Hamas manterrà la calma ma anche la sua struttura terroristica

? la valutazione di alcuni alti ufficiali israeliani sul dopo elezioni palestinesi.

image_1061Hamas potrebbe far durare l’attuale sospensione degli attentati anti-israeliani anche dopo le elezioni palestinesi. Lo hanno affermato di recente alti ufficiale delle Forze di Difesa israeliane secondo i quali Hamas, se andrà bene alle elezioni, è probabile che preferisca mantenere il periodo di calma relativa che ha accettato circa un anno fa.
Da quando, alla fine del gennaio 2005, ha accettato la “tregua temporanea” concordata fra alcune organizzazioni armate e l’Autorità Palestinese, Hamas ha generalmente evitato di lanciare importanti attacchi terroristici. Nella striscia di Gaza essa si occupa principalmente di migliorare le proprie strutture terroristiche, soprattutto producendo missili Qassam a gittata più lunga e progettando attentati non ancora realizzati. In alcuni casi Hamas ha sfruttato i suoi legami con altri gruppi come i Comitati di Resistenza Popolare, per lanciare attacchi da essa diretti e finanziati ma che non potessero esserle attribuiti. In alcuni casi isolati, specie a Hebron, cellule di Hamas hanno dato vita a sparatorie e in un caso, a Be’er Sheva, a un attentato suicida peraltro fallito. Non è del tutto chiaro quanto questi incidenti fossero coordinati con la dirigenza centrale dell’organizzazione.
Secondo gli alti ufficiali israeliani, Hamas, cui i sondaggi attribuiscono fra il 35 e il 40% dei seggi nel prossimo Consiglio Legislativo Palestinese, non vorrebbe perdere con atti terroristici la legittimazione politica che guadagnerà partecipando alle elezioni. Verosimilmente Hamas continuerà a organizzare attacchi secondo lo schema dell’anno passato. Dopo le elezioni, alcuni membri della sua ala armata potrebbero anche entrare a far parte delle forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese.
“Il terrorismo continuerà – dice un ufficiale israeliano – ma lo faranno gruppi come Jihad Islamica, Hezbollah e bande criminali di Fatah nel tentativo, fra le altre cose, di influenzare le elezioni in Israele. Viceversa Hamas al momento ha buoni motivi per tenersi fuori. In generale il gioco democratico potrebbe ammorbidire Hamas. Qualcosa del genere è capitato a Hezbollah da quando ha acquisito vantaggi politici in Libano. Di tanto in tanto Hezbollah intraprende effettivamente operazioni armate, ma non su base regolare. Il momento decisivo per Hamas arriverà a metà dell’anno, dopo che Israele avrà completato il proprio processo elettorale”.
Nei territori, dopo le elezioni palestinesi gli ufficiali israeliani si attendono che Hamas voglia occupare posizioni di influenza, senza però guidare una coalizione di governo. Hamas cercherà di occupare dicasteri economici e sociali, come sanità e assistenza, che le permetteranno di accrescere il consenso di cui gode e di presentarsi come una valida alternativa rispetto alla corruzione di Fatah. D’altra parte, gli stessi ufficiali ritengono che Hamas manterrà intatta la sua struttura armata, bloccando qualunque tentativo di farle deporre le armi.

(Da: Ha’aretz, 22.01.06)

Nella foto in alto: Manifestazione elettorale di Hamas domenica a Jenin