Giusto l’approccio di Gerusalemme ai lanci di Qassam

Lo afferma un esperto di strategia israeliano

image_1698L’approccio del governo israeliano all’ondata di lanci di missili Qassam palestinesi sul sud del paese (reazione aerea, autocontrollo, ulteriore rinvio di eventuali interventi di terra) è quello corretto. Lo afferma Shlomo Brom, analista dell’Istituto di Studi sulla Sicurezza Nazionale dell’Università di Tel Aviv, già capo della pianificazione strategica delle Forze di Difesa israeliane.
Secondo Brom, le forze israeliane non devono farsi coinvolgere nella guerra in corso fra Fatah e Hamas a Gaza. “Una lezione fondamentale che abbiamo appreso dalla guerra in Libano, sottolineata anche dal rapporto della commissione Winograd – spiega Brom – è che non dobbiamo reagire in modo automatico. Dobbiamo pianificare e prepararci bene prima di entrare in azione, e la mia impressione è che il governo lo stia facendo. Sebbene col cuore siamo tutti vicini agli abitanti di Sderot, per il momento il prezzo che stiamo pagando, in termini militari, non giustifica il farsi trascinare dentro la guerra in corso a Gaza”.
Hamas, aggiunge l’ex generale israeliano, lancia missili Qassam su Israele con lo scopo di aggiustare la sua immagine fra i palestinesi, immagine assai danneggiata in seguito ai violenti scontri con Fatah. “Hamas è un movimento politico, e aveva avuto successo nelle elezioni palestinesi grazie alla sua immagine di purezza in confronto a Fatah. Ora i sanguinosi a Gaza non corrispondono granché a quell’immagine così positiva. Per questo Hamas cerca la soluzione più facile, gettando la colpa su Israele”. Secondo Brom, tuttavia, è improbabile che l’opinione pubblica palestinese “se la beva”, giacché il trucco “è fin troppo evidente”.
“E’ da anni che è in corso una guerra civile fra Fatah e Hamas – conclude l’esperto – L’unica domanda è a quale livello sia arrivata. Finora non aveva mai raggiunto questo stadio, ma potrebbe diventare anche molto peggio. Potrebbe allargarsi a tutta la striscia di Gaza nella forma di una guerra aperta. E bisogna ricordare che Hamas, nella striscia di Gaza, è in vantaggio: è meglio organizzata, meglio addestrata e meglio equipaggiata, ed ha la forte volontà di assumere il controllo su tutto il territorio”.

(Da: YnetNews, 16.05.07)