I veri (inconfessabili) motivi delle furibonde proteste contro Gal Gadot nei panni di Cleopatra
Le accuse anti-Gadot dicono poco sull'attrice e molto sull'analfabetismo storico, l'antisemitismo e l'accettazione supina del dogma colonialista arabo che caratterizzano i suoi censori
Di Seth J. Frantzman, Dani Ishai Behan
Scrive Seth J. Frantzman sul Jerusalem Post: La notizia che l’attrice Gal Gadot, che è ebrea, avrebbe interpretato la regina egizia Cleopatra è stata accolta da furenti proteste secondo cui al suo posto avrebbe dovuto essere scelta una donna “araba” o un’attrice “europea”. Dunque agli ebrei non è permesso essere scritturati nella maggior parte dei ruoli pena essere accusati di spodestare ruoli che spettano altri. Nel secolo scorso, gli antisemiti dicevano agli ebrei che erano stranieri sradicati, originari del Medio Oriente. Ora agli ebrei viene detto che non devono interpretare ruoli mediorientali, indipendentemente da dove provengano.
La bizzarra polemica è iniziata domenica quando è giunta la notizia che Gadot, celebre per il suo ruolo di Wonder Woman, avrebbe interpretato il ruolo di Cleopatra. I commenti più normali si chiedevano perché non fosse stata scelta un’egiziana. Abdul el-Sayed, un commentatore della CNN stando alla sua nota biografica su Twitter, si è domandato perché non fosse stata scelta una donna egiziana per interpretare la regina egizia. La giornalista Sameera Khan ha scritto: “Quale idiota di Hollywood ha pensato che fosse una buona idea scegliere un’attrice israeliana come Cleopatra (un’attrice dall’aspetto molto scialbo) invece di una splendida attrice araba come Nadine Njeim? E tu, Gal Gadot, vergognati: il tuo paese ruba la terra agli arabi e tu rubi i loro ruoli cinematografici”. Molti di coloro che hanno risposto hanno fatto notare che Cleopatra era in realtà di origine greca. Randa Jarrar, che si descrive come una “queer egiziana palestinese musulmana”, ha scritto: “Sì, Cleopatra era greca. Capisco. Ma scegliere nel 2020 come regina d’Egitto una sionista la cui famiglia è polacca/austriaca/ceca?”.
Il messaggio è chiaro: agli ebrei non è permesso interpretare il ruolo di una regina d’Egitto, greca e pagana, di duemila anni fa. Poco importa che ebrei abbiano vissuto in Egitto per migliaia di anni. Poco importa che ebrei vivessero in Grecia. Non potranno mai interpretare Cleopatra. E non importa nemmeno da dove provenga la famiglia di Gadot (per inciso, i suoi nonni materni sono sopravvissuti alla Shoà, ma suo padre è nativo della Terra d’Israele da sei generazione ndr). Quand’anche fosse di Gerusalemme da tremila anni, il messaggio è che essere ebrea o “sionista” significa che non si può interpretare nessun ruolo che abbia a che fare con il Medio Oriente e neanche con l’Europa mediterranea.
Il desiderio che attrici tunisine o libanesi abbiano ruoli di più alto profilo a Hollywood è del tutto legittimo. Ma non a spese degli ebrei. Questo costante attacco contro ebrei e Israele fa capire quanto Israele e israeliani siano ancora visti come estranei alla regione, se si sostiene che una attrice, per il solo fatto d’essere nata in Israele, non possa interpretare ruoli “mediorientali”, e neanche il ruolo di una greca.
L’obiettivo dei tweet anti-Gadot non ha nulla a che fare con l’aspetto o la provenienza delle persone. A nessun altro gruppo di minoranza europeo, che siano i baschi o gli albanesi, i sardi o i maltesi, viene detto che non sono abilitati a interpretare Cleopatra, e a nessun altro gruppo mediorientale, curdo o turco, viene detto che non possono farlo. Solo agli ebrei. Solo agli israeliani. L’obiettivo di questo tentativo di censurare il ruolo di un’attrice ebrea rientra nel più ampio proposito di ridefinire ed etichettare gli ebrei come “bianchi”. L’affermazione implicita della tesi che gli ebrei non possono interpretare ruoli di greci o egizi è che possono solo interpretare ruoli “europei”, non quello di “persone di colore”. L’obiettivo, qui, è pretendere che gli ebrei non provengano dal Medio Oriente. La parola in codice “sionista” viene usata come sostituto della parola “ebreo”. In nessun altro caso vengono usate parole in codice politico-ideologiche come questa. Nessuno usa la parola “comunista” come sostituto di “russo” per mettere in dubbio che possano interpretare il ruolo di un famoso ucraino. Nessuno usa “baathista” come sostituto di “siriano” per mettere in dubbio che possano interpretare il ruolo di Saladino, che era di origine curda. Vale solo con gli ebrei.
