Israele usa lAIDS contro i palestinesi

Non cessa la campagna di istigazione allodio sulla tv palestinese.

image_928“Il Cananeo” è il titolo di un nuovo serial televisivo messo in onda dall’emittente tv palestinese durante il mese di Ramadan che, fra le altre cose, mostra agenti israeliani assetati di sangue che picchiano selvaggiamente il protagonista, poco dopo la sua scarcerazione, per costringerlo a lavorare come informatore per i servizi segreti. Ma non è che l’inizio. Il serial sostiene poi che Israele favorisce le bande di trafficanti di droga pur di danneggiare la società palestinese, mentre uno dei personaggi accusa Israele di usare l’AIDS contro i palestinesi.
Secondo Palestinian Media Watch, un istituto che analizza i mass-media palestinesi, il messaggio è chiaro: i mezzi d’informazione controllati dall’Autorità Palestinese continuano a istigare odio contro Israele.
Tradizionalmente durante il Ramadan l’emittente palestinese manda in onda serial televisivi che vengono visti volentieri dalle famiglie musulmane durante le lunghe ore del digiuno diurno.
In questa serie, il protagonista è un agente segreto che entra nelle forze di polizia palestinesi per smascherare una banda di palestinesi manovrati da un israeliano che li incoraggia a spacciare droga ai giovani palestinesi nella striscia di Gaza. “Droga, ci combattono con la droga, scelgono le strategie per combatterci: in certi momenti usano gli aerei, in altri momenti la droga”, dice il protagonista al suo superiore, che risponde: “Sono anche disposti a usare l’AIDS contro di noi”.
In un’altra scena, il protagonista ha un sogno durante il quale un soldato israeliano, rappresentato con il tipico naso adunco delle caricature antisemite, spara allegramente e uccide a sangue freddo una sposa palestinese. Un altro personaggio è un collaboratore d’Israele che predica alla sua amata che la Linea Verde (ex linea armistiziale fra Israele e paesi arabi dal 1949 al 1967) “non esiste più” giacché Israele ha dei piani volti ad annettere tutta la striscia di Gaza e la Cisgiordania. Il serial raffigura le forze di sicurezza palestinesi come efficienti e professionali, capaci di ripristinare legge e ordine nelle zone palestinese, addossando piuttosto alle cospirazioni israeliane l’evidente caos che vi imperversa.
Negli anni scorsi le reti televisive arabe durante il mese di Ramadan hanno più volte messo in onda programmi violentemente anti-israeliani e apertamente antisemiti, che sono stati visti da milioni di musulmani in tutto il mondo via satellite e via cavo. I più celebri di questi serial sono stati l’egiziano “Cavaliere senza cavallo”, che descrive il tentativo degli ebrei di nascondere i “Protocollo dei Savi di Sion”, e il siriano “L’Esilio”, trasmesso da al-Manar, la tv dei terroristi libanesi Hezbollah, che descrive i piani degli ebrei degli ultimi 150 anni per dominare il mondo. “Sharoniat” (“i complotti di Sharon”) è un’altra serie messa in onda dalla tv di Abu Dabi all’inizio della cosiddetta seconda intifada.
L’Autorità Palestinese ha evidentemente deciso di tenere viva questa tradizione.

(Da: YnetNews, 17.10.05)

Figura in alto: i contattati degli arabi con Israele paragonati ai rapporti con una prostituta. Vignetta pubblicata da Al-Hayat Al-Jadida (quotidiano dell’Autorità Palestinese, 9.09.05): sopra la porta della prostituta, la scritta “Israele”.