Irruzione a Gerico per arrestare gli assassini del ministro israeliano Zeevi

LAutorità Palestinese li voleva scarcerare violando un accordo internazionale.

image_1128Soldati israeliani hanno fatto irruzione martedì mattina a Gerico e hanno circondato il carcere della città per arrestare i terroristi palestinesi responsabili dell’assassinio del ministro Rehavam Zeevi, ucciso il 17 ottobre 2001 in un hotel di Gerusalemme (fra i quali Ahmed Saadat, segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina) e altri capi terroristi come Fuad Shobaki, organizzatore nel 2002 della nave cargo di armi illegali Karine A.

I terroristi erano detenuti in un carcere palestinese sotto supervisione internazionale grazie a un accordo raggiunto a Ramallah nell’aprile 2002. Tuttavia, due settimane fa l’Autorità Palestinese aveva annunciato l’intenzione di volerli scarcerare, violando l’accordo sottoscritto con Israele, Stati Uniti e Gran Bretagna. Durante l’operazione, ancora in corso, sarebbero scoppiati scontri a fuoco, e si ha notizia di un morto palestinese.

Il ministro della sicurezza interna israeliano Gideon Ezra ha dichiarato a Israel Radio che, una volta divenuto evidente che gli osservatori internazionali avevano dovuto abbandonare il penitenziario, come annunciato dal ministro degli esteri britannico Jack Straw, Israele non ha avuto altra scelta che intervenire per arrestare i terroristi che sarebbero stati scarcerati dal governo dell’Autorità Palestinese guidato dai jihadisti di Hamas.

“Gran Bretagna e Stati Uniti – ha infatti dichiarato martedì mattina il ministro esteri britannico Jack Straw – hanno ritirato gli osservatori da Gerico il 14 marzo. Era responsabilità dell’Autorità Palestinese garantire la sicurezza personale degli osservatori. Nei mesi scorsi è apparso sempre più chiaro che l’Autorità Palestinese non era in grado di farlo. Gran Bretagna e Stati Uniti hanno ripetutamente espresso all’Autorità Palestinese la propria preoccupazione per la sicurezza dei loro osservatori, sollecitandola a rispettare gli impegni assunti con l’accordo di Ramallah. Purtroppo non vi sono stati miglioramenti. L’Autorità Palestinese ha costantemente violato gli impegni” e per questo la Gran Bretagna “ha posto fine al proprio coinvolgimento nella missione”.
Poco dopo anche gli Stati Uniti spiegavano d’aver ritirato i propri osservatori dal carcere di Gerico perché, come gli inglesi, avevano fondati timori per la loro sicurezza.

“A causa delle violazioni dell’intesa raggiunta con l’Autorità Palestinese circa la detenzione degli assassini del ministro Ze’evi e di altri capi terroristi nel carcere di Gerico – ha dichiarato martedì un portavoce Forze di Difesa israeliane – e dopo che gli osservatori internazionali avevano lasciato la città a causa delle violazioni da parte dell’Autorità Palestinese, su istruzione del governo forze di sicurezza israeliane sono entrate nel carcere per arrestare gli assassini di Ze’evi e altri terroristi. Fino a quando l’Autorità Palestinese non aveva violato l’intesa – sottolinea il portavoce – Israele si era scrupolosamente attenuto all’impegno di non realizzare alcuna azione contro i terroristi che potesse mettere a repentaglio la sicurezza nel carcere di Gerico”.
Il comandante israeliano Yair Naveh ha precisato che non vi è stato alcun coordinamento fra Israele, Gran Bretagna e Usa per l’arresto degli assassini del ministro Ze’evi. “I palestinesi avevano annunciato due settimane fa di volerli scarcerare, per cui eravamo all’erta. Appena inglesi e americani se ne sono andati, siamo intervenuti”, ha detto Naveh.

Israel Radio riferisce che, prima di fare irruzione nel penitenziario, i soldati israeliani hanno fatto sgomberare scolari e insegnanti da una scuola vicina.

Domenica scorsa fonti della difesa e della sicurezza israeliana avevano dichiarato al Jerusalem Post che, se il nuovo governo palestinese avesse deciso di scarcerare Sa’adat dalla prigione di Gerico, Israele avrebbe fatto di tutto per arrestarlo. “Sa’adat e gli altri implicati nell’assassinio di Ze’evi non se ne andranno in giro liberi”, aveva detto un alto ufficiale, aggiungendo: “Se verranno rilasciati, entreranno nel nostro mirino. In nessun caso sarà loro permesso di andarsene tranquillamente dalla prigione”.

Ahmed Saadat, segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, considerato l’organizzatore dell’assassinio di Ze’evi, finora si è sempre sottratto a un regolare processo, ma venne incluso insieme ad altri quattro terroristi coinvolti nell’assassinio di Ze’evi in un accordo raggiunto nell’aprile 2002 con l’Autorità Palestinese secondo cui sarebbero stati detenuti nel carcere di Gerico sotto sorveglianza palestinese, britannica e americana. Prima di lasciare il quartier generale della Mukata, a Ramallah, dove avevano trovato rifugio sotto la protezione di Yasser Arafat, i cinque terroristi vennero sottoposti dallo stesso Arafat a un processo-farsa, e condannati a varie pene detentive: Hamdi Koran, il terrorista che fece materialmente fuoco contro Ze’evi, fu condannato a diciotto anni di lavori forzati, i suoi complici Basel al Amar, Majdi Rimawi e Ahed Gholam rispettivamente a dodici, otto e un anno di lavori forzati. Ad essi veniva affiancato Fuad Shubaki, organizzatore e finanziatore della nave Karine A carica di armi illegali iraniane destinate al terrorismo anti–israeliano, intercettata da forze speciali israeliane il 4 gennaio 2002 nel Mar Rosso.

Martedì sera Ahmed Saadat e gli altri terroristi implicati nell’assassinio di Ze’evi si sono consegnati alle Forze di Difesa israeliane dopo essere rimasti asserragliati per alcune ore nel carcere di Gerico.

“Hamas è totalmente responsabile degli eventi di martedì al carcere di Gerico – ha dichiarato Shimon Peres – giacché è Hamas che aveva deciso di violare l’accordo per la loro detenzione rendendo inevitabile l’intervento delle forze israeliane”.

(Da: Jerusalem Post, YnetNews, Ha’aretz, 14.03.06)

Nella foto in alto: il ministro Rehavam Zeevi assassinato il 17 ottobre 2001 in un hotel di Gerusalemme da terroristi che l’Autorità Palestinese stava per scarcerare violando gli accordi internazionali

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https://www.israele.net/prec_website/analisi/29042usa.html