Escalation Hezbollah. Israele avverte Siria e Libano
E interesse di Israele mantenere tranquillo il confine nord, altrimenti non saranno tranquille nè Beirut nè la Siria.
E’ interesse di Israele mantenere tranquillo il proprio confine settentrionale con il Libano, ma se non resterà tranquillo il confine, allora non saranno tranquille la regione meridionale del Libano, Beirut e nemmeno la Siria. Lo ha dichiarato domenica il vice ministro della difesa israeliano Ze’ev Boim, commentando a Israel Radio la recente ondata di attacchi dei terroristi sciiti libanesi Hezbollah (filo-iraniani e sostenuti da Damasco) dal territorio libanese contro Israele.
“Gli Hezbollah vogliono mostrare a tutti gli altri jihadisti del mondo che anche loro sono in prima linea”, ha aggiunto Boim, secondo il quale è chiaro che le Forze di Difesa israeliane non hanno affatto violato la Linea Blu (confine internazionale riconosciuto dall’Onu, ma non da Libano e Siria), al contrario degli Hezbollah che hanno invece attraversato il confine per piantare ordigni esplosivi nella zona dell’avamposto di Gladiola, nel quandro di un piano d’aggressione a più livelli che ha puntualmente innescato l’escalation.
“Noi siamo una nazione, ma al nostro confine settentrionale ci sono due nazioni. Non abbiamo a che fare solo con gruppi terroristici: la Siria alimenta Hezbollah con armi e denaro, e continua a mantenere sotto il suo controllo tutto il Libano”, ha spiegato Boim”.
“Gli Hezbollah tentano di colpire Israele perché questa è l’unica vera loro ragion d’essere – ha affermato il comandante israeliano della regione nord, Beni Ganz – Ma un’escalation in quest’area danneggerebbe tutta la regione, e in modo particolare gli stati a nord delle nostre frontiere. Israele può affrontare un’escalation, è per Siria e Libano che sarebbe catastrofica”.
(Da: Jerusalem Post, 9.05.04)