Educatori di giovani aborigeni australiani in visita in Israele

Nel quadro di un progetto promosso da tempo dall'Università di Gerusalemme

image_1603Una delegazione di 18 educatori e funzionari pubblici attivi nel campo dell’istruzione dei bambini aborigeni in Australia ha terminato lo scorso gennaio un programma di addestramento intensivo di due settimane in Israele, che comprendeva visite per osservare e apprendere i programmi mirati a migliorare le prospettive dei bambini nelle popolazioni a rischio.
La visita è stata sponsorizzata dal National Council of Jewish Women Institute for Innovation in Education dell’Università di Gerusalemme. L’Istituto NCJW ha partecipato molto attivamente negli ultimi due anni agli sforzi per sviluppare nuovi metodi di insegnamento adatti all’istruzione degli aborigeni in Australia, con un programma noto come Yachad Accelerated Learning Project. Questo progetto, sviluppato in Israele per la prima volta dall’istituto, implica l’attività di insegnanti che lavorano individualmente con gli studenti per migliorare le loro capacità linguistiche e matematiche. Il programma è sponsorizzato in Australia con fondi pubblici e privati.
Gli esperti del NCJW, guidati da Elite Olshtain, hanno effettuato parecchie visite alle comunità australiane, per guidarle nello svolgere successivamente il programma sul posto. Questa è la prima volta, tuttavia, che gli australiani che partecipano al programma sono venuti a Gerusalemme.
Uno dei punti culminanti della loro visita è stato una visita al villaggio beduino di Kseyfeh per confrontarsi con gli educatori del villaggio e discutere argomenti relativi ai problemi comuni agli educatori dei giovani beduini e degli aborigeni in Australia. Un grosso problema condiviso dalle due comunità è l’alto tasso di assenze scolastiche, dovute in gran parte alla distanza tra le abitazioni e la scuola.
La delegazione australiana, che comprendeva sia aborigeni che non aborigeni, ha anche visitato altri luoghi per incontrare gli educatori dei bambini etiopi e assistere allo svolgimento di programmi per il miglioramento delle opportunità di istruzione per vari gruppi di bambini a rischio.
Klynton Wanganeen, un funzionario che si occupa principalmente dell’istruzione professionale degli aborigeni in South Australia ed egli stesso un educatore aborigeno, ha detto di aver visto nei programmi sponsorizzati dal NCJW alcuni ottimi esempi di come i giovani potrebbero essere invogliati ad approfondire la loro istruzione, riuscendo così a trovare lavoro e migliorare le proprie condizioni di vita. In particolare, ha indicato il villaggio giovanile residenziale Manof per la reintegrazione degli adolescenti che non studiano e non lavorano. Ha detto che il programma dà loro un’altra possibilità e li mette su una strada educativa, professionale e sociale per diventare membri della società produttivi ed utili. Questo è molto importante per la società aborigena in Australia, ha detto Wanganeen, in quanto un problema fondamentale nella società aborigena è quello dei “giovani disimpegnati” che cadono nella trappola dell’alcol e della droga, senza più speranze in una vita normale. Con la motivazione giusta e la guida educativa che ha visto in Israele, ritiene che un programma dello stesso genere potrebbe avere successo in Australia per gli adolescenti aborigeni. Wanageen ha detto inoltre d’aver visto come gli studenti beduini possono essere motivati a migliorare le proprie condizioni di vita, e che il coinvolgimento dei genitori è molto importante.
L’educatore australiano ha detto di essere piuttosto sorpreso nel vedere quanto Israele sia “multiculturale” e quanto i fattori culturali possano essere utilizzati a vantaggio del miglioramento educativo, una cosa che manca nell’approccio australiano.

(Da: Università di Gerusalemme, Dept. of Media Relations, 24.01.07)

Nella foto in alto: La prof. Elite Olshtain, dell’Università di Gerusalemme, in compagnia di un giovane aborigeno