Economia d’Israele: una sintesi del 2011

Regge bene alla crisi globale, grazie anche a provvedimenti sul piano sociale.

image_3323L’ECONOMIA ISRAELIANA CONTINUA A CRESCERE
Nel 2011 l’economia israeliana ha continuato a resistere alla crisi economica globale mantenendo il proprio tasso di crescita: la crescita del Pil pro capite dovrebbe assestarsi attorno al 3% alla fine del 2011. Inoltre Israele è riuscito a far diminuire il suo tasso di disoccupazione ad un minimo storico del 5,5% nel secondo trimestre, e al 5,6% nel terzo trimestre del 2011.
L’inflazione negli ultimi dodici mesi (novembre 2011 rispetto al novembre 2010) è pari al 2,6%, cioè all’interno della banda indicata come obiettivo dalla Banca d?Israele (fra 1 e 3%). L’indice medio mensile dei prezzi al consumo (posto il 2010 uguale a 100) è cresciuto dal 101,4 del novembre 2010 al 104,1 dell’ottobre 2011.
Il tasso d’interesse della Banca d’Israele è gradualmente aumentato nel 2011 dal 2% di gennaio al 3,25% di giugno. Tra giugno e settembre il tasso d’interesse dalla Banca d’Israele è rimasto stabile e poi è stato progressivamente abbassato fino al 2,75% di dicembre.
Sia l’import che l’export hanno conosciuto un recupero nella prima metà del 2011, con un successivo calo nel terzo trimestre. La stima è che la crescita dell’esportazione di beni e servizi si attesterà complessivamente, alla fine del 2011, sul 3,8% e quella delle importazioni di beni e servizi sul 9,2%.
Per maggiori informazioni, si veda (in inglese):
Economic Overview of Israel

http://www.financeisrael.mof.gov.il/FinanceIsrael/Pages/en/General/overview.aspx

Economic Highlights

http://www.financeisrael.mof.gov.il/FinanceIsrael/Pages/en/EconomicData/EconomicHighlights.aspx

POSIZIONE NEI PRINCIPALI INDICATORI DI COMPETITIVITÀ
Nel Rapporto sulla Competitività Globale del World Economic Forum, Israele è passato dalla 24esima alla 22esima posizione. Si veda (in inglese):
World Economic Forum Global Competitiveness Report

http://www.financeisrael.mof.gov.il/FinanceIsrael/Pages/En/News/20110907.aspx

Nell’Yearbook IMD sulla competitività globale, Israele ha mantenuto la 17esima posizione. Si veda (in inglese):
IMD Global Competitiveness Yearbook

http://www.financeisrael.mof.gov.il/FinanceIsrael/Pages/En/News/20110518.aspx

LE CONCLUSIONI FINALI DELLA COMMISSIONE SHESHINSKI
Il 3 gennaio 2011 sono state pubblicate le conclusioni finali della Commissione per l’esame delle politiche sulle risorse di petrolio e gas in Israele, guidata dal professor Eytan Sheshinski. La Commissione ha raccomandato diverse modifiche di ordine fiscale legate agli importanti ritrovamenti di gas naturale nelle acque israeliane. Il risultato di tali modifiche garantirà che il flusso di denaro dei progetti durante il periodo di rimborso del debito non sia compromesso, salvaguardando la capacità di finanziare le imprese. Ciò, riducendo il tasso massimo d’imposta della quota dello Stato agli utili, è al passo con i tassi d’imposta accettati nella maggior parte dei paesi dove vengono effettuate queste operazioni.
Si veda (in inglese):
Committee to Examine the Policy on Oil and Gas Resources in Israel

http://www.financeisrael.mof.gov.il/FinanceIsrael/Pages/En/News/20110112.aspx

UN CENTRO R&D DELLA BARCLAYS IN ISRAELE
La Banca d’investimenti Barclays ha iniziato a operare in Israele nel 2008, e questo marzo ha annunciato il progetto di aprire in Israele un centro tecnologico per ricerca e sviluppo (R&D) che si chiamerà Israel Development and Engineering Center (IDEC). La decisione di creare il centro è stata presa dal management del gruppo Barclays in seguito alla presentazione del programma governativo Vantaggio Competitivo, volto a promuovere le imprese high-tech in Israele, formulato dal Ministero delle finanze insieme al Ministero dell’industria, del commercio e del lavoro.
Dopo Barclay, anche la banca americana Citigroup ha annunciato che intende aprire in Israele un centro tecnologico R&D a supporto elle sue attività globali.
Si veda (in inglese):
Barclays announced plans to open a technology research and development (R&D) center in Israel

