Hamas nel mirino

Controffensiva israeliana su basi d’addestramento, comandi, rampe di lancio, silos di missili

image_2355Pochi giorni dopo che il governo israeliano aveva approvato in via definitiva il contrattacco ai continui lanci di missili palestinesi contro i centri abitati israeliani, le Forze di Difesa israeliane hanno lanciato sabato una massiccia operazione colpendo le postazioni di Hamas in tutta la striscia di Gaza.
Secondo alcune fonti, sarebbero circa 200 i morti nella controffensiva israeliana di sabato, per la maggior parte terroristi di Hamas.
Sabato sera non era ancora chiaro se l’attacco aereo sarebbe stato affiancato da un’offensiva di terra.
Alla domanda se i capi di Hamas potessero essere il prossimo obiettivo, la portavoce militare israeliana Avital Leibovich ha risposto: “Qualunque obiettivo di Hamas è nel mirino”.
Il ministro della difesa Ehud Barak ha dichiarato in conferenza stampa che le forze aeree sono riuscite ad eliminare alcuni alti comandanti di Hamas. Secondo testimoni, fra i morti figurerebbe il capo della polizia di Hamas, Tawfik Jaber, e il capo della sicurezza, Ismail al Jaabary.
Sabato Hamas ha continuato a giurare vendetta, facendo appello a tutte le altre fazioni palestinesi perché si uniscano ai combattimenti. “Oggi siamo più forti che mai – ha dichiarato un portavoce dell’organizzazione jihadista palestinese, che ha scatenato la nuova escalation con i suoi attacchi sin dai primi di novembre e col rifiuto di rinnovare la tregua lo scorso 19 dicembre – Non cederemo su nulla, non ripiegheremo. Chiediamo a tutti gli stati arabi della regione di prendere posizione e di non limitarsi alle semplici condanne”.
Alle 11.30 di sabato mattina più di 50 aerei ed elicotteri da combattimento israeliani sono penetrati nello spazio aereo della striscia di Gaza sganciando più di cento bombe su una cinquantina di obiettivi. I velivoli hanno riferito “colpi alfa”, che nel gergo delle forze aeree israeliane significa che le bombe hanno centrato direttamente gli obiettivi preposti: basi di Hamas, campi di addestramento, uffici e comandi.
Trenta minuti più tardi, dopo che i velivoli avevano lasciato il cielo di Gaza, è partita la seconda ondata di aerei ed elicotteri che ha colpito una sessantina di obiettivi: rampe lancia-Qassam interrate nei bunker e magazzini di razzi.
Il ministero degli interni di Hamas ha dichiarato che praticamente tutti i complessi difesivi di Gaza sono stati colpiti.
Gli attacchi delle forze aeree israeliane sono proseguiti fino a sera.

(Da: Jerusalem Post, 27.12.08)