Dove vanno gli elettori palestinesi

Diventa difficile credere che i palestinesi votino Hamas solo per la sua reputazione di buon governo.

Da un articolo di David Horovitz

image_1023Mentre gli israeliani erano tutti presi dallo stato di salute del loro primo ministro e del suo ex partito, è stata prestata poca attenzione alla tornata di elezioni municipali palestinesi di metà dicembre, quella che ha portato a una netta affermazione di Hamas in Cisgiordania.
Come aveva previsto l’intelligence militare, la striscia di Gaza si sta trasformando in una vera e propria “Hamas-land”, mentre le città della Cisgiordania finiscono una per una sotto il controllo degli estremisti islamisti. Di fronte a questo quadro, diventa sempre più difficile accettare la consueta spiegazione secondo cui i palestinesi votano in massa Hamas in primo luogo e forse soltanto per la sua reputazione di “buon governo” rispetto alla corruzione imperante in Fatah, mentre il dichiarato obiettivo di Hamas eliminare Israele dalla faccia della terra costituirebbe una considerazione soltanto secondaria se non addirittura del tutto marginale nella loro scelta di voto.
Ad ogni modo, cosa abbia precisamente motivato gli elettori palestinesi di Jenin, El-Bireh e Nablus è tutto sommato meno importante rispetto alle conseguenze del loro voto: Hamas, patrocinatore del peggior terrorismo suicida, sta acquisendo sempre più potere ed egemonia, mentre la laica Autorità Palestinese di Mahmoud Abbas (Abu Mazen), su posizioni debolmente contrarie al terrorismo ma che in pratica lo tollera, viene spazzata via.

(Da: Jerusalem Post, 25.12.05)