I servizi israeliani: attenzione a non trasformare la Cisgiordania in una nuova striscia di Gaza

La situazione in Cisgiordania probabilmente non cambierà dopo le elezioni palestinesi del 9 gennaio.

image_511La situazione delle sicurezza in Cisgiordania probabilmente non è destinata a cambiare dopo le previste elezioni per la presidenza dell’Autorità Palestinese del prossimo 9 gennaio. Lo ha detto Avi Dichter, capo dei servizi di sicurezza interna israeliani, parlando martedì alla commissione esteri e difesa della Knesset.
Secondo Dichter, se le Forze di Difesa israeliane dovessero ritirarsi dalla Cisgiordania è prevedibile che i gruppi terroristici svilupperebbero in quel territorio una struttura almeno altrettanto ampia di quella impiantata nella striscia di Gaza.
I servizi di sicurezza (Shin Bet) hanno inoltre rivelato che almeno cinque lancia-missili antiaerei del tipo “a spalla” sarebbero stati introdotti recentemente nella striscia di Gaza, verosimilmente attraverso i tunnel che servono al traffico palestinese di armi ed esplosivi fra Sinai egiziano e striscia di Gaza. Dichter ha sottolineato che la presenza delle Forze di Difesa israeliane lungo la Philadelphia Route al confine fra Egitto e Gaza (come previsto dagli accordi firmati) è determinante per impedire un traffico ancora più massiccio di armi sofisticate ad opera delle organizzazioni terroristiche. Dichter ha detto ai parlamentari che un ritiro delle truppe israeliane dalla zona di Rafah (presso la Philadelphia Route) trasformerebbe il sud-ovest di Israele in un nuovo “Libano meridionale”.

(Da: Jerusalem Post, 4.1.05)