“Gerusalemme esige sangue per purificarsi dagli ebrei”

Nei giorni precedenti la strage alla sinagoga, incessante campagna di odio e menzogne ad opera di mass-media e dirigenti palestinesi

Sinagoga xx di Har Nof, Gerusalemme, la mattina di martedì 18 novembre

Sinagoga Kehilat Yaakov di Har Nof, Gerusalemme, martedì mattina

Intervistato lo scorso 5 novembre dalla tv ufficiale dell’Autorità Palestinese, il giudice della Suprema Autorità palestinese per la Shari’ah e consulente di Abu Mazen, Mahmoud Al-Habbash, ha dichiarato: «Prima di tutto, permettetemi di dire che noi baciamo ogni fronte, ogni mano e anche ogni piede che conduce la ribat (guerra a difesa delle terre rivendicate dall’islam) alla moschea di al-Aqsa a Gerusalemme. Non sto parlando di rafforzare la loro determinazione. Sto parlando di prendere parte alla loro determinazione. Noi siamo con loro. La dirigenza è con loro. Pochi giorni fa, il presidente [Abu Mazen] li ha salutati, li ha incoraggiati e ha chiesto da loro più ribat. Questa affermazione può aver fatto arrabbiare gli israeliani e l’occupazione: che il presidente inciti i palestinesi di Gerusalemme alla ribat. Sì, noi incitiamo il popolo di Gerusalemme alla ribat. Ribat significa proteggere e mantenere il proprio suolo. Siamo con loro in ogni movimento, in ogni azione e in ogni gesto, e accogliamo con favore quello che stanno facendo alla santa al-Aqsa». (TV ufficiale dell’Autorità Palestinese, 5.11.14)

 

Intervistato lo scorso 7 novembre dalla tv ufficiale dell’Autorità Palestinese, il rappresentante di Fatah in Libano Muhammad Al-Biqa’i ha espresso sentimenti di “lode e ammirazione” per i terroristi Al-Shaloudi (che ha ucciso due persone), Mutaz (che ha attentato alla vita del rabbino Yehuda Glick) e Ibrahim Al-Akari (che ha ucciso due persone). «Essi sono coloro che hanno sentito la chiamata di Yasser Arafat, mentre la nazione araba e islamica ignorava il suo appello [che diceva]: “Milioni di martiri (shahid) sono in marcia verso Gerusalemme”. Loro sono usciti con le armi, con l’autentica convinzione che Gerusalemme esige sangue per purificarsi dagli ebrei”. (TV ufficiale dell’Autorità Palestinese, 7.11.14)

 

Il 9 novembre, introducendo un gioco televisivo sulla tv ufficiale dell’Autorità Palestinese, il presentatore ha esordito rendendo omaggio ai terroristi che nelle ultime settimane a Gerusalemme hanno mietuto vittime israeliane innocenti: «Saluti e onore ai nostri eroici martiri, i martiri di Gerusalemme Hijazi, Al-Shaloudi, Al-Akari, e ultimamente anche Kheir al-Din Hamdan di Kafr Kana [ucciso da poliziotti israeliani, dopo che li aveva aggrediti con un pugnale]. Il nostro saluto alle famiglie dei martiri. Ci leviamo in piedi sottomessi e umili vedendo quello che avete dato e sacrificato. Voi affrontate per le strade di Gerusalemme i branchi sempre aggressivi di coloni». (TV ufficiale dell’Autorità Palestinese, 9.11.14)

 

Lo scorso 13 novembre, intervenendo a una conferenza su Gerusalemme e al-Aqsa indetta dal Ministero degli affari religiosi nella striscia di Gaza con il patrocinio del Ministro degli affari religiosi dell’Autorità Palestinese Yusuf Ida’is e con la partecipazione di numerosi studiosi, chierici e personaggi pubblici, il rappresentante del Ministero degli affari religiosi dell’Autorità Palestinese Hassan Al-Saifi ha “affrontato la sofferenza degli abitanti di Gerusalemme e la continua profanazione di al-Aqsa da parte di Israele” e ha dichiarato “che Gerusalemme non ha bisogno di dichiarazioni o editti religiosi, quanto piuttosto che i religiosi adempiano al loro dovere precipitandosi a Gerusalemme ad offrire sacrificio e sangue”. (Quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese Al-Hayat Al-Jadida, 14.11.14)

Quattro giorni dopo che il terrorista palestinese Ibrahim Al-Akari aveva ucciso due israeliani e feriti altri 14 a Gerusalemme, l’Università palestinese Al-Quds – che gode di finanziamenti Onu e EU – ha intitolato a nome dell’assassino un torneo sportivo. L’organizzatore dell’evento, Ahmad Al-Khawaja, responsabile dell’Educazione fisica all’Università Al-Quds, ha spiegato che: “Il torneo Martire (shahid) Ibrahim Al-Akari è stata un’iniziativa di rilievo nazionale in segno di onore e apprezzamento per l’anima dell’eroico martire Ibrahim Al-Akari”. (Quotidiano palestinese Al-Ayyam, 11.11.14)

Nei giorni in cui crescevano le tensioni tra israeliani e palestinesi, la tv ufficiale dell’Autorità Palestinese ha deciso di rimandare in onda un “documentario”, già trasmesso nel 2013, dedicato alla storia del movimento Fatah nel quale vengono fatte affermazioni classicamente antisemite. Il film dice che nel Medioevo gli ebrei furono espulsi dai paesi europei perché gli europei “di fonte agli intrighi degli ebrei, non potevano più sopportare i loro tratti caratteriali, i loro monopoli, la loro corruzione, il loro controllo e la loro scalata alle posizioni di governo”. Il filmato dice poi che i paesi europei “sentirono d’aver subito una tragedia offrendo rifugio agli ebrei”, per sostenere infine che quei paesi videro nella Dichiarazione Balfour (primo riconoscimento internazionale del diritto degli ebrei di costituire un “focolare nazionale” in Terra d’Israele/Palestina) “una soluzione ideale per sbarazzarsi” degli ebrei. (TV ufficiale dell’Autorità Palestinese, 11.11.14 – 1.01.13)

(Da: PMW Bulletins, 16-17-18.11.14)

 

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