Fotogallery: quindici spettacolari scatti, da nord a sud, fra archeologia agricoltura modernità religione e svago
Mentre Israele è ancora off-limits per la maggior parte dei potenziali visitatori a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, proponiamo qui di seguito un assaggio di alcuni fra i luoghi più fotogenici, e un po’ insoliti, del paese.
E per rendere la carrellata di immagini ancora più spettacolare, abbiamo selezionato foto scattate dall’alto che offrono una suggestiva vista a volo d’uccello, in attesa di poter di nuovo arrivare in aereo.
(Da: israel21c.org, 9.7.20)
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La mongolfiera panoramica nel Parco Hayarkon di Tel Aviv. Sollevandosi fino a circa 100 m, offre una vista unica su grattacieli e lungomare della città (Foto StockStudio Aerials/Shutterstock.com)
La famosa spiaggia di Tel Aviv, subito dopo l’allentamento delle misure anti-coronavirus (Foto: Municipalità di Tel Aviv)
Gli edifici restaurati di Sarona (ex colonia "templare" tedesca fondata nel 1871) costituiscono oggi un popolare complesso residenziale, ricreativo e commerciale di Tel Aviv Aviv (Foto: Municipalità di Tel Aviv)
Piazza Dizengoff recentemente restaurata e gli adiacenti edifici Bauhaus, nel centro di Tel Aviv (Foto Orlov Sergei/Shutterstock.com)
Il porto turistico della città costiera meridionale di Ashdod, costruito alla fine degli anni '90 (Foto Orlov Sergei/Shutterstock.com)
Sulle rive del mare di Galilea, gli scavi di Cafarnao, l’antico villaggio di pescatori dove si ritiene che Gesù abbia abitato e predicato. Vi si trovano i resti della “casa di San Pietro” e di una sinagoga del IV sec. e.v. (Foto: Sopotnicki/Shutterstock.com)
A galla nelle acque altamente saline del Mar Morto, il punto più basso al mondo delle terre emerse (Foto: Edi Israel/Flash90)
Un’altra veduta aerea delle spiagge del Mar Morto (Foto: Edi Israel/Flash90)
Sulle alture del Golan, Galgal Refaim (in ebraico, Ruota dei fantasmi), la “Stonehenge d’Israele”: 42.000 tonnellate di basalto disposte in quattro cerchi concentrici circa 6.000 anni fa (Foto: Samion Buchas/Shutterstock.com)
A Haifa, i Giardini Baha’i sulle pendici del Monte Carmelo: fanno parte del Centro Mondiale della Fede Baha’i (Foto: MagioreStock/Shutterstock.com)
Mietitrebbia al lavoro vicino ad Afula nella piana settentrionale di Yizre'el (Esdrelon), una delle perle agricole e naturali d’Israele cosparsa di campi, sorgenti, kibbutz, paesini e città (Foto StockStudio Aerials/Shutterstock.com)
Piantagione di palme da dattero nel deserto di Arava, nel sud-est di Israele. Israele produce fino a 10mila tonnellate di datteri all'anno, principalmente di varietà Medjoul (Foto: diy13/Shutterstock.co)
Il kibbutz Nir David, nella valle di Beit She'an (nord Israele), fondato negli anni '30 sulle rive del ruscello Asi (Foto: Itay Roitman/Shutterstock.com)
Nell’estremo sud del paese, Eilat si affaccia sul Mar Rosso, uno dei tre mari d’Israele con Mediterraneo e Mar Morto. Sede di ricca fauna e barriere coralline, le acque cristalline del Mar Rosso mantengono una temperatura costante tutto l'anno (Foto: Menachem Lederman/Flash90)
Kibbutz Neot Smadar. nel deserto di Arava. Fondato nel 1989 da un gruppo di amici artisti, è diventato un centro culturale molto appartato, ma rinomato per l’architettura insolita e l'agricoltura biologica (Foto: Menachem Lederman/Flash90)