Fatah: «L’Iran blocca l’unità palestinese»

I capi di Hamas corrono a rassicurare Tehran che la “lotta armata” contro Israele continua.

image_3388L’Iran sta finanziando alcuni capi di Hamas nella striscia di Gaza affinché riescano a far naufragare i tentativi di arrivare alla riconciliazione con Fatah. Lo sostiene Azzam al-Ahmed, membro del comitato centrale di Fatah.
Le accuse di Ahmed costituiscono una reazione alle visite che hanno fatto in Iran nelle scorse settimane due massimi dirigenti di Hamas, Mahmoud Zahar e Ismail Haniyeh.
“L’Iran non vuole che i palestinesi pongano fine alle loro divisioni interne – ha dichiarato sabato Ahmed al quotidiano libanese Al-Mustaqbal – L’Iran è responsabile del fallimento degli sforzi per arrivare alla riconciliazione tra Hamas e Fatah”.
I rapporti fra Hamas e Iran si sono fatti tesi, di recente, a seguito del rifiuto da parte del movimento islamista palestinese di schierarsi completamente a sostegno della spietata repressione degli oppositori ad opera del presidente siriano Bashar Assad. I rapporti fra Hamas e Tehran hanno subito un’ulteriore battuta d’arresto con la firma ai primi di febbraio del patto di riconciliazione fra il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) e il capo del politburo di Hamas, Khaled Mashaal, mediata dal Qatar.
Per cercare di allentare le tensioni, nelle scorse settimane Zahar e Haniyeh si sono recati in visita a Tehran, separatamente, per garantire ai dirigenti iraniani che Hamas non ha abbandonato la “lotta armata” contro Israele nonostante il patto siglato con Fatah.
Nell’intervista di sabato, Ahmed ammette che gli sforzi per attuare il patto di riconciliazione si trovano in un vicolo cieco, e attribuisce all’Iran la colpa d’aver “istigato” i capi di Hamas nella striscia di Gaza contro il riavvicinamento con Fatah.
“L’Iran a quanto pare ha giocato un ruolo nell’istigare i capi di Hamas contro l’accordo di riconciliazione – accusa Ahmed – L’Iran sta svolgendo un ruolo negativo riguardo alla riconciliazione Fatah-Hamas”. L’esponente di Fatah aggiunge che l’Iran ha fornito aiuti finanziari a Haniyeh in cambio della sua opposizione all’accordo mediato dal Qatar e firmato da Mashaal.
Il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha denunciato le accuse di Ahmed come “insignificanti”, accusandolo di voler aizzare le tensioni con Hamas, e ribadendo che il suo movimento è pronto ad attuare immediatamente l’accordo di riconciliazione.
Nel frattempo Abu Mazen, incontrando venerdì una delegazione di parlamentari giordani in visita, ha ammesso l’esistenza di “piccoli ostacoli” che impediscono la costituzione del governo di unità nazionale palestinese previsto dal patto di riconciliazione. “Non intendo entrare nei dettagli – ha detto il presidente palestinese – ma vi sono alcuni piccoli problemi che ostacolano la formazione del governo unitario composto da tecnici”.

(Da: Jerusalem Post, 17.3.12)

Nella foto in alto: l’esponente di Fatah Azzam al-Ahmed (a destra) ad un incontro nell’aprile scorso con l’esponente di Hamas Musa-Abu-Marzuka