Egitto e jihadisti: lotta o appeasement?

Lasciare Israele in pasto ai terroristi non salverà il mondo arabo dalla minaccia islamista.

Alcuni commenti dalla stampa israeliana

image_402Scrive Ha’aretz: Il terrorismo stragista che ha già mietuto più di mille vite israeliane negli ultimi quattro anni non cessa di colpirli anche quando sono al di fuori dei confini di Israele. Israele ed Egitto hanno un comune interesse: sconfiggere i gruppi fondamentalisti che seminano morte e distruzione. I capi di Al-Qaeda, mandanti degli assassini che hanno colpito negli alberghi del Sinai, non fanno nessuna distinzione fra ospiti israeliani e personale egiziano, né tra il loro obiettivo di ammazzare quanti più israeliani possibile e il gravissimo danno inferto al settore turistico egiziano. Per realizzare un’efficace lotta al terrorismo, che colpisce entrambe le parti contemporaneamente, israeliani ed egiziani devono rafforzare la cooperazione dell’intelligence e operativa tra i servizi di sicurezza, e migliorare le procedure congiunte di gestione delle situazioni di emergenza. Il disimpegno [israeliano] dalla striscia di Gaza offre a entrambi i paesi ampie opportunità per la cooperazione sia sul piano diplomatico che della sicurezza.

Scrive il Jerusalem Post: L’Egitto ha seguito lo schema degli altri paesi arabi: combattere e, nello stesso tempo, accondiscendere la jihad globale, che verosimilmente è stata incubata proprio sul suo territorio a partire da un secolo fa, sotto la fattispecie della Fratellanza Musulmana. Questo schema è cambiato solo marginalmente dopo l’11 settembre. Il rifiuto di spalleggiare davvero la fine del conflitto arabo-israeliano costituisce uno dei pilastri di questo atteggiamento arabo di condiscendenza (appeasement) verso i jihadisti. Gli attentati nel Sinai, così come quelli a Riad e a Casablanca, dimostrano che, per quanto sia disposto ad abbanonare Israele in pasto ai terroristi come un osso ai cani, il mondo arabo non potrà salvare se stesso dalla minaccia islamista.

(Da: Ha’aretz, Jerusalem Post, 10.10.04)

Vedi anche:
Di’ Palestina e fa’ silenzio

http://israele.net/prec_website/analisi/26121rub.html