Escalation Hezbollah. Israele avverte Siria e Libano

E interesse di Israele mantenere tranquillo il confine nord, altrimenti non saranno tranquille nè Beirut nè la Siria.

image_178E’ interesse di Israele mantenere tranquillo il proprio confine settentrionale con il Libano, ma se non resterà tranquillo il confine, allora non saranno tranquille la regione meridionale del Libano, Beirut e nemmeno la Siria. Lo ha dichiarato domenica il vice ministro della difesa israeliano Ze’ev Boim, commentando a Israel Radio la recente ondata di attacchi dei terroristi sciiti libanesi Hezbollah (filo-iraniani e sostenuti da Damasco) dal territorio libanese contro Israele.
“Gli Hezbollah vogliono mostrare a tutti gli altri jihadisti del mondo che anche loro sono in prima linea”, ha aggiunto Boim, secondo il quale è chiaro che le Forze di Difesa israeliane non hanno affatto violato la Linea Blu (confine internazionale riconosciuto dall’Onu, ma non da Libano e Siria), al contrario degli Hezbollah che hanno invece attraversato il confine per piantare ordigni esplosivi nella zona dell’avamposto di Gladiola, nel quandro di un piano d’aggressione a più livelli che ha puntualmente innescato l’escalation.
“Noi siamo una nazione, ma al nostro confine settentrionale ci sono due nazioni. Non abbiamo a che fare solo con gruppi terroristici: la Siria alimenta Hezbollah con armi e denaro, e continua a mantenere sotto il suo controllo tutto il Libano”, ha spiegato Boim”.
“Gli Hezbollah tentano di colpire Israele perché questa è l’unica vera loro ragion d’essere – ha affermato il comandante israeliano della regione nord, Beni Ganz – Ma un’escalation in quest’area danneggerebbe tutta la regione, e in modo particolare gli stati a nord delle nostre frontiere. Israele può affrontare un’escalation, è per Siria e Libano che sarebbe catastrofica”.

(Da: Jerusalem Post, 9.05.04)