Ecco lo Stato rifiutato dai palestinesi

Haaretz pubblica la mappa dell’offerta di Olmert lasciata cadere da Abu Mazen

di Aluf Benn

La mappa della proposta di Olmert secondo Ha’aretz. Cliccare l’immagine per accedere a una versione più grande in .pdf

L’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert era pronto a dare ai palestinesi terre tolte alle comunità israeliane confinanti con la striscia di Gaza e alle riserve naturali dei colli di Giudea in cambio dell’annessione a Israele dei principali blocchi di insediamenti in Cisgiordania.
Secondo la mappa proposta da Olmert, pubblicata per la prima volta giovedì da Ha’aretz, il futuro confine fra Israele e striscia di Gaza sarebbe stato corso a ridosso di kibbutz e moshav come Be’eri, Kissufim e Nir Oz i cui terreni sarebbero stati ceduti ai palestinesi. Olmert proponeva inoltre di cedere al futuro stato palestinese terre nella valle di Beit She’an presso il kibbutz Tirat Tzvi, sui colli di Giudea presso Nataf e Mevo Betar, e nelle zone di Lachish e della foresta di Yatir. Complessivamente queste aree avrebbero comportato il trasferimento allo stato palestinese di 327 kmq ritagliati all’interno della Linea Verde (a titolo di riferimento, la striscia di Gaza misura 360 kmq).
Olmert mostrò questa mappa al presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) nel settembre dell’anno 2008. Abu Mazen non diede alcuna risposta e i negoziati si fermarono. In un’intervista martedì scorso ad Ha’aretz, Abu Mazen ha detto che Olmert gli aveva mostrati diverse bozze della mappa.
La versione pubblicata svelata ora da Ha’aretz si basa su fonti che hanno ricevuto informazioni dettagliate circa le proposte di Olemrt.
Olmert intendeva annettere a Israele il 6,3% della Cisgiordania, in aree che ospitano il 75% della popolazione ebraica che vive in quel territorio. La sua proposta avrebbe comportato lo sgombero di decine di insediamenti dalla valle del Giordano, dai colli della Samaria orientale e dalla regione di Hebron. In cambio dell’annessione a Israele di Ma’aleh Adumim, del blocco Gush Etzion, di Ariel, di Beit Aryeh e degli insediamenti attigui a Gerusalemme, Olmert proponeva il trasferimento al territorio dei palestinesi di terre equivalenti a un 5,8% della Cisgiordania più una corridoio garantito fra Hebron e striscia di Gaza con un’autostrada che sarebbe rimasta parte del territorio sovrano d’Israele ma dove non vi sarebbe stata presenza israeliana.
Olmert diede a Danny Tirza, che era stato il principale funzionario impegnato nella pianificazione della barriera difensiva, il compito di sviluppare la mappa che avrebbe stabilito il confine definitivo fra Israele e stato palestinese.
La proposta di annessione di blocchi di insediamenti corrisponde in gran parte al tracciato della barriera difensiva. Nella sua proposta di scambio territoriale, Olmert boccia l’idea circolata in precedenza di trasferire ai palestinesi i colli orientali di Lachish, optando piuttosto per la creazione in quell’area di comunità destinate ad accogliere gli israeliani sgomberati dalla striscia di Gaza. Inoltre preferiva cedere ai palestinesi terreni agricoli attorno a Gaza, anziché le dune di Halutza presso il confine con l’Egitto.
Il piano Olmert avrebbe comportato lo sgombero di decine di migliaia di coloni e la rimozione di emblemi della presenza israeliana in Cisgiordania come Ofra, Beit El, Elon Moreh e Kiryat Arba, oltre alla comunità ebraica dentro la città di Hebron. Olmert raggiunse un’intesa verbale con l’amministrazione Bush in base alla quale Israele avrebbe ricevuto aiuti finanziari per sviluppare il Negev e la Galilea allo scopo di assorbirvi parte dei coloni sgomberati dalla Cisgiordania. Altri sfollati sarebbero stati insediati in nuove abitazioni da costruire nei blocchi di insediamenti annessi a Israele.
Per completezza, va detto che l’ufficio di Olmert, interpellato da Ha’aretz sulla divulgazione di questo piano, ha dato la seguente risposta: “Il 15 settembre 2008 (Olmert) mostrò al presidente Abu Mazen una mappa che era stata preparata sulla base delle decine di colloqui che i due avevano avuto nel corso di intensi negoziati dopo il summit di Annapolis. La mappa era concepita per risolvere il problema del confine fra Israele e il futuro stato palestinese. La consegna della mappa ad Abu Mazen era subordinata alla firma di un accordo globale e definitivo con i palestinesi affinché essa non venisse utilizzata come posizione di partenza in futuri negoziati che i palestinesi cercassero di condurre. In definitiva Abu Mazen non diede il suo assenso per un accordo completo, e dunque la mappa non gli venne consegnata”. L’ufficio di Olmert ha anche detto ad Ha’aretz che “naturalmente, per ragioni di responsabilità, non possiamo parlare del contenuto di quella mappa e dei dettagli della proposta. Va tuttavia sottolineato che, fra i dettagli contenuti nel vostro quesito, figura un numero non trascurabile di imprecisioni che non corrispondono alla mappa che venne infine mostrata (ad Abu Mazen)”.

(Da: Ha’aretz, 17.12.09)