Israele di larghe vedute

Intervistati da un sondaggio Pew sui temi etici, gli israeliani si rivelano più tolleranti rispetto alla media del resto del mondo

Dalla pagina ufficiale su Facebook delle Forze di Difesa israeliane, in occasione del Gay Pride 2012

Dalla pagina ufficiale su Facebook delle Forze di Difesa israeliane, in occasione del Gay Pride 2012

Israele è mediamente più liberale rispetto al resto del mondo quando si tratta di esprimere opinioni su temi di carattere etico. È quanto emerge da una ricerca condotta dalla ong americana Pew Research Center che, con il suo Global Attitude Project, ha intervistato 40.117 persone in 40 paesi diversi mettendo a confronto l’atteggiamento delle persone su otto temi generalmente considerati attinenti la “moralità”, e cioè: relazioni extra-coniugali, gioco d’azzardo, omosessualità, aborto, sesso prematrimoniale, consumo di alcol, divorzio e uso dei contraccettivi.

L’unico parametro per il quale gli israeliani appaiono più conservatori è l’uso della contraccezione, moralmente inaccettabile per il 17% degli israeliani contro una media degli altri paesi del 14%. Solo il 44% degli israeliani ritiene il suo utilizzo pienamente morale, rispetto al 54 % degli altri intervistati.

Alla domanda: “E’ necessario credere in Dio per essere una persona morale?”, il 59% degli israeliani risponde “non è necessario” qualificando la popolazione del paese come di gran lunga la più laica di tutti i paesi del Medio Oriente (dove le risposte “non è necessario” vanno dal 30% del Libano al 13% dei palestinesi, al 4% di Egitto e Giordania)

Alla domanda: “E’ necessario credere in Dio per essere una persona morale?”, il 59% degli israeliani risponde “non è necessario” qualificando la popolazione del paese come di gran lunga la più laica di tutti i paesi del Medio Oriente (dove le risposte “non è necessario” vanno dal 30% del Libano al 13% dei palestinesi, al 4% di Egitto e Giordania). Fonte: PEW (clicca l’immagine)

All’estremo opposto, solo il 35% degli intervistati israeliani considera l’aborto moralmente inaccettabile rispetto al 49% degli Stati Uniti e al 56% dell’insieme dei paesi testati. L’aborto appare moralmente accettabile al 25% degli intervistati israeliani contro il 17% di quelli americani e il 15% dell’insieme dei paesi.

Le altre questioni che su cui si registra il maggiore divario tra l’atteggiamento degli israeliani e quello medio globale sono l’omosessualità (la trova immorale il 43% degli israeliani contro il 59% del totale, mentre il 27% la ritiene moralmente accettabile contro il 20% del totale) e il consumo di alcol (immorale per il 29% degli israeliani rispetto al 42% del totale, accettabile per il 27% rispetto al 22% del totale).

Il questionario offriva anche la possibilità di rispondere che un determinato argomento non costituisce una questione di carattere “morale”. A questo proposito, gli intervistati israeliani più spesso di quelli degli altri paesi tendono a ritenere tutte le otto problematiche proposte questioni non attinenti la moralità. In particolare nel caso dell’aborto, il 23% degli israeliani dice che non è una questione morale, rispetto al 12% del complesso degli intervistati.

Anche gli intervistati degli Stati Uniti si sono rivelati mediamente più liberali rispetto al resto del mondo su sette degli otto parametri, ma hanno mostrato tutt’altro atteggiamento per quanto concerne le relazioni extra-coniugali: moralmente inaccettabili per l’84% di loro, moralmente accettabili solamente per il 4%, contro una media globale rispettivamente del 78% e del 7%. Anche in questo si sono invece distinti gli israeliani, con un tasso di intransigenti inferiore alla media (73%) e un tasso di tolleranti superiore alla media (11%).

Fra tutti i paesi testati dal sondaggio Pew, quelli che più degli altri hanno definito moralmente inaccettabili le varie questioni sono: i territori dell’Autorità Palestinese sulle relazioni extra-coniugali (94% – 1%); il Pakistan sul gioco d’azzardo (95% – 0%), sull’uso dell’alcol (94% – 1%) e sulla contraccezione (65% – 12%); il Ghana sull’omosessualità (98% – 1%) e sul divorzio (80% – 10%); le Filippine sull’aborto (93% – 2%); l’Indonesia sui rapporti sessuali prematrimoniali (97% – 1%).

All’opposto, i paesi più liberali sui singoli temi sono risultati: la Francia sulle relazioni extra-coniugali (47% – 12%), il gioco d’azzardo (13% – 31%) e il sesso prematrimoniale (6% – 47%); la Spagna sull’omosessualità (6% – 55%) e il divorzio (4% – 57%); la Repubblica Ceca sull’aborto (18% – 49%); il Giappone sull’uso di alcol (6% – 66%); la Germania sull’uso della contraccezione (1% – 70%).

La Francia è l’unico paese in cui, su tutte le otto questioni, almeno il 40% degli intervistati ha detto di non ritenerle attinenti alla “moralità”.

(Da: Ha’aretz, 27.4.14)

 

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