Il tentativo di ridefinire gli ebrei come “polacchi” e “austriaci” fa parte dello sforzo di etichettare gli ebrei, a cui cento anni fa veniva detto che non erano austriaci né polacchi, come radicati in Europa allo scopo di privarli del diritto di essere originari del Medio Oriente, e il loro diritto di essere – eventualmente – persone di colore. Questo rebranding dell’identità ebraica viene utilizzato da coloro che definiscono sempre gli ebrei come “altri” e alieni. Qualunque etichetta venga considerata inaccettabile in un certo periodo, ecco che viene appiccicata agli ebrei. Così negli anni ’30, quando era meglio essere europei, bianchi e cristiani, si sosteneva che gli ebrei erano asiatici, stranieri e senza radici. Erano “erranti” come i Rom o gli “zingari”. Ora si sostiene che gli ebrei sono automaticamente “nordeuropei”, e nemmeno dell’Europa meridionale, allo scopo di alienarli il più possibile dal Medio Oriente. Anche le antiche comunità ebraiche che hanno la pelle più scura della maggior parte dei mediorientali non possono essere prese in considerazione per il ruolo di Cleopatra: gli ebrei sono sempre o troppo bianchi o troppo scuri, comunque mai accettabili dal nuovo casting etnocentrico.
Anche The National degli Emirati Arabi Uniti ha criticato la scelta di Gadot. In un articolo su cinque attrici di origine araba che potrebbero interpretare Cleopatra, l’autore ammette che la regina in realtà era di “origine macedone-greca” e che pertanto “il casting avrebbe potuto ampliarsi in lungo e in largo” al di là delle possibili interpreti arabe. Ma perché “ampliarsi in lungo e in largo” non dovrebbe includere un’ebrea? Vogliamo parlare degli ebrei d’Etiopia, d’Egitto, dell’Iraq, del Kurdistan, dello Yemen, del Marocco, della Libia, della Siria? Ci sono milioni di ebrei i cui progenitori soltanto una o due generazioni fa erano originari del Medio Oriente e ora vivono in Israele. Come mai vengono sempre dimenticati? Il messaggio è: niente ebrei, né quelli recentemente mediorientali, né quelli mediorientali da 1.500 o 2.000 anni, né quelli dell’Europa mediterranea. In pratica è solo a un’ebrea che viene detto che non può recitare la parte di Cleopatra. Un’araba? Sì, certo. Una greca? Va bene. Un’ebrea? No, niente ebree, neanche un’ebrea greca o un’ebrea egiziana.
Ebrei vivevano in Egitto molto prima dell’invasione araba, ma non possono essere presi in considerazione. Ebrei vivevano nell’Europa meridionale, come alcuni dei miei progenitori che vivevano a Odessa e che conobbero e persino si sposarono con dei greci. Ma non possono essere presi in considerazione. Possono essere presi in considerazione per il ruolo di Cleopatra solo se diventano cristiani o musulmani. Questo è il messaggio. Un’ebrea egiziana convertita all’islam non avrebbe sollevato problemi. Anche un’ebrea greca convertita al cristianesimo non avrebbe suscitato contestazioni. Ma un’ebrea che rimane ebrea, no. Ricorda qualcosa? Forse l’Inquisizione? A quanto pare la nuova Inquisizione non perde mai di vista gli ebrei.
Gli ebrei sono “bianchi” quando bianco significa “privilegiato”. Sono “non-bianchi” quando non-bianco significa “buono per la camera a gas”. Ovunque si trovino, tranne che in Israele, gli ebrei vengono censurati per come appaiono e gli viene sempre detto che hanno l’aspetto “sbagliato”. Non abbastanza arabi per essere una regina greca dell’Egitto di duemila anni fa. Ma neanche abbastanza greci per essere una regina egizia e nemmeno abbastanza egiziani, anche se i loro antenati sono vissuti in Egitto per duemila anni. La lista di The National delle interpreti che avrebbero potuto essere prese in considerazione include Salma Hayek, Yasmine al-Massri, Sofia Boutella, Hend Sabry ed Emeraude Toubia. In altri termini, l’articolo dice che donne provenienti da Messico, Tunisia, Algeria o Libano sarebbero accettabili. Interessante notare che fra le varie attrici che sarebbero più adatte di Gadot c’è la cristiana maronita dal Libano, c’è quella che ha vissuto quasi tutta la vita in Francia, c’è quella che è metà spagnola. Vanno tutte bene, basta che non siano ebree. Secondo il nuovo controllo etnocentrico dei ruoli, gli ebrei non possono interpretare ruoli della regione da cui provengono, il Medio Oriente. Li si accusa di “rubare” il ruolo agli arabi. Ma non ha alcun senso escludere gli ebrei dal recitare ruoli del Medio Oriente quando gli ebrei sono primariamente un popolo del Medio Oriente, con radici lontane o recenti.