http://www.financeisrael.mof.gov.il/FinanceIsrael/Pages/En/News/20110314.aspx

PROTESTE SOCIALI E PROVVEDIMENTI SUL COSTO DELLA VITA
Dopo diverse manifestazioni di protesta spontanea contro l’aumento dei prezzi di prodotti specifici come il carburante e il formaggio, in luglio una dimostrazione per il prezzo delle case si è trasformata in una protesta generale a livello nazionale contro il costo della vita: dal prezzo dei prodotti alimentari di base, a quello delle abitazioni, ai costi dell’educazione dei figli.
Il 7 agosto il primo ministro Benjamin Netanyahu ha nominato una Commissione professionale per il cambiamento socio-economico, presieduta dal professor Manuel Trajtenberg, con il compito di intavolare un ampio dialogo coi diversi gruppi e settori della società civile, ascoltare il loro disagio e le loro proposte e formulare raccomandazioni da sottoporre al Gabinetto economico e sociale, presieduto dal ministro delle finanze Yuval Steinitz.
A dicembre la Knesset (il parlamento israeliano) ha approvato le proposte fiscali della Commissione Trajtenberg a beneficio dei lavoratori a salario medio. Inoltre, il Ministero delle finanze e la Banca d’Israele hanno nominato una squadra incaricata di studiare come incrementare la competitività nel settore bancario. La squadra fornirà anche la sua opinione su vari strumenti atti a semplificare i prodotti bancari, rafforzare la capacità dei consumatori di negoziare con le banche, migliorare e ampliare i servizi di informazioni sul credito nei settori domestico e delle piccole imprese.
Alla fine di settembre, poi, la Commissione per l’aumento della competitività nell’economia ha concluso la fase intermedia di formulazione delle sue raccomandazioni. Alla Commissione è stato chiesto di esaminare l’effetto dell’attuale struttura economica sul livello di concorrenza in vari settori dell’economia, sulla stabilità finanziaria e sull’efficienza economica.
Si veda (in inglese):
Principal Recommendations of the Committee on Increasing Competitiveness in the Economy

http://www.financeisrael.mof.gov.il/FinanceIsrael/Docs/En/publications/Economy_092011.pps

MIGLIORAMNETO DEL RATING STANDARD & POOR’S
Nel mese di settembre, l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha elevato i suoi rating del credito sovrano in valuta estera a lungo termine per lo Stato di Israele da A/A-1 a A+/A-1. Inoltre Standard & Poor’s ha confermato i rating in valuta locale ad AA-/A-1+.
La previsione di Standard & Poor’s è stabile e la valutazione di trasferimento e convertibilità (T&C) rimane AA.
Il rating rispecchia il punto di vista di Standard & Poor’s sulla migliorata flessibilità dell’economia israeliana a seguito di una crescita sostenuta e di un’accorta gestione macroeconomica.
Si veda (in inglese):
Standard & Poor’s Ratings Services raised its long-term foreign currency sovereign credit ratings on the State of Israel

http://www.financeisrael.mof.gov.il/FinanceIsrael/Pages/En/News/20110911.aspx

COMPLETAMENTO DELLA PRESIDENZA ISRAELIANA DI EUREKA
La presidenza EUREKA di Israele per il 2010-2011 è stato realizzata da MATIMOP, il Centro industriale israeliano per la ricerca e lo sviluppo, per conto dell’Ufficio del Chief Scientist del Ministero dell’industria, del commercio e del lavoro. Durante l’anno di presidenza israeliana sono stati approvati più di 220 progetti di cooperative R&D, per un totale di oltre 300 milioni di euro di investimenti pubblici e privati. Israele è solo uno dei 40 paesi membri di EUREKA, e tuttavia rappresenta oltre un quarto del numero complessivo di progetti approvati nel corso dell’anno passato.
Si veda (in inglese):
Israel’s EUREKA chairmanship for 2010-2011

http://www.financeisrael.mof.gov.il/FinanceIsrael/Pages/En/News/20110814.aspx

(Da: MFA, dicembre 2011)