Esponente Hamas: In effetti, Israele esiste

La brillate scoperta forse indotta dalla necessità di uscire da un vicolo cieco.

image_1100“Non c’è dubbio che c’è una presa d’atto realistica da parte nostra del fatto che Israele esiste sul territorio, e che gli accordi non sono stati firmati con un ente immaginario, ma con un ente che esiste”. Lo ha detto lunedì Moussa Abu Marzouk, importante esponete di Hamas nonché luogotenente del capo del Politburo Khaled Mashaal, rispondendo da Damasco alle domande dell’emittente radio israelo-palestinese All for Peace.
“Israele esiste – ha continuato Abu Marzouk – e tutti noi prendiamo atto del fatto che esistono questi accordi. Il problema non è questo. Il problema sono le richieste che vengono fatte a Hamas. Il nostro problema è che viene chiesto a Hamas di riconoscere la legittimità dell’occupazione [del territorio su cui esiste Israele], e questo non lo possiamo accettare”.
Le dichiarazioni di Abu Marzouk, nonché la scelta della stazione radio israelo-palestinese, vengono considerate da alcuni osservatori un segnale di pragmatismo da parte di Hamas verso pubblico e opinion-maker israeliani.
Le puntualizzazioni di Abu Marzouk sono giunte come risposta a una domanda relativa al significato effettivo da attribuire all’annuncio da parte di Hamas che sarebbe disposta a “prendere atto in modo realistico” degli accordi firmati dai palestinesi con Israele, e a una domanda relativa a come Hamas intenda guidare l’Autorità Palestinese pur continuando a sostenere sul piano ideologico il non riconoscimento del diritto di Israele ad esistere in quanto “occupante di terre islamiche”.
“Assistiamo a dei cambiamenti – ha detto Abu Marzouk nell’intervista – e faremo sempre dei cambiamenti a seconda della realtà delle cose. Ma non accetteremo compromessi su tre principi: un governo conforme ai principi della sharia (legge islamica), il nostro diritto a vivere in Palestina e il nostro diritto a combattere l’occupazione”.
“E’ l’Olp che ha riconosciuto Israele – ha spiegato Abu Marzouk – ma si tratta di una scelta interna dell’Olp che non obbliga l’Autorità Palestinese a negoziare. Ciò significa distinguere fra Olp e Autorità Palestinese. Non occorre che l’Autorità Palestinese riconosca Israele”.
[L’Autorità Palestinese è nata nel 1994 grazie agli accordi firmati fra Israele e Olp, n.d.r].
Secondo alcuni osservatori, questa posizione espressa da Abu Marzouk potrebbe indicare il tentativo di creare un nuovo assetto delle istituzioni palestinesi tale da permettere a Hamas di mantenere la propria intransigenza ideologica delegando a Mahmoud Abbas (Abu Mazen), in quanto presidente dell’Olp, il compito di impersonare la “faccia diplomatica” dell’Autorità Palestinese verso il resto del mondo.
All for Peace è una stazione radio israelo-palestinese, frutto di un progetto congiunto dell’organizzazione palestinese Biladi e del centro israeliano arabo-ebraico Givat Haviva, che trasmette in arabo, ebraico e inglese.

(Da: YnetNews, 20.02.06)

Nella foto in alto: Moussa Abu Marzouk