Il presidente fantoccio di un Libano che non esiste più

Aoun, presidente del mio paese natale, è un burattino di Hezbollah e non può fare nulla che risponda ai veri interessi della sua popolazione

Di Fred Maroun

Fred Maroun, autore di questo articolo

Quando sento parlare Michel Aoun, il presidente del Libano, mio paese natale, non posso fare a meno di ridere.

In risposta all’operazione di smantellamento dei tunnel terroristici attualmente condotta dalle Forze di Difesa israeliane al confine con il Libano, Aoun ha assicurato che “l’operazione di Israele volta a distruggere i tunnel d’attacco di Hezbollah attraverso il confine non metterà in pericolo la calma lungo la frontiera”, e che il suo paese non ha “nessuna intenzione aggressiva”. Aoun ha anche detto che è pronto a “prendere le misure necessarie per rimuovere le cause di divergenza”. Perfetto.

Tuttavia Aoun sa bene, come chiunque altro, quali sono le “cause di divergenza”, e sa anche di non avere assolutamente nessuna possibilità di rimuoverle. Sa che la principale “causa di divergenza” con Israele è il controllo che Hezbollah esercita sul Libano: quegli Hezbollah che gli Stati Uniti hanno correttamente indicato come una minaccia criminale transnazionale; quegli Hezbollah che Israele, Canada, Stati Uniti e persino la Lega Araba considerano un’organizzazione terroristica; quegli Hezbollah che minacciano regolarmente Israele e che dispongono di 100.000 missili che, affermano loro stessi, possono raggiungere qualunque punto in Israele.

Poster sul versante libanese del confine tra Libano e Israele: il volto dell’ayatollah Ruhollah Khomeini, iniziatore e capo della rivoluzione islamica in Iran, sotto a due bandiere di Hezbollah, accompagnate dalla Cupola della Roccia di Gerusalemme e dalla scritta in arabo ed ebraico: “stiamo arrivando”

Ma Aoun sa anche che gli Hezbollah, finanziati dall’Iran e da attività criminali, sono più potenti dell’esercito libanese e che, in ogni caso, l’esercito libanese è troppo diviso per potersi contrapporre a Hezbollah.

Ciò significa che Aoun e il suo intero governo non possono fare esattamente nulla circa le “cause di divergenza” con Israele. Pertanto, tutto quello che Aoun dice a Israele è completamente privo di significato. Aoun non può impedire a Hezbollah di costruire altri tunnel; non può impedire a Hezbollah di attaccare Israele, scatenando una guerra che probabilmente devasterebbe il Libano molto più di qualsiasi altra cosa gli si accaduta in passato; non può dare seguito concreto alla sua affermazione che non ha “intenzioni aggressive”, per esempio avviando colloqui di pace con Israele o anche solo pronunciando la parola “pace” nella stessa frase in cui nomina “Israele”. Aoun non può fare semplicemente nulla che risponda ai veri interessi della popolazione libanese.

Aoun è un burattino nelle mani di Hezbollah e mentre parla come se le sue parole significassero davvero qualcosa, il suo paese cade a pezzi ogni giorno di più. L’Economist ha riferito che, secondo il Fondo Monetario Internazionale, entro 5 anni “il servizio del debito libanese brucerà i tre quinti delle entrate del governo non lasciando quasi nulla per le spese in conto capitale (già molto basse)”. Rafi Sabounjian, proprietario di una piccola impresa libanese, ha detto: “Questo è il periodo peggiore che vi sia stato in quarant’anni: tutto si sta fermando”.

Oggi il Libano è solo l’ombra di se stesso e sembra non andare da nessuna parte, se non sempre più in basso. Per molti di noi libanesi, il Libano che una volta conoscevamo non esiste più. Quando sento parlare Michel Aoun, il presidente del Libano, mio paese natale, non posso fare a meno di piangere.

(Da: Times of Israel, 11.12.18)