I pregiudizi di Francesca Albanese e la tribuna offertale dalla CNN

La relatrice speciale delle Nazioni Unite, che accusa Israele di razzismo, definisce “resistenti” i palestinesi che (parole loro) vogliono “gettare a mare tutti gli ebrei

Di David M. Litman

David M. Litman, autore di questo articolo

Lo scorso 21 marzo, la giornalista Isa Soares di CNN International ha offerto una tribuna alla razzista Francesca Albanese, delle Nazioni Unite, da cui accusare di razzismo gli israeliani.

Francesca Albanese è nota per le sue passate prese di posizione anti-ebraiche: ha affermato che la “lobby ebraica” ha “soggiogato” gli Stati Uniti; ha negato che fosse antisemita affermare che la “lobby ebraica” controlla i social network; ha sostenuto che gli ebrei usano l’etichetta dell’antisemitismo per “mettere a tacere” le persone e ha ripetutamente minimizzato la Shoà. Ma il pubblico della CNN non è stato messo al corrente di questa ben nota e denunciata storia di dichiarazioni anti-ebraiche di Francesca Albanese. Com’era del tutto prevedibile, Albanese ha sfruttato l’occasione offerta dalla CNN per accusare gli israeliani di “apartheid” e istigazione al genocidio, accuse che non sono state alcun modo contestate dall’intervistatrice Isa Soares.

Nell’agosto 2022, mentre l’organizzazione Jihad Islamica Palestinese, internazionalmente designata come terrorista, lanciava centinaia di razzi contro i centri civili israeliani, Francesca Albanese sosteneva che avevano “il diritto di resistere”, e poi esprimeva “disappunto” per il fatto che il gruppo terroristica di Gaza non disponesse di equipaggiamento militare più moderno. Quando un terrorista palestinese cercò di pugnalare un israeliano nel giugno 2022, Francesca Albanese mosse la solita accusa di “uso eccessivo della forza” da parte dell’israeliano che si era difeso, e twittò: “Il male è sta negli occhi di chi guarda”.

Il tweet di Joe Truzman e la reazione di Francesca Albanese (clicca per ingrandire)

Forse l’esempio più eloquente del pregiudizio di Albanese fu quando l’esperto della Foundation for Defense of Democracies Joe Truzman denunciò l’elevato numero di bambini palestinesi armati a Jenin come un “serio problema” e Francesca Albanese, che sarebbe una esperta in “diritti umani”, rispose con un tweet (ora cancellato) in cui affermava: “Sì, c’è un serio problema e non solo a Jenin: si chiama occupazione coloniale”. Lo sfruttamento di bambini da parte del terrorismo evidentemente non la disturba più di tanto.

Naturalmente Albanese si è unita al coro universale di critiche per le recenti parole del ministro israeliano Bezalel Smotrich sulla non esistenza di un “popolo palestinese”. Ma lei stessa ha ripetutamente sottoscritto l’idea che l’intera esistenza di Israele sia un’ingiustizia e tutto Israele sia territorio “occupato”, dimostrandosi del tutto indifferente al fatto che l’Olp, l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, neghi l’esistenza degli ebrei come popolo e nazione nella sua stessa Carta fondamentale. In effetti, la stessa ripetuta definizione fatta da Albanese di Israele come “colonizzatore” presuppone la negazione della storia e della presenza ebraica.

Si potrebbe continuare con gli esempi che screditano Francesca Albanese, che non è né sottile né schiva nell’esprimere il suo chiaro pregiudizio anti-israeliano e antisemita. Il che rende rende ancora più eclatante il fatto che CNN International le abbia offerto una tribuna senza alcun contraddittorio. Trattando Albanese come una autorevole esperta, la giornalista della CNN ha lasciato il suo pubblico all’oscuro di informazioni cruciali per valutare la credibilità delle sue affermazioni calunniose.

(Da: jns.org, 23.3.23)

 

Intanto i “resistenti” di Gaza vagheggiano di gettare a mare tutti gli ebrei d’Israele

Parlando su Al-Aqsa TV di Hamas lo scorso 8 marzo, lo studioso islamico di Gaza Wael Al-Zard ha detto che ci si sta ponendo il problema di cosa fare delle moltitudini di ebrei, una volta avvenuta la “liberazione” della Palestina:

Clicca la foto per il video MEMRI (con sottotitoli in inglese)

 

Studioso islamico di Gaza Wael Al-Zard: “Vi sono squadre a Gaza che da mesi preparano piani su cosa accadrà dopo la liberazione. Si stanno ponendo grandi domande. Cosa faremo riguardo a questo o quel problema? Cosa faremo una volta che avremo ereditato i missili nucleari [d’Israele]? Sì, erediteremo quei missili nucleari. Cosa faremo con le moltitudini di ebrei? Cosa ne faremo? Dovremmo gettarli in mare e farne cibo per i pesci?” (Da: Al-Aqsa TV, 8.3.23)

(Da: memri.org, 8.3.23)