Il tesoro di Kiryat Gat

Monete e gioielli nascosti sotto terra all’epoca della rivolta antiromana del II secolo, e mai più recuperati

image_3451Centoquaranta monete d’oro e d’argento e una raccolta gioielli di squisita fattura: questo il piccolo tesoro che è emerso tra i reperti trovati dagli archeologi israeliani vicino a Kiryat Gat (56 km a sud di Tel Aviv). Lo ha annunciato martedì la Israel Antiquities Authority. I gioielli, che si ritiene risalgano all’epoca della rivolta antiromana di Bar Kokhba, erano stati probabilmente nascosti da una donna facoltosa negli anni della ribellione.
Durante gli scavi fra le stanze di un edificio di epoca romana e bizantina, i ricercatori hanno scorto nel cortile un buca che era stata evidentemente scavata e poi riempita. E’ qui che, con loro grande sorpresa, gli archeologi hanno trovato il tesoro, avvolto in un pezzo di tessuto di cui sono rimasti solo dei brandelli.
Oltre alle monete, i reperti comprendono orecchini a forma di fiore, un anello con una pietra preziosa e inciso il sigillo di una dea alata, due bastoncini d’argento probabilmente – secondo il direttore degli scavi, l’archeologo Emil Aladjem – utilizzati per uso cosmetico. “Le monete rinvenute risalgono ai regni degli imperatori romani Nerone, Nerva e Traiano, che governarono l’impero romano dal 54 al 117 e.v. – spiega Aladjem – Le monete sono decorate con le immagini degli imperatori e sul rovescio vi sono ritratti di culto dell’imperatore, simboli della fratellanza dei guerrieri, divinità mitologiche come Giove seduto su un trono o che impugna un fulmine”.
Sa’ar Ganor, archeologo del distretto di Ashkelon e del Negev occidentale per la Israel Antiquities Authority, dice che la collezione era stata nascosta probabilmente per metterla al sicuro, ma poi – per qualche motivo che non conosciamo – mai più recuperata. “La composizione dei reperti numismatici e la loro qualità – dice Ganor – corrispondono ad altri tesori attribuiti al periodo della rivolta di Bar Kokhba (132-135 e.v.). Qui abbiamo trovato monete d’argento e d’oro di diverso valore, per la maggior parte risalenti al regno di Traiano. Con ogni probabilità – continua l’archeologo – ci siamo imbattuti in un nascondiglio d’emergenza usato, all’epoca in cui incombeva il pericolo, da una donna abbiente che avviluppò i suoi gioielli e il denaro in un pezzo di stoffa e li nascose sotto terra, prima o durante la rivolta di Bar Kokhba – dice Ganor – Ora sappiamo che la proprietaria non è mai tornata a riprenderli”.
I reperti sono al momento affidati al Dipartimento Trattamento Manufatti della Israel Antiquities Authority, a Gerusalemme.

(Da: MFA, Jerusalem Post, 5.6.12)