I debiti dell’Autorità Palestinese

Ora i palestinesi si accorgono dellentità dell'aiuto indiretto garantito per anni da Israele.

Da un editoriale del Jerusalem Post

image_1078Dopo la schiacciante vittoria di Hamas, si è sviluppato un dibattito sulla decisione se Israele debba o meno continuare a rimettere ai palestinesi le entrate fiscali riscosse per conto dell’Autorità Palestinese, come previsto dagli accordi israelo-palestinesi, anche se l’Autorità Palestinese sarà ora controllata da un’organizzazione terroristica apertamente votata alla liquidazione di Israele, e che quegli accordi si rifiuta di riconoscere.
In questo dibattito, tuttavia, non figurano i vasti fondi che l’Autorità Palestinese deve a Israele. Si tratta di una situazione che si trascina da ben prima dei recenti sconvolgimenti. Il caso forse più eclatante, sebbene non unico, è quello della Compagnia Elettrica israeliana, che fornisce energia all’Autorità Palestinese sia in Cisgiordania che nella striscia di Gaza. La maggior parte dei palestinesi non paga la bolletta all’Autorità Palestinese e l’Autorità Palestinese non paga quanto deve alla Compagnia Elettrica israeliana. Il risultato è che di fatto da anni la Compagnia Elettrica fornisce energia gratis, sebbene questa energia, calcolando anche carburante, impianti e manodopera, sia senza dubbio costosa. Allo stato attuale l’Autorità Palestinese deve alla Compagnia Elettrica israeliana la bellezza di 220 milioni di shekel (quasi 40 milioni di euro), un record storico. Ma l’Autorità Palestinese è in debito anche con la compagnia Mekorot per gran parte delle forniture di acqua, con la Bezeq per i servizi di telecomunicazione, con vari gestori di servizi telefonici cellulari, con molti ospedali e con molti fornitori e commercianti privati israeliani, finora poco o per nulla rimborsati.

(Da: Jerusalem Post, 1.02.06)

Nella foto in alto: bambini palestinesi ritratti giovedì su una giostra alla periferia della città di Gaza.