga” scriveva Orenstein, che firmò la lettera insieme ai rabbini Yisrael Mintzberg, Shalom Azoulay e Benzion Chazan.

La lettera del rabbino Yitzchak Avigdor Orenstein (clicca per ingrandire)

Orenstein, che era stato nominato Rabbino Capo del Muro Occidentale nel 1930, benché si fosse recato in visita in altre parti di Gerusalemme insistette per ritornare nella Città Vecchia quando l’assedio era già iniziato, dicendo che “se qualcuno è destinato a sacrificarsi per difendere la sacralità dell’antica Gerusalemme e dei suoi luoghi santi, io sono impegnato a farlo più di chiunque altro”. Orenstein e sua moglie rimasero uccisi il 23 maggio 1948, quando la città fu bombardata. Come si è detto, la loro morte avvenne circa tre mesi dopo che il rabbino aveva firmato la lettera-appello ora divulgata.

La casa d’asta ha anche rinvenuto un’altra lettera del febbraio 1948, firmata dal rabbino Yisrael Zeev Mintzberg, anch’essa indirizzata al Rabbino Capo Herzog. Mintzberg, un rabbino della comunità, descrive ulteriormente la dolorosa situazione in cui versava la città. “Una giornata amara per i residenti della città santa – scriveva – I soldati hanno infierito ancora una volta, sparando sugli abitanti. Hanno continuato a sparare con cannoni e mortai per diverse ore, distruggendo parecchie case”.

Nella terza lettera venuta alla luce, inviata quattro giorni dopo, un gruppo di 25 giovani membri dell’organizzazione Beitar (organizzazione giovanile affiliata al sionismo revisionista di Ze’ev Jabotinsky) chiedeva assistenza al Consiglio religioso di Gerusalemme per preparazione dell’imminente festa di Pessach, la Pasqua ebraica.

Tre mesi dopo l’invio delle tre lettere, il 13 maggio 1948 le forze britanniche lasciavano definitivamente la Città Vecchia. Tre giorni più tardi, appena dichiarata d’indipendenza di Israele, le forze arabe che già assediavano la Gerusalemme ebraica passavano all’offensiva, riuscendo a conquistare in città una serie di posizioni presidiate dalla forza di autodifesa ebraica Haganà. Quattro giorni più tardi le forze giordane entravano in città e il 28 maggio la Città Vecchia si arrendeva alla Legione Araba di Giordania. Tutti gli abitanti ebrei vennero espulsi e gran parte dei luoghi santi ebraici profanati e distrutti. L’occupazione giordana sarebbe terminata solo con la guerra dei sei giorni del giugno 1967 che vide la liberazione della Città Vecchia e la riunificazione di Gerusalemme.

(Da: YnetNews, 03.04.16)

La cacciata degli abitanti ebrei dal quartiere ebraico della Città Vecchia di Gerusalemme dopo la conquista da parte della Legione Araba, nel servizio di Life, giugno 1948 (per scorrere la galleria d’immagini, cliccare sulla prima e proseguire cliccando sul tasto “freccia a destra”):