Il nuovo museo della tolleranza di Gerusalemme sorgerà su un ex parcheggio

E non su un antico cimitero islamico, come sostengono i propagandisti anti-israeliani

image_2747Il Simon Wiesenthal Center respinge la richiesta di bloccare la costruzione del suo Museo della Tolleranza a Gerusalemme avanzata da varie organizzazioni palestinesi e filo-palestinesi con l’accusa che il luogo su cui dovrebbe sorgere il nuovo museo sarebbe uno storico cimitero musulmano. Gli avversari del progetto, pur consapevoli che un’eventuale risposta di alti rappresentanti dell’Onu avrebbe solo valore simbolico e non legalmente vincolante, giovedì scorso hanno presentato una petizione alle Nazioni Unite sostenendo che la costruzione in quel luogo disturberebbe tombe vecchie di centinaia di anni e costituirebbe una profanazione del cimitero. Sull’argomento, giovedì scorso sono state indette conferenze stampa a Gerusalemme, Ginevra e Los Angeles.
Tuttavia mercoledì, in anticipo sulla petizione e sulle conferenze stampa, il Simon Wiesenthal Center ha diffuso dalla sua sede di Los Angeles una dichiarazione in cui chiarisce che “il Museo della Tolleranza non verrà costruito sul cimitero di Mamilla”. “Il Museo – spiega nel comunicato Marvin Hier, fondatore e decano del Centro Wiesenthal – verrà costruito su un ex parcheggio comunale di Gerusalemme dove ogni giorno, per quasi mezzo secolo, migliaia di musulmani, cristiani ed ebrei hanno parcheggiano le loro auto senza la minima rimostranza da parte della comunità islamica. Sin dai primi anni ’60 sono stati impiantati profondamente sotto terra cavi telefonici, linee elettriche, tubature di scarico e fognarie, di nuovo senza la minima protesta. Vogliamo anche sottolineare – continua il comunicato – che la Israel Antiquities Authority ha confermato che non vi sono ossa né resti nel luogo dove attualmente sono in corso lavori infrastrutturali. I resti trovati a suo tempo nel sito sono stati rispettosamente rinterrati nel vicino cimitero musulmano: erano vecchi di 300-400 anni, mentre non è stato trovato nessun resto risalente al XII secolo”.
Nel 2004 gruppi palestinesi e filo-palestinesi avevano inoltrato un’istanza contro il progetto del Museo alla Corte Suprema la quale, dopo aver studiato le argomentazioni delle parti per quasi quattro anni, nel 2009 ha infine dato luce verde al progetto del Simon Wiesenthal Center.

(Da: Jerusalem Post, 13.2.10)

Nella foto in alto: Ogni giorno, da mezzo secolo, questo parcheggio comunale di Gerusalemme è stato utilizzato da tutti, anche nella sua parte sotterranea, senza la minima protesta. Questa foto è stata scattata una settimana prima che iniziassero i lavori per il nuovo Museo della Tolleranza del Simon Wiesenthal Center.

Si veda l’articolo di Marvin Hier sul Los Angeles Times (in inglese):

http://www.latimes.com/news/opinion/la-oe-hier12-2010feb12,0,1420998.story