(Da: Jerusalem Post, 13.10.20)
Scrive Dani Ishai Behan su Times of Israel: L’annuncio che l’attrice israeliana Gal Gadot interpreterà Cleopatra è stato accolto da manifestazioni di rabbiosa costernazione sia da sedicenti “progressisti” che da ampi segmenti della comunità araba e musulmana. In breve, internet si è riempita di accuse a Gal Gadot per il suo presunto “sbiancamento” di ruoli “arabi” e all’industria cinematografica per averla scelta come Cleopatra. L’argomento centrale dei censori di Gadot è che, scegliendola nei panni di una regina egizia, Hollywood sta ancora una volta privilegiando le attrici “bianche” rispetto alle “attrici di colore” e la scelta viene etichettata come un ulteriore esempio di “orientalismo” e di “appropriazione” delle “culture indigene del Medio Oriente”. Tutte accuse sbagliate, se non antisemite e antistoriche.
Tanto per cominciare, Cleopatra non era araba. Era un faraone egizio il cui regno durò dal 51 a.e.v. fino alla sua morte nel 30 a.e.v. Vale a dire, almeno 600 anni prima che gli arabi si stabilissero in Egitto e lo colonizzassero. Cleopatra non era nemmeno originaria dell’Egitto stesso. Apparteneva alla dinastia tolemaica, fondata otto generazioni prima della sua nascita da Tolomeo I Sotère di Macedonia. Non era un’egizia, bensì di un’etnia greca di parziale ascendenza persiana e assira (quest’ultima frutto della mescolanza con i seleucidi). Niente a che fare con gli arabi. E poi Gal Gadot non è una donna “bianca”. Come anche gli ebrei d’Europa, Gadot è levantino-mediorientale, sia dal punto di vista etnico che nazionale. Scegliere Gal Gadot come Cleopatra non “sbianca” un bel niente. Si tratta semplicemente di una donna levantino-mediorientale che interpreta il ruolo di un’altra donna del Mediterraneo orientale.
Nel complesso, le accuse contro Gal Gadot dicono poco sull’attrice e molto sull’analfabetismo storico, l’antisemitismo e l’accettazione supina del dogma colonialista arabo che caratterizzano gli accusatori. Il dogma per cui gli arabi, siccome hanno sopraffatto e dominato per tanto tempo il Medio Oriente con pugno di ferro (ad eccezione di Persia e Turchia), sono in pratica “detentori” dell’intera regione insieme a tutte le sue varie storie e culture. L’antico Egitto? Arabo. L’antica Assiria? Araba. L’antico Israele? Arabo anche quello. L’antica Cartagine? Quella poi, totalmente araba. Assiri, egizi, fenici, copti? Tutti arabi. E gli ebrei? Nient’altro che falsi impostori bianchi provenienti dall’Europa, che non sono nemmeno autentici ebrei. E così via all’infinito, con la fantasia a briglia sciolta. E’ appena il caso di ricordare, invece, che gli arabi non sono indigeni dell’Egitto, dell’Iraq, del Libano, del Marocco o di Israele, né di qualsiasi altra parte della regione Medio Oriente/Nord Africa al di fuori della penisola arabica. Il motivo per cui tutti questi paesi sono diventati “arabi” è dovuto, senza eccezioni, a una conquista coloniale. Gli indigeni dell’Egitto sono i copti, che ora vivono come minoranza perseguitata nel loro paese, esattamente come gli assiri in Iraq e come era per gli ebrei in Israele prima che riguadagnassero la loro sovranità. Che poi è il vero motivo del conflitto arabo-israeliano: gli ebrei che ponevano fine al secolare status quo colonialista arabo. Ma non divaghiamo.
Per farla breve, Cleopatra non era araba e Gal Gadot non sta “sbiancando” nulla. In effetti, Gal Gadot è probabilmente “meno bianca” di quanto fosse Cleopatra stessa. Tuttavia, sospetto che non sia questo il vero motivo per cui tante persone si sono arrabbiate. Il loro vero problema è che un’ebrea israeliana perfettamente adatta a un ruolo mediorientale è come ammettere che il sionismo non è e non è mai stato un progetto di colonialisti, e che lo stato ebraico d’Israele è al 100% un legittimo stato indigeno nella regione. L’ideologia anti-sionista non può sopravvivere a questa idea, ed è questo il motivo per cui il fatto che Gal Gadot venga accreditata per un ruolo così evidentemente mediorientale è per costoro terrificante. Il rifiuto di accettare la legittimità di Gal Gadot in quel ruolo non è che un micro-caso del più ampio rifiuto di accettare il diritto degli ebrei alla propria autodeterminazione nella loro regione d’origine.
(Da: Times of Israel, 13.10.20)