Israele festeggia 66 anni di indipendenza
Quest’anno la giornata che celebra la rinascita nazionale del popolo ebraico è dedicata al tema “Il tempo delle donne: successi e sfide”
Ogni anno Israele celebra Yom Ha’Azmaut, la Giornata dell’Indipendenza, nell’anniversario della fondazione dello Stato di Israele secondo il calendario ebraico, cioè il 5 del mese di Iyar (che quest’anno cade dalla sera di lunedì 5 alla sera di martedì 6 maggio).
Il 14 maggio 1948, nel giorno in cui scadeva il Mandato Britannico, veniva ufficialmente dichiarata l’indipendenza del nuovo Stato ebraico – lo Stato d’Israele – su una parte di quello che allora era conosciuto come il Mandato Britannico per la Palestina. Con la costituzione dello Stato d’Israele, l’indipendenza ebraica veniva ripristinata dopo quasi duemila anni.
Il giorno che precede questa celebrazione è tradizionalmente dedicato alla memoria di coloro che hanno dato la vita per la difesa della comunità ebraica in Terra d’Israele prima dello Stato, per assicurare a tale comunità l’indipendenza e la libertà politica, e per difenderla nei decenni successivi sino ad oggi. La stretta prossimità tra la mesta giornata dedicata al ricordo dei caduti e la gioiosa festa per la nascita dello Stato invita la popolazione israeliana a non dimenticare mai il pesante prezzo pagato per la sopravvivenza, l’indipendenza e la libertà di autodeterminarsi.
La Giornata dell’Indipendenza celebra la ritrovata libertà nazionale in Eretz Israel, la Terra d’Israele, che fu il luogo di nascita del popolo ebraico.
È in Terra d’Israele che il popolo ebraico cominciò a sviluppare, a partire da quattromila anni fa, il suo peculiare patrimonio culturale, religioso, linguistico; è in questa terra che mantenne una presenza fisica praticamente ininterrotta: per secoli come Stato sovrano, in altre epoche sotto dominazione straniera, talvolta forzatamente ridotto a esigua minoranza. Nel corso della sua lunga storia, il desiderio e la speranza di un ritorno alla terra avita sono stati al centro della vita ebraica. Il moderno movimento sionista, fondato da Theodor Herzl, seppe guadagnare riconoscimento internazionale alla necessità di un moderno stato ebraico.
Yom Ha’Azmaut è una festa molto sentita e partecipata dalla popolazione israeliana, che spontaneamente addobba di bandiere i balconi, le auto, le strade e ne approfitta per organizzare riunioni di famiglia, escursioni nella natura e i tradizioni pic-nic e barbecue all’aperto.
Quest’anno, su iniziativa della Ministra della cultura Limor Livnat, la Giornata dell’Indipendenza è dedicata al tema: “Il tempo delle donne: successi e sfide”. Per questo le tradizionali fiaccole della cerimonia di apertura, lunedì sera, sul Monte Herzl di Gerusalemme, vengono accese da 14 donne provenienti dai più diversi ambienti della società israeliana (qui, le loro foto):
Adina Bar Shalom, educatrice tra le donne ultra-ortodosse
Orna Barbivai, prima donna generale delle Forze di Difesa israeliane
Pascale Bercovitch, atleta paraolimpica
Geula Cohen, combattente nelle formazioni di autodifesa prima della nascita dello Stato
Maxine Fassberg, amministratrice delegata di Intel Israel
Carmela Menashe, giornalista per le questioni militari a radio Galei Tzahal
Shahar Peer, tennista
Miriam Peretz, educatrice, madre di due ufficiali caduti in sevizio
Tali Peretz-Cohen, direttrice del centro di aiuto alle vittime di violenza sessuale
Kira Radinsky, ricercatrice del Technion
Hindia Suleiman, fondatrice di un’impresa imprenditoriale di donne nel villaggio arabo-israeliano di Bu’eine-Nujeidat
Gal Yoseph, presidentessa del Consiglio Studentesco Nazionale
Belaynesh Zevadia, nata in Etiopia, oggi ambasciatrice d’Israele in Etiopia
Miriam Zohar, attrice di teatro
Alla vigilia dell suo 66esimo compleanno, lo Stato d’Israele conta una popolazione di 8.180.000 abitanti, cioè oltre dieci volte di più della sua popolazione al momento della dichiarazione dell’indipendenza nel 1948 (che era, tra ebrei e non ebrei, di 806.000 cittadini). Oggi gli ebrei costituiscono il 75% della popolazione israeliana, gli arabi il 20,7%.
Dallo Yom Ha’Azmaut dell’anno scorso, la popolazione è aumentata di 157.000 abitanti, pari a una crescita del 2%.
Nel 1948 Tel Aviv era l’unica città israeliana con più di 100.000 abitanti. Oggi in Israele vi sono 14 città con più di 100.000, e di queste 6 ne hanno più di 200.000: Gerusalemme, Tel Aviv, Haifa, Rishon LeZion, Ashdod e Petah Tikva.
(Da: MFA Newsletter, israele.net, 5.5.14)