E’ ora che Twitter applichi le sue regole e intervenga contro l’account di Khamenei

Da tempo la Guida Suprema dell’Iran usa Twitter per istigare odio e violenza contro ebrei e Israele

Di Asher Fredman

Asher Fredman, autore di questo articolo

In un periodo in cui è intenso il dibattito sulle politiche di Twitter in merito ai contenuti che l’azienda ritiene pericolosi o fuorvianti, la Guida Suprema dell’Iran Ali Khamenei continua ad abusare del suo account Twitter per promuovere violenza, terrorismo e disumanizzazione. I suoi tweet non solo rappresentano una chiara violazione delle regole di Twitter, ma mettono direttamente in pericolo delle vite umane. Twitter dovrebbe applicare le sue regole in modo coerente e imparziale e intervenire contro l’account di Khamenei.

E’ almeno dal 2011 che Khamenei utilizza Twitter come piattaforma per inveire contro Israele. Ma negli ultimi tempi il suo uso di Twitter per promuovere violenti attacchi armati contro Israele e gli israeliani è precipitato a livelli più infimi.

Nei suoi recenti tweet, Khamenei ha apertamente offerto supporto materiale ai terroristi che prendono di mira Israele, dichiarando: “Sosterremo e assisteremo qualsiasi nazione o gruppo, in qualsiasi luogo, che si opponga e combatta il regime sionista, e non esitiamo ad affermarlo”. Per sgomberare ogni dubbio circa la natura di questo sostegno, ha twittato: “L’Iran ha capito che l’unico problema dei combattenti palestinesi è quello di non avere accesso alle armi” e che “la Cisgiordania deve essere armata, proprio come Gaza”. E ha ulteriormente spiegato che “l’unico rimedio fino alla rimozione del regime sionista è una risoluta resistenza armata” e che Israele “verrà senza dubbio sradicato e distrutto”.

Khamenei: “La nostra posizione contro Israele è la stessa che abbiamo sempre avuto. Israele è un tumore canceroso maligno nella regione dell’Asia occidentale che deve essere rimosso e sradicato: è possibile e accadrà”

Per mettere bene in chiaro che tipo di gruppi intende promuovere, Khamenei ha twittato: “#Hamas & #Jihad Islamica in Palestina, #Hezbollah in Libano sono una dimostrazione per tutti”. Hamas, Jihad Islamica palestinese e Hezbollah sono organizzazioni terroristiche responsabili di migliaia di sanguinosi attentati, compresi molti contro americani e cittadini di altri paesi. Hezbollah ha attivamente aiutato il dittatore siriano Bashar Assad a massacrare centinaia di migliaia di civili siriani.

Non basta. Khamenei usa regolarmente il suo account per delegittimare e disumanizzare gli israeliani e tutti coloro che si identificano con Israele. Scriveva Twitter nel suo post del 25 settembre 2018 intitolato “Creare insieme nuove politiche”: “Il linguaggio che rende qualcuno meno che umano può avere ripercussioni al di fuori del servizio, ivi compresa la normalizzazione di gravi violenze”. Tra i molti tweet disumanizzanti di Khamenei, c’è quello in cui ha paragonato Israele al coronavirus affermando: “Oggi covid-19 è una realtà: deve essere accettato o combattuto? L’antico virus del sionismo verrà sradicato”, e quello in cui ha paragonato “il regime sionista e i suoi criminali sostenitori” a un “cane rabbioso e predatore”. La Guida Suprema dell’Iran fa anche continuamente ricorso ai cliché dell’antisemitismo classico, condannando i “plutocrati ebrei” e i “proprietari di corporation ebraiche”.

I tweet di Khamenei costituiscono una violazione esplicita di tutta una serie di norme e politiche di Twitter, a partire dal divieto di minacciare “violenze contro un gruppo di persone” e di “glorificare atti violenti”.

Il sostegno di Khamenei a organizzazioni designate come terroriste costituisce una violazione della politica professata da Twitter, che afferma: “Non c’è spazio su Twitter per organizzazioni terroristiche e per persone ad esse affiliate o che promuovono le loro attività illecite”. I tweet di Khamenei che propagandano la sua disponibilità ad assistere concretamente coloro che sono coinvolti in tali atti violenti costituiscono una violazione della politica contro “la fornitura o distribuzione di servizi (ad esempio finanziari o di mass-media/propaganda) volti a promuovere gli obiettivi dichiarati di un’organizzazione terroristica”.

Un poster pubblicato da Khamenei il 19 maggio propone la “soluzione finale” per lo stato ebraico. L’immagine mostra una Gerusalemme conquistata da milizie iraniane, palestinesi, Hezbollah e senza più ebrei. Il giorno dopo Khamenei ha twittato: “Eliminare Israele, è ciò che accadrà” (clicca per ingrandire)

I tweet di Khamenei antisemiti e che auspicano la distruzione di Israele (da lui definito “una letale formazione cancerosa”) vìolano la regola di Twitter contro la condotta odiosa e la disumanizzazione, tra cui la diffusione di “stereotipi negativi su una categoria di persone” e il ricorso a “insulti ripetuti, cliché o altri contenuti tesi a disumanizzare, degradare o rafforzare stereotipi negativi o nocivi”.

Come ha sottolineato il Coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente Nickolay Mladenov, biasimando i tweet di Khamenei, “questa retorica istigatrice è una forma moderna di antisemitismo”. Il Segretario di stato americano Mike Pompeo ha dichiarato: “Gli Stati Uniti condannano le disgustose e odiose affermazioni antisemite della Guida Suprema Khamenei. Non dovrebbero avere spazio su Twitter”. L’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri Josep Borrell ha dichiarato: “L’Unione Europea condanna le affermazioni minacciose della Guida Suprema iraniana Khamenei che mettono in discussione la legittimità di Israele. Sono dichiarazioni totalmente inaccettabili”.

Twitter dice che accetta delle eccezioni alle sue regole di condotta quando ritiene che farlo sia nell’interesse pubblico, ma la società stessa spiega che è altamente improbabile che applichi tali eccezioni quando delle cariche pubbliche usano Twitter per promuovere terrorismo e violenza. Ciò è dovuto al “rischio potenziale” e alla “gravità del danno” legati a tali tweet. Il regime iraniano è uno dei principali sponsor statali del terrorismo e ci sono milioni di persone in tutto il mondo che considerano la Guida Suprema dell’Iran un’autorità religiosa. Pertanto, il rischio e il danno potenziale posto da tali tweet è estremamente elevato.

Alla luce di queste evidenti violazioni delle sue regole, Twitter dovrebbe immediatamente sospendere l’account di Khamenei. O come minimo, dovrebbe eliminare i suoi tweet che istigano all’odio e alla violenza. Se Twitter non adotterà tali misure, comprometterà la fiducia del pubblico nell’impegno dell’azienda ad applicare le sue stesse regole e politiche in modo imparziale.

(Da: Jerusalem Post, 16.6.20)