Editoriali del 3 luglio

Se ne discute in Israele: alcuni commenti dalla stampa israeliana

image_3174YEDIOT AHARONOT scrive che “la Grecia, che questa settimana ha praticamente dichiarato fallimento, sta ora facendo un po’ di introspezione. I greci hanno capito che il loro sostegno agli arabi non li ha aiutati e hanno realizzato che nessuno stato arabo ha offerto loro prestiti a buone condizioni.”
(Da: Yediot Aharonot, 03.07.11)

Il JERUSALEM POST commenta un disegno di legge al parlamento olandese che, se ratificato, proibirebbe di fatto la macellazione rituale sia ebraica che musulmana in tutta l’Olanda. L’editoriale si domanda perché gli olandesi siano così determinati ad andare contro una pratica accettata dall’UE e afferma che “alla luce di quella che è stata in passato la campagna contro la macellazione rituale, che ha radici nel nazismo e nella xenofobia, gli olandesi farebbero bene a riconsiderare una mossa che non avrà alcun effetto positivo se non promuovere un raro avvicinamento tra musulmani ed ebrei.”
(Da: Jerusalem Post, 03.07.11)

HA’ARETZ ammonisce che “gli israeliani mancano di cure adeguate e di strutture riabilitative per i giovani a rischio,” e dichiara che “solo il 10% dei giovani a rischio ricevono cure in strutture appropriate; gli altri scontano pene in prigione e sono ricoverati in reparti psichiatrici chiusi, in mancanza di alternative.” L’editoriale asserisce che si tratta di spudorata negligenza, contro cui da anni mettono in guardia giudici dei tribunal giovanili, assistenti sociali, difensori pubblici e l’ufficio del controllore di stato; e sostiene che il ministro degli affari sociali Moshe Kahlon ora deve affrontare il problema difficile e importante di correggere l’attuale inadatto trattamento dei giovani a rischio, “per il bene dei giovani e di tutta la società.”
(Da: Ha’aretz, 03.07.11)