Editoriali del 27 giugno

Se ne discute in Israele: alcuni commenti dalla stampa israeliana

image_3170YEDIOT AHARONOT scrive che “spaventato, Netanyahu è ora pronto per condizioni che poco si differenziano dall’intesa Beilin-Abu Mazen dell’ottobre 1985. Ma, quando avevamo in pugno qualcosa di buono, ci rifiutammo di usarlo. E quando finalmente capimmo che la merce sarebbe andata a male, non c’erano più compratori.”
(Da: Yediot Aharonot, 27.06.11)

Il JERUSALEM POST scrive che “l’effetto dannoso di alcune ONG (Organizzazioni Non Governative) sull’immagine di Israele nel mondo ha recentemente scatenato una raffica di iniziative legislative che non sempre sono in linea con i valori democratici,” ed esorta il governo a denunciare queste organizzazioni usando i mezzi democratici in suo potere. L’editoriale dichiara: “La vibrante democrazia di Israele non si limita a sopravvivere alle critiche, ma ne viene addirittura migliorata, specialmente quando molte di queste critiche possono essere smascherate e riconosciute per quello che sono veramente: propaganda astuta e ideologicamente motivata.”
(Da: Jerusalem Post, 27.06.11)

HA’ARETZ sollecita il governo a permettere alla “flottiglia” di attraccare a Gaza e afferma: “Un paese meno timoroso si sarebbe spinto sino ad offrirsi di scortare la flottiglia sino alla costa di Gaza.”
(Da: Ha’aretz, 27,06.11)