“I sionisti dietro a ogni complotto, la Shoà una loro menzogna”

Giornata di Qods: un’altra tappa nell’allucinato mondo della propaganda antisemita iraniana

image_2611Nel suo discorso ai fedeli in occasione della Giornata di Qods (Gerusalemme), venerdì 18 settembre all’Università di Teheran il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha parlato dell’istituzione della Giornata ad opera dell’ayatollah Ruhollah Khomeini; ha nuovamente negato la storicità della Shoà definendola una “scatola nera” che gli occidentali non vogliono aprire agli studi storici; e ha dichiarato – nel momento stesso in cui il regime iraniano reprimeva di nuovo con durezza le manifestazioni dell’opposizione interna – che la Palestina costituisce la più importante questione per tutto il mondo islamico.
Nella stessa occasione, l’ayatollah Ahmad Khatami, leader ad interim della preghiera del venerdì a Tehran, uomo molto vicino alla suprema guida iraniana Ali Khamenei, ha sostenuto che i sionisti non hanno altro da fare che massacrare donne e bambini innocenti per rubarne gli organi. Ahmad Khatami (da non confondersi col riformista” Mohammad Khatami), ha aggiunto che “l’ingannevole accordo di pace di Obama è peggio di tutti gli altri accordi di pace palestinesi”, e che la chiave per la soluzione del problema della Palestina sta nel sistema della Repubblica Islamica.
Quella che segue è una sintesi dei passi salienti dei discorsi di Mahmoud Ahmadinejad e Ahmad Khatami.

Il presidente Ahmadinejad ha detto che la Giornata Mondiale di Qods (Gerusalemme) rappresenta l’inizio della salvezza del popolo palestinese e di tutti gli esseri umani dall’egemonia delle arroganti potenze mondiali. L’iniziativa dell’ayatollah Ruhollah Khomeini di istituire trent’anni fa la Giornata di Gerusalemme, ha spiegato Ahmadinejad, ha spalancato la via all’onore, alla libertà e alla dignità per tutte le nazioni. La Giornata di Gerusalemme è la giornata dell’unità della nazione iraniana, dei musulmani e della comunità umana contro tutte le potenze corrotte e oppressive. Ahmadinejad ha ringraziato Iddio che la Giornata di Qods sia diventata una giornata importante e decisiva per le genti di tutto il mondo, sottolineando come oggi sia divenuta un evento internazionale.
Il mondo, ha continuato Ahmadinejad, si è diviso in due parti: da una parte stanno i monoteisti che perseguono la libertà e la giustizia, dall’altra tutte le potenze egemoniche e i criminali internazionali. Ahmadinejad ha detto che gli iraniani e la maggior parte delle nazioni conoscono bene la storia del regime sionista. “I piani per la formazione del regime sionista vennero concepiti già prima della prima guerra mondiale per impadronirsi di tutte le risorse intellettuali e materiali del mondo”. Gli inglesi, ha detto, approfittarono della negligenza delle nazioni del Medio Oriente e dei musulmani per dominare le terre palestinesi e preparare il terreno nella regione ai criminali sionisti. Per questo, secondo Ahmadinejad, la Giornata Mondiale di Gerusalemme è la giornata dell’unità degli esseri umani contro le potenze della tirannia e della corruzione.
Ahmadinejad ha proseguito dicendo che l’Olocausto è come una “scatola nera” che deve essere aperta. “Quello che diciamo da quattro anni è: se l’Olocausto asserito dal regime sionista e dai suoi alleati è vero, allora perché sionisti e occidentali non permettono che lo si studi?”. La ricerca su ogni cosa è libera, ha detto Ahmadinejad, ma l’Olocausto è la chiave di un fatto sigillato, una scatola nera che non si può aprire. “Perché questa scatola nera non può essere decodificata affinché i fatti e la realtà vengano finalmente rivelati a tutti?”
Ahmadinejad ha poi detto che la Palestina costituisce la questione più importante per tutto il mondo islamico. “Siamo fermamente convinti – ha concluso Ahmadinejad – che la guerra in Iraq e Afghanistan è dovuta alla provocazione sionista. Se il Sudan è represso, è a causa delle lusinghe dei sionisti. I sionisti stanno dietro a tutte le cospirazioni dell’arroganza e del colonialismo. Sono loro che non permettono che venga analizzata e indagata la maggiore scusa per l’occupazione della Palestina [i.e. la Shoà]. Il pretesto per l’istituzione del regime sionista è una menzogna, una menzogna che si fonda su una pretesa inattendibile, su una pretesa mitica”.

Nel suo sermone per la Giornata di Gerusalemme, l’ayatollah Ahmad Khatami ha detto che la Settimana della Difesa Sacra, cioè la prossima settimana, rappresenta una parte straordinaria della storia della rivoluzione islamica iraniana. La Difesa Sacra, ha detto, incarna diversi messaggi per il popolo, “il primo dei quali è che coloro che seguono il loro imam in tutti gli aspetti della loro vita sono invincibili”. E ha continuato: “Il concetto di jihad [guerra santa] e di martirio è ciò che aiutato il popolo durante la Guerra Imposta [fra Iran e Iraq, 1980-88], e questo è il secondo messaggio della Settimana della Difesa Sacra”, aggiungendo che aristocrazie e capitalismo sono contro il jihad e il martirio islamico.
A proposito della Giornata di Gerusalemme, l’ayatollah Ahmad Khatami ha detto: “Il sostegno alla causa palestinese del compianto imam Khomeini e dell’amministrazione islamica non è una questione politica; esso ha piuttosto radici profonde nella religione. La prima base religiosa del sostegno alla Palestina è che il Sacro Corano parla dei musulmani come di un corpo unitario. La seconda è che la nostra scuola di pensiero si fonda sulla difesa dell’oppresso contro l’oppressore. L’Iddio che ha introdotto questa scuola è quello che combatte l’oppressione”.
Ahmad Khatami ha parlato dei sionisti come di coloro che non hanno altro da fare che massacrare donne e bambini innocenti e rubarne gli organi. “Un anno è passato – ha detto – da quella guerra nella striscia di Gaza, ma l’intera area è ancora sotto assedio”, e ha denunciato i capi arabi che “tacciono sulle atrocità di Israele”, definendoli “complici del crimini sionisti”.
“L’ingannevole accordo di pace di Obama – ha concluso l’autorevole ayatollah iraniano – è peggio di tutti gli altri accordi di pace palestinesi come Camp David, Oslo, Madrid o Sharm Al-Sheikh. La chiave per la soluzione del problema della Palestina è solo nel concetto del sistema della Repubblica Islamica. Tutti i palestinesi dovrebbero andare alle urne e optare per questo loro sistema politico”.

(Da: memri.org, 18.09.09)