In crescita l’immigrazione in Israele

Nel 2018 sono aumentati in particolare i neo immigrati dall’ex-Urss. Gli "olim hadashim" tendono a stabilirsi nelle grandi città

23 luglio 2018: un gruppo di circa 300 nuovi immigrati dalla Francia in arrivo con un volo speciale all’aeroporto Ben Gurion

In totale sono 28.099 gli olim hadashim (neo immigrati) giunti in Israele nel 2018, pari a un aumento del 6,6% rispetto al 2017. E’ quanto emerge dai dati pubblicati martedì dall’Ufficio Centrale di statistica israeliano, secondo i quali oltre i due terzi dei nuovi immigrati arrivati in Israele nel 2018 (67,7%) provengono dai paesi dell’ex Unione Sovietica, principalmente Russia e Ucraina. Un altro 9% proviene dagli Stati Uniti e l’8,7% dalla Francia.

In cifre assolute, i nuovi immigrati dalla Russia nel 2018 sono stati 10.460: un notevole aumento rispetto ai 7.135 arrivati dalla Russia l’anno prima. Al contrario, l’immigrazione dalla Francia è diminuita, con 2.415 immigrati arrivati nel 2018 (il 23,5% in meno rispetto al 2017). L’immigrazione dalla Francia aveva raggiunto un picco nel 2015, quando si erano stabiliti in Israele 6.628 nuovi immigrati dalla Francia dopo una serie di attentati islamisti suicidi che avevano colpito soprattutto Parigi.

Il numero di neo immigranti dall’Asia nel 2018 è stato di 1.429 persone: un aumento del 12,3% rispetto al 2017. Sempre nel 2018 sono giunti dall’Africa complessivamente 365 nuovi immigrati, il 14,1% in meno rispetto all’anno precedente.

La maggior parte dei neo immigrati approdati nel 2018 hanno preferito stabilirsi nelle maggiori aree metropolitane. Secondo i dati dell’Ufficio Centrale di statistica, l’11,1% si è stabilito a Tel Aviv, il 9,5% a Gerusalemme, l’8,5% a Netanya e il 7,9% a Haifa. Un altro 5% si è stabilito a Bat Yam, che si trova immediatamente a sud di Tel Aviv-Giaffa, mentre il 5% ha fatto di Ashdod la propria casa. Tel Aviv è stata la scelta d’elezione dei neo immigrati da Russia e Francia, mentre Gerusalemme è risultata la città preferita dai nuovi immigrati provenienti dagli Stati Uniti.

I dati forniscono anche uno sguardo più ampio sull’immigrazione che ha continuato a caratterizzare la vita dello stato d’Israele sin dalla sua fondazione, nel 1948. Da allora, si sono stabiliti in Israele circa 3,3 milioni di olim (immigrati), e di questi il 47,3% è arrivato dopo il 1990.

(Da: jns.org, 10.7.19)

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