Egitto il primo acquirente d’armi in Medio Oriente

Rapporto americano classifica il Cairo al terzo posto fra i paesi in via di sviluppo, dopo Cina e India.

image_878Nel corso degli ultimi quattro anni l’Egitto è diventato il terzo paese in via di sviluppo per quantità di acquisti di armi. È quanto emerge dal rapporto annuale del Congressional Research Service americano, una divisione della Library of Congress, pubblicato la scorsa settimana Washington.
Secondo il rapporto, intitolato “Trasferimento d’armi convenzionali verso le nazioni in via di sviluppo”, solo Cina e India hanno fatto registrare un volume d’acquisti di armi maggiore dell’Egitto, che è diventato così il maggiore acquirente d’armi di tutto il Medio Oriente. Dal 2001 al 2004 l’Egitto ha acquistato armi per un totale di 6,5 miliardi di dollari. Nello stesso periodo, Israele ne acquistava per 4,4,miliardi, l’Arabia Saudita per 3,8 miliardi. L’Egitto ha dunque superato paesi tradizionalmente molto impegnati in acquisti di armi come Arabia Saudita, Israele, Emirati Arabi Uniti. Per l’Egitto, che riceve 1,3 miliardi di dollari di aiuti americani all’anno, la maggior parte delle armi (5,6 miliardi di $) vengono acquistate dagli Stati Uniti.
La principale ragione per le pesanti spese militari egiziane risiede nell’ambizioso programma di modernizzazione delle sue forze armate. “Cosa preoccupante e di cui ci dovrebbe occupare” dice Hillel Frisch, ricercatore ed esperto di Egitto del Begin-Sadat Center for Strategic Studies dell’Università Bar-Ilan. Frisch spiega che gli acquisiti d’armi annuaali del Cairo assommano ad oltre un miliardo di dollari in più rispetto all’ammontare degli aiuti militari che l’Egitto riceve da Washington. “Il che è sorprendente dal momento che avviene in un periodo in cui l’economia egiziana è da tempo sofferente, mentre è chiaro che l’Egitto non ha altri nemici (oltre a Israele). Potrebbe avere problemi con l’atomica iraniana, ma su questo i sistemi d’arma convenzionali hanno ben poca influenza”.
In generale, l’esercito egiziano ha intrapreso un forte processo di trasformazione dopo l’ultima sconfitta subita da parte delle Forze di Difesa israeliane. Sin dal Trattato di pace israelo-egiziano del 1979, l’Egitto si è imbarcato in un’opera di occidentalizzazione spinta delle proprie forze armate, acquistando carri armati americani Abrams, caccia F-16, elicotteri d’attacco Apache, moderne unità navali lancia-missili. “La cosa più preoccupante – continua Frisch – è chiedersi a che scopo stiano ammassando tutta questa quantità di armi. Cruciale è poi la questione della manutenzione. Avranno la capacità di mantenere in efficienza tutti questi sistemi d’arma?”.
Il rapporto americano classifica la Cina al primo posto per acquisiti di armi nel periodo 2001-2004 fra i paesi in via di sviluppo (definiti come tutti i paesi che non sono Nord America, Europa, Giappone, Australia e Nuova Zelanda) con contratti per 10,4 miliardi di dollari. Al secondo posto l’India, con 7,9 miliardi.

(Da Jerusalem Post, 4.09.05)

Nella foto in alto: Un carro armato Abrams di produzione americana