Israele: laico il 44% degli ebrei, il 18% degli arabi

Gli ebrei ultra-ortodossi lavorano meno, ma si dichiarano più felici.

image_1158Leggermente cresciuto tra il 2002 e il 2004 il numero di ebrei israeliani che si definisce ultra-ortodosso, nessun cambiamento invece nell’atteggiamento religioso degli arabi israeliani nello stesso periodo. È quanto emerge da una ricerca condotta dal Central Bureau of Statistics israeliano.
Nel 2004, l’8% degli israeliani maggiori di 20 anni definiva se stesso “ultra-ortodosso”, il 9% “religioso”, il 39% “tradizionalista” e il 44% del tutto “laico”.
Fra gli arabi israeliani, l’11% si descrive come “molto religioso”, il 49% come “religioso”, il 21% come “leggermente religioso” e il 18% come “non religioso”.
Gli ebrei israeliani che si definiscono laici registrano la presenza più alta di universitari (32%). Alto il numero di universitari anche tra gli israeliani religiosi (28%). Viceversa, il 30% degli ultra-ortodossi riferisce che l’ultimo luogo dove ha studiato, o sta ancora studiando, è una yeshiva, contro il 6% del segmento religioso.
Secondo la ricerca, nel settore arabo israeliano il livello di istruzione è tanto più alto quanto meno religiosa si definisce la persona. Tra i molto religiosi, più di un quinto non ha mai studiato in assoluto, mentre il 57% degli universitari arabi si dichiara leggermente o per nulla religioso.
Per quanto riguarda l’impiego, la ricerca evidenzia un aumento del tasso di occupazione al diminuire dell’osservanza religiosa, con ai due estremi i maschi ultra-ortodossi e quelli degli altri segmenti: complessivamente, è occupato il 32% dei maschi ultra-ortodossi, contro il 66% dei maschi religiosi e il 73% dei maschi laici.
D’altro canto, il 96% degli ebrei israeliani ultra-ortodossi si definisce “soddisfatto” della propria vita, contro l’81-98% di religiosi, tradizionalisti e laici. Il 49% degli ultra-ortodossi dice di “non sentirsi mai solo”, contro il 29-33% degli altri segmenti.

(Da: YnetNews, 9.04.06)