Israele al voto: gli ultimi sondaggi prevedono un nuovo stallo

Testa a testa fra Netanyahu, Gantz e i rispettivi blocchi. Ma dall’incognita affluenza potrebbero venire sorprese sul versante del voto arabo e di quello dell’estrema destra

Soldatessa al voto

Secondo il sondaggio di Canale 13 diffuso venerdì sera (ultimo giorno in cui la legge israeliana permette di pubblicare sondaggi relativi alle elezioni di martedì 17), il partito Likud di Benjamin Netanyahu e il partito Blu&Bianco di Benny Gantz potrebbero ottenere un numero di seggi uguale: 32 ciascuno.

Stando al sondaggio, il potenziale blocco di destra che fa capo all’attuale primo ministro otterrebbe 58 seggi (su 120), il blocco di centro-sinistra ne otterrebbe 53, mentre il partito laicista Israel Beytenu di Avigdor Lieberman si confermerebbe cruciale ago della bilancia, con almeno 9 seggi.

Il sondaggio rileva inoltre che il 46% degli intervistati ritiene che Netanyahu sia il miglior candidato alla carica di primo ministro, il 31% ritiene che lo sia Benny Gantz, mentre circa il 14% ritiene che nessuno di loro sia adatto al ruolo.

Un sondaggio della Smith Research pubblicato giovedì ha invece registrato un seggio di vantaggio per il Likud di Netanyahu, che uscirebbe dalle elezioni di martedì come il partito di maggioranza relativa. Il sondaggio attribuisce 33 seggi al Likud, 32 a Blu&Bianco, 12 alla Lista (araba) Congiunta, 9 a Yamina (di Ayelet Shaked), 8 a Israel Beytenu, 8 ai religiosi ortodossi sefarditi di Shas, 7 ai religiosi ortodossi askenaziti di Ebraismo Unito della Torà, 6 a Campo Democratico (Meretz con Stav Shaffir ed Ehud Barak) e 5 a Laburisti-Gesher.

Il sondaggista Rafi Smith ha detto che le sue ultime rilevazioni indicano che Likud e Blu&Bianco stanno drenando voti a spese dei partiti satelliti nei rispettivi blocchi politici. Smith si aspetta inoltre che la Lista (araba) Congiunta vada meglio di quanto indicano i sondaggi per via di una maggiore affluenza alle urne dei cittadini arabi.

(clicca per ingrandire)

E’ invece leggermente diminuito nelle ultime settimane il pronostico attribuito a Israel Beytenu, che starebbe perdendo sostegni sia verso il Likud, sia verso a Blu&Bianco che ha adottato la parola d’ordine di Lieberman per un governo di unità nazionale laica (senza religiosi ortodossi e senza Netanyahu). In questo sondaggio, il blocco di centro-destra ottiene 57 seggi e quello di centro-sinistra 55. Dal canto suo, Lieberman ha lasciato intendere che indicherebbe il leader di Blu&Bianco Benny Gantz come premier incaricato per la formazione del governo, il che potrebbe mettere Gantz in testa alla lista dei favoriti.

Il blocco di Netanyahu è andato meglio in altri sondaggi pubblicati giovedì. Un sondaggio della tv pubblica KAN attribuisce 59 seggi al blocco di centro-destra senza Israel Beytenu, mentre un sondaggio del Canale tv della Knesset gli attribuisce 60 seggi (di cui ben 36 del Likud), vale a dire lo stesso numero ottenuto dal blocco di centro-destra nelle elezioni dello scorso 9 aprile.

Infine, nel sondaggio di Smith, il partito Otzma Yehudit di estrema destra sembra molto vicino alla soglia elettorale minima del 3,25%.

Si tenga comunque presente che circa il 14% degli intervistati si dichiara completamente indeciso, e solo due terzi degli intervistati che hanno espresso una preferenza hanno detto d’essere totalmente sicuri della propria scelta.

“Se verrà fuori una ripetizione del round precedente – ha scritto Mati Tuchfeld su Israel HaYom – qualcuno dovrà per forza infrangere le proprie promesse ed entrare in una coalizione di governo con qualcun altro che aveva promesso di evitare. Altrimenti il paese verrà trascinato in una terza tornata elettorale, e non sarà affatto divertente”.

(Da: Jerusalem Post, israel HaYom, 14-15.9.19)

Si veda anche:

Il dopo-elezione in Israele: gli scenari possibili

Perché gli israeliani vanno di nuovo a votare

Che aspetto avrà la 22esima Knesset?