Escalation di attacchi terroristici

Trovata anche una granata nascosta sotto un neonato palestinese fra la braccia della madre.

image_939Un palestinese è morto sabato per le ferire riportate dopo essere stato colpito da soldati israeliani mentre piazzava un ordigno (successivamente rivelatosi finto) su una strada presso Neve Tzuf (Cisgiordania). Nei giorni precedenti, altri palestinesi erano rimasti uccisi in scontri con i soldati israeliani in Cisgiordania. Giovedì scorso un ragazzo palestinese è rimasto ucciso dopo che aveva lanciato bombe molotov lungo una strada a sud di Gerusalemme, ferendo sei israeliani. Venerdì due palestinesi sono morti in un violento scontro a fuoco con i soldati israeliani presso Tulkarem. Sempre sabato, alcuni palestinesi hanno aperto il fuoco contro agenti della polizia di frontiera israeliana a ovest di Jenin. I militari hanno risposto al fuoco, ferendo uno o due attaccanti.
Gli incidenti vengono attributi dalle Forze di Difesa israeliane a una recrudescenza di attività terroristiche nel territorio, dopo l’attacco di una settimana fa che aveva causato la morte di tre giovani israeliani a una fermata d’autobus presso Gush Etzion. “Le forze armate israeliane non hanno cambiato atteggiamento – ha spiegato un ufficiale a YnetNews – Ma i gruppi terroristici hanno incrementato i loro tentativi di realizzare attacchi. Gli incidenti dovuti ad attività terroristiche sono aumentati, soprattutto quelli che comportano il lancio di bombe molotov. Inoltre la zona ha visto un aumento dei tentativi di piazzare ordigni sulle strade per colpire civili e militari israeliani in transito”.
I portavoce delle Forze di Difesa israeliane sottolineano come si stiano rivelando fondate le previsioni secondo cui gli attacchi terroristici sarebbero aumentati in Cisgiordania dopo il completamento del ritiro israeliano dalla striscia di Gaza, aggiungendo che le forze armate continuano ad adoperarsi per sventare gli attacchi prima che si realizzino, e per arrestare gli esecutori in tutta la zona.
Nelle prime ore di sabato mattina, forze di sicurezza israeliane hanno arrestato cinque ricercati per terrorismo che erano nascosti in una casa di un villaggio a nord di Nablus, nella quale sono stati rinvenuti, fra l’altro, 10 kg di esplosivo. Durante la perquisizione, i soldati hanno scoperto che la moglie di uno dei ricercati aveva nascosto una bomba a mano sotto il neonato che teneva fra le braccia. Secondo l’esercito, l’operazione ha sicuramente sventato un attentato terroristico in avanzato stadio di preparazione.

(Da: YnetNews, 23.10.05)