Hamas ha manipolato il mondo, e il mondo si è fatto manipolare

Se i manifestanti di tutto il mondo si preoccupassero davvero della sorte dei palestinesi non condannerebbero Israele, ma i cinici calcoli di morte di Hamas

Di Fred Maroun

Fred Maroun, autore di questo articolo

L’ultima guerra Israele-Gaza è iniziata con Hamas che lanciava centinaia di razzi sulle città israeliane. A beneficio dei pochi che avessero vissuto in una caverna negli ultimi cento anni, lasciate che vi informi di una cosa: prendere deliberatamente di mira i civili è un crimine di guerra. È stato chiarissimo sin dall’inizio, come hanno ben sottolineato il commentatore israeliano Haviv Rettig Gur e l’attivista palestinese per i diritti umani Bassem Eid, che Hamas era motivata da un cinico calcolo politico. Ma quand’anche la sua motivazione fosse stata limpida, sparare intenzionalmente sui civili è un crimine di guerra. Sappiamo anche che attaccando Israele, Hamas era sicura che Israele avrebbe risposto e che, nonostante tutti gli sforzi delle forze israeliane di evitare vittime civili, ci sarebbero stati dei morti palestinesi innocenti. Quindi era chiarissimo sin dall’inizio della guerra che Hamas aveva deciso di perpetrare un crimine di guerra che avrebbe sicuramente provocato la morte di palestinesi.

So che sto ripetendo informazioni che molto probabilmente sono già note al mio lettore. Ma sapete una cosa? La stragrande maggioranza del mondo sembra che non lo sappia. La stragrande maggioranza del mondo si è immediatamente bevuta la versione di Hamas e ha continuato a bersela durante la guerra e anche dopo. Ci sono state manifestazioni in tutto il mondo di gente che condannava Israele per aver esercitato il più ovvio diritto di ogni paese: difendersi quando è attaccato, e in particolare difendere i suoi civili indifesi, che hanno dovuto sospendere ogni normale attività e nascondersi nei rifugi antiaerei. E Hamas è riuscita ad ucciderne alcuni.

Civili israeliani sotto i razzi di Hamas ad Ashkelon

La gente inorridisce nel vedere le immagini dei palestinesi morti negli attacchi israeliani, ignorando il fatto che Israele, come ha scritto Haviv Rettig Gur, si stava semplicemente difendendo “con un livello di precisione chirurgica che potrebbe essere senza precedenti negli annali della guerra moderna”. In fin dei conti, considerando la potenza militare di cui dispone Israele, il totale di vittime e danni causati durante l’intera guerra è qualcosa che le forze israeliane avrebbe potuto causare con un singolo attacco. Il fatto che dopo undici giorni di attacchi israeliani a Gaza si contino relativamente poche vittime civili e pochi danni si spiega col fatto che Israele non cercava affatto di uccidere innocenti o causare danni inutili. Cercava invece, nel modo più mirato possibile, di ridurre la capacità dei terroristi di attaccare di nuovo. I manifestanti contro Israele in tutto il mondo hanno preferito ignorarlo.

Il mondo non ha denunciato il cinico calcolo di Hamas, che sapeva che avrebbe sicuramente causato la morte di palestinesi senza risolvere nessuno dei motivi di sofferenza della popolazione palestinese. Al contrario, molti hanno visto in questa guerra una buona ragione per moltiplicare le espressioni di antisemitismo. Il numero di attacchi antisemiti è notevolmente cresciuto in tutto il mondo, come hanno documentato Human Rights Watch e l’Anti-Defamation League.

16 maggio 2021, Los Angeles (Usa). Una rara manifestazione contro Hamas e a sostegno dei palestinesi e della pace con Israele

Come ha spiegato Haviv Rettig Gur, questa guerra ha causato ingenti danni alle strutture militari di Hamas, e quindi si traduce in una seria battuta d’arresto tattica per Hamas sul piano militare. Per fortuna, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è opposto ai tentativi di altri membri del Consiglio di Sicurezza, e di alcuni membri del suo stesso partito, di imporre la fine dei combattimenti prima che Israele potesse sferrare un duro colpo a Hamas. E tuttavia, la guerra è stata un successo per Hamas sul piano del suo obiettivo a lungo termine e anche dei suoi obiettivi politici a breve termine.

