In Israele sulle ali del Vaticano

L’ufficio di Milano del ministero del turismo israeliano collabora con la nuova compagnia aerea dell’Opera Romana Pellegrinaggi per portare più pellegrini in Israele

image_1809Il ministero del turismo israeliano ha firmato un accordo con il nuovo servizio di voli charter del Vaticano (frutto di un accordo fra l’Opera Romana Pellegrinaggi e la Mistral Air ,di proprietà del Gruppo Poste Italiane) L’accordo col ministero del turismo mira a incrementare il numero di pellegrini cattolici in visita in Israele.
Suzan Kalgesbrun, direttore dell’ufficio di Milano del ministero del turismo, dice che la cooperazione mira a proporre i voli ai giovani religiosi italiani, aggiungendo di prevedere che decine di migliaia di pellegrini visiteranno Israele nei prossimi mesi. Kalgesburn dice che il servizio ha già avuto inizio, e che i prezzi saranno decisi dagli agenti di viaggio che prenotano i charter.
“Abbiamo un accordo speciale di marketing con la linea aerea per questi giovani, che la Chiesa cattolica desidera avvicinare alla religione” spiega Kalgesbrun. “Abbiamo organizzato dei viaggi molto interessanti, che coprono i luoghi santi cristiani classici, ma comprendono anche il sole di Tel Aviv e una visita al Mar Morto” aggiunge, osservando che i viaggi mirano a combinare i siti religiosi con un assaggio del moderno Israele.
Kalgesbrun aggiunge che ha trovato nel Vaticano un partner entusiasta durante la programmazione della campagna di marketing. “Il Vaticano è molto interessato. All’inizio, ci sarà una serie di 60 voli, e se ogni volo porta 190 persone, si parla di migliaia di turisti” dice, specificando che a Israele interessa anche portare nel paese italiani laici e ha “creato campagne pubblicitarie e di PR per incoraggiare anche gli italiani non religiosi a visitare il paese.”
Secondo Kalgesbrun, il nuovo servizio rappresenta un passo ulteriore nella direzione di una politica dei cieli aperti, pienamente appoggiata dal ministero del turismo. “Naturalmente è uno sviluppo molto positivo – dice – Non trascuriamo di certo la nostra piena collaborazione con El Al e abbiamo con loro molte operazioni di marketing. Ma questo non ci impedisce di fare accordi e di avvalerci di altre opportunità: una cosa non contraddice l’altra”, conclude.

(Da: YnetNews, 28.08.07)