Il Grande delinquente e il Piccolo delinquente

Non c’è solo l’Iran. Tollerare il bullismo di Russia e Turchia li spingerà immancabilmente ad adottare comportamenti ancora peggiori

Di Norman Bailey

Norman Bailey, autore di questo articolo

Ogni adunata organizzata dal regime in Iran è piena di gente che urla “Morte al grande Satana e morte al piccolo Satana”. Il Grande Satana, naturalmente, sono gli Stati Uniti mentre il Piccolo Satana è Israele.

L’attacco di contractor militari russi contro forze statunitensi in Siria, e le minacce del presidente turco Erdogan di invadere le isole dell’Egeo assegnate alla Grecia con gli accordi di pace dopo la prima guerra mondiale, sono solo le più recenti azioni di quelli che potrebbero essere legittimamente definiti “il Grande delinquente” e “il Piccolo delinquente”.

Che Putin ed Erdogan siano delinquenti è fuori discussione. Basta chiedere alle popolazioni di Georgia, Estonia, Ucraina e di Afrin, in Siria, per non parlare delle migliaia di loro stessi sudditi in carcere o assassinati. Le principali differenze tra i due sono che la Russia dispone di armi nucleari e di altri armamenti avanzati, mentre la Turchia no. Inoltre la Russia è guidata da un dittatore che è ingegnoso e furbo, mentre la Turchia è guidata da un dittatore che è ottuso e gradasso.

Ciò che davvero costituisce fecondo argomento di discussione, tuttavia, è la vergognosa mancanza di un’appropriata risposta al loro teppismo da parte del cosiddetto mondo occidentale. Tutto quello che si registra è qualche manifestazione di disapprovazione e alcune sanzioni economiche imposte a individui e organizzazioni russe. La Russia viene ancora trattata come un soggetto internazionale rispettabile e responsabile, e la Turchia viene ancora trattata da Stati Uniti ed Europa come un alleato nella Nato.

Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan

Siamo da capo a Monaco ‘38 e Teheran 2015. Quanto più a lungo si permette ai grandi e piccoli delinquenti di insistere con il loro bullismo, tanto più costoro saranno tentati di continuare e peggiorare il loro comportamento. Dunque, è tragicamente vero che “l’unica cosa che insegna la storia è che nessuno impara nulla dalla storia”?

È positivo che sostanziali risorse militari siano state posizionate dalla Nato nei paesi che confinano con la Russia, in particolare negli stati baltici e in Polonia. Altrettanto positiva è la volontà dell’attuale amministrazione di Washington di prendere in considerazione aiuti militari più efficaci all’Ucraina. Ma molto altro è necessario e dovrebbe essere fatto, specialmente nel campo del ricorso alla difesa e controffensiva informatica nei confronti della Russia, che è costantemente impegnata in cyber-attacchi, così come nel campo delle sanzioni contro le esportazioni russe di petrolio e gas.

Nel caso della Turchia, non solo la Nato dovrebbe espellerla, o almeno sospenderla, ma bisognerebbe applicare severe sanzioni ai suoi rappresentanti ufficiali, alle sue organizzazioni e alle sue esportazioni. E’ inammissibile che si tollerino le minacce della Turchia contro un membro della Nato. Né si dovrebbero tollerare operazioni militari turche nei paesi limitrofi se non con il permesso dei paesi interessati.

Il Grande delinquente e il Piccolo delinquente possono essere e devono essere fermamente penalizzati per le loro azioni. Lasciar correre non è tolleranza né prudenza: è una forma pericolosissima di viltà e porterà immancabilmente in futuro a comportamenti ancora peggiori.

(Da: Globes, 28.2.18)