Hamas ha detto e ripetuto mille volte qual è il suo obiettivo a lungo termine: distruggere Israele. Fino a quando non riuscirà a raggiungere questo obiettivo, la sua missione a breve termine è mantenere e accrescere la sua popolarità fra i palestinesi e preservare il sostegno internazionale. Con questa guerra ha ottenuto gli obiettivi a breve termine. E infiammando l’odio contro Israele ed ebrei si è garantita che l’obiettivo a lungo termine di distruggere Israele rimanga quantomeno credibile agli occhi dei suoi sostenitori.

Se i manifestanti di tutto il mondo si preoccupassero davvero della sorte dei palestinesi protesterebbero contro Hamas, non contro Israele. Se il mondo avesse risposto allo stratagemma di Hamas in modo minimamente intelligente ed etico, gli eventi si sarebbero svolti in modo assai diverso. Quando un paese è costretto a difendersi da terroristi che attaccano i suoi cittadini, le persone intelligenti e animate da senso etico non stanno lì a chiedersi cosa potrebbe giustificare i terroristi. Non importa. Si appoggia il paese attaccato, a maggior ragione se è una democrazia che reagisce in modo etico e senza prendere di mira i civili.

“Basta terrorismo di Hamas. Pace per la popolazione d’Israele e Gaza”. Se i manifestanti di tutto il mondo si preoccupassero davvero della sorte dei palestinesi protesterebbero contro Hamas, non contro Israele

Questo è quello che è successo, ed è così che Israele ha risposto. Sostenere il diritto di Israele a difendersi non è solo la cosa giusta da fare: è la cosa necessaria da fare. È quello che chiunque si aspetterebbe se venisse preso di mira dai terroristi. Ma molte persone hanno scelto di demonizzare Israele e, così facendo, si sono schierate dalla parte dei terroristi. Molte persone hanno scelto di giustificare Hamas e, così facendo, si sono trasformanti in sostenitori del terrorismo. E molte persone non hanno detto nulla, e se ne sono lavate le mani.

Questa non era nemmeno la prima volta che Hamas riusciva a manipolare il mondo. Lo ha fatto ripetutamente, da quando Israele si è ritirato senza condizioni dalla striscia di Gaza nel 2005. Ogni volta Hamas mette a rischio la vita dei palestinesi, e ogni volta il mondo incolpa Israele. L’inganno di Hamas era del tutto trasparente e perfettamente prevedibile. Eppure il mondo ci è cascato di nuovo.

In questa guerra Israele-Gaza, come in quelle precedenti, la cosa intelligente ed etica da fare era sostenere Israele. Quando i terroristi attaccheranno di nuovo, sapendo che il loro stratagemma con ogni probabilità funzionerà di nuovo, Israele dovrà rispondere di nuovo e altri israeliani e palestinesi perderanno la vita. E come coloro che non hanno sostenuto il diritto di Israele a difendersi nelle guerre precedenti, coloro che non lo sosterranno allora avranno le mani macchiate di quel sangue.

(Da: Times of Israel, 23.5.21)

 

In una rara intervista, il co-fondatore di Hamas Mahmoud al-Zahar ha affermato a Sky News britannica che Israele non ha il diritto di esistere, e che Hamas prende di mira la popolazione civile israeliana. Al-Zahar è stato intervistato nella sua casa di Gaza dal corrispondente di Sky per il Medio Oriente, Mark Stone. Nell’intervista, Al-Zahar ha detto che la “vittoria” di Hamas è una funzione della capacità del gruppo di lanciare razzi su aree civili israeliane “densamente abitate”, da lui definite “non comunità, ma occupazione israeliana”. Quando Stone gli ha chiesto a bruciapelo se “lo stato di Israele ha il diritto di esistere?” Al-Zahar ha risposto: “No. Perché mai? E’ un insediamento … Non sono cittadini. Noi siamo i proprietari. Questa è un’area araba. E’ risaputo che questa è un’area islamica”.