Israele sempre più vicino ai 10 milioni di abitanti

Nel capodanno ebraico, Israele conta più di 9,5 milioni di cittadini: 74% ebrei, 21% arabi. E il numero di neo immigrati dei 12 mesi scorsi è stato il più alto degli ultimi vent’anni

Studenti israeliani all’Università di Gerusalemme

Israele ha superato di poco i 9 milioni e mezzo di abitanti. Ne ha dato notizia l’Ufficio Centrale di Statistica, diffondendo dati demografici aggiornati in occasione dell’imminente festa di Rosh Hashanà, l’inizio del nuovo anno ebraico (che quest’anno ricorre dal tramonto di domenica 25 settembre al tramonto di martedì 27 settembre). Nel suo rapporto annuale, l’Ufficio Centrale di Statistica afferma che attualmente la popolazione di Israele conta 9.593.000 e che raggiungerà i 10 milioni entro la fine del 2024, e i 15 milioni entro il 2048 (primo centenario dell’indipendenza).

Circa il 74% della popolazione dello stato d’Israele (7.069.000 abitanti) sono ebrei. I cittadini arabi d’Israele sono 2.026.000 (circa il 21%). Gli altri 498.000 abitanti (5%) non rientrano in queste categorie essendo cristiani non arabi o persone appartenenti ad altre religioni minoritarie o senza classificazione religiosa nei registri del Ministero dell’interno.

Secondo l’Ufficio Centrale di Statistica, degli ebrei di almeno 20 anni d’età che vivono nel paese il 45,3% si definisce laico, il 19,2% si considera tradizionalista poco osservante, il 13,9% tradizionalista religioso, il 10,7% religioso osservante e il 10% haredi (ultra-ortodosso).

Negli ultimi dodici mesi la popolazione israeliana è cresciuta di 187.000 unità (più 1,8%). Sono nati 177.000 bambini, sono immigrate circa 60.000 persone e sono rimpatriati 2.000 israeliani che vivevano da tempo all’estero. Alcune migliaia hanno invece lasciato il paese, spesso per brevi periodi di tempo, ad esempio per motivi di studio. Nello stesso arco di tempo sono deceduti 53.000 israeliani, di cui circa 4.400 a causa di complicazioni dovute al coronavirus. L’aspettativa di vita media di un maschio in Israele è di 80,5 anni, quella di una donna è di 84,6 anni, fra le più alte del mondo.

Stando alle stime citate nel rapporto, l’89,3% degli israeliani si dichiara generalmente soddisfatto della propria vita. Tra gli ebrei la percentuale tocca il 91,5%, mentre fra i cittadini arabi si attesta sul 70,7%. Per quanto concerne in particolare la propria condizione economica, il 70,4% degli ebrei si dice soddisfatto, rispetto al 51,1% dei cittadini arabi.

Ebrei etiopi al loro arrivo in Israele

La guerra in Ucraina ha avuto un impatto significativo sull’andamento generale dell’immigrazione in Israele, che negli ultimi 12 mesi ha registrato circa 60.000 nuovi olim (ebrei che si stabiliscono in Israele) provenienti da 93 paesi diversi, contro i 28.500 ebrei immigrati in Israele nel 2021: si tratta del maggior numero di olim degli ultimi vent’anni. Di questi 60.000, 26.000 sono arrivati dalla Russia e 14.000 dall’Ucraina. A seguire, 3.800 da Stati Uniti e Canada, 2.500 dalla Francia, 1.600 dalla Bielorussia, 1.450 dall’Etiopia, 1.100 dall’Argentina, 600 dal Regno Unito, 500 dal Sud Africa, 400 dal Brasile (e una settantina dall’Italia). Secondo un rapporto diffuso dal Ministero per l’aliyà e l’integrazione, la città che ha assorbito il maggior numero di neo immigrati è stata Tel Aviv (6.327), seguita da Haifa (6.182), Netanya (6.069) e Gerusalemme (4.285). Negli ultimi dieci anni, Israele ha assorbito complessivamente 323.000 immigrati.

Alla vigilia del nuovo anno ebraico, il numero di ebrei nel mondo è stimato dall’Agenzia Ebraica in circa 15,3 milioni, 100mila di più rispetto all’anno precedente. Di questi,  7.069.000 vivono in Israele e 8,23 milioni al di fuori di Israele. In particolare, circa 6 milioni negli Stati Uniti, cui seguono Francia (442.000), Canada (394.000), Regno Unito (292.000), Argentina (173.000), Russia (145.000), Australia (118.200) e Germania (118.000). I paesi che contano meno di 100mila ebrei sono: Brasile (91.000), Sud Africa (51.000), Ungheria (46.500), Ucraina (40.000), Messico (40.000), Paesi Bassi (29.700), Belgio (28.000), Italia (27.000), Svizzera (18.800), Uruguay (16.300), Cile (15.800), Svezia (14.900), Turchia (14.300), Spagna (12.900), Austria (10.300) e Panama (10.000). In Etiopia si trovano diverse migliaia di ebrei in attesa di poter fare l’aliyà (immigrazione) in Israele. Complessivamente, la popolazione ebraica mondiale è ancora più di un milione meno rispetto a prima della Shoà. Le stime più aggiornate saranno pubblicate nell’American Jewish Year Book 2022 dal professor Sergio Della Pergola, demografo dell’Università di Gerusalemme.

(Da: jns.org, YnetNews, Times of Israel, Jerusalem Post, 20-25.9.22)