Kaddoumi: L’Olp punta ancora alla distruzione di Israele

Secondo il 'ministro degli esteri' dell'Olp, la Carta Nazionale Palestinese non e' mai stata modificata

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L’emblema ufficiale dell’Olp: Israele è cancellato dalla carta geografica

Quando parla della necessita’ di continuare la lotta contro Israele, Yasser Arafat intende la lotta armata giaccha’ la lotta armata e’ il solo mezzo per costringere Israele ad accettare le richieste palestinesi. Lo ha dichiarato Farouk Kaddoumi, il “ministro degli esteri” dell’Olp, in un’intervista rilasciata giovedi’ al quotidiano giordano Al-Arab.
Kaddoumi ha anche affermato che la Carta Nazionale dell’Olp, che indica la distruzione dello stato di Israele come obiettivo principale dell’Olp, non e’ mai stata realmente modificata.
“Fatah venne fondata sulla base della lotta armata – ha detto Kaddoumi – e questa infatti e’ l’unica strada che conduce a negoziati politici che costringano il nemico ad accettare le nostre aspirazioni nazionali. Dunque non c’e’ altra lotta che non sia la lotta armata militare”.
A proposito del piano di disimpegno dalla striscia di Gaza del primo ministro israeliano Ariel Sharon, Kaddoumi ha detto: “Se Israele vuole andarsene da Gaza, lo faccia. Cio’ significa che la resistenza palestinese l’ha obbligato a farlo. Ma la resistenza continuera’. Faremo di Gaza un Vietnam del Nord da dove useremo tutti i mezzi a nostra disposizione per liberare il Vietnam del Sud”.
Kaddoumi ha poi spiegato che la dirigenza dell’Olp gli ha affidato la responsabilita’ di sostenere la “resistenza irachena” contro le forze guidate degli Stati Uniti in Iraq. “Non c’e’ dubbio – ha aggiunto il responsabile esteri dell’Olp – che la rivoluzione palestinese sostiene la resistenza irachena, e infatti assistiamo nei territori palestinesi occupati a manifestazioni in favore di intifada e resistenza in Iraq”. Kaddoumi ha salutato come “un ottimo fenomeno” la nascita in Iraq di un gruppo armato intitolato al capo di Hamas Ahmed Yassin, spiegando che cio’ aumentera’ la pressione sugli Stati Uniti.
Kaddoumi ha inoltre affermato che, contrariamente a quanto molti credono, la Carta dell’Olp non e’ mai stata modificata nel senso di accettare il diritto ad esistere di Israele. “Finora la Cara Nazionale Palestinese non e’ stata emendata – ha spiegato – E’ stato detto che alcuni suoi articoli non sono piu’ in vigore, ma non sono stati cambiati. Io sono tra coloro che non accettarono alcun cambiamento”. (Fin della firma dei primi “accordi di Oslo” nel 1993, l’Olp si e’ impegnata, fra l’altro, a emendare la propria Carta Nazionale per renderla compatibile con lo spirito e la lettera del processo di pace. Dopo molte resistenze, nell’aprile 1996 l’Olp votava la cancellazione degli articoli della Carta in contrasto con il processo di pace, senza tuttavia specificare quali, e rimandava la loro riformulazione. Tale posizione veniva ribadita il 14 dicembre 1998 con un voto del Consiglio Nazionale Palestinese riunito a Gaza alla presenza del presidente americano Bill Clinton.)
A una domanda sulla richiesta di Stati Uniti e Israele che cessi il terrorismo come condizione per la ripresa del processo di pace, Kaddoumi ha risposto: “Possono andare al diavolo”.
Kaddoumi ha infine aspramente criticato il ministro degli esteri dell’Autorita’ Palestinese Nabil Sha’ath, accusandolo di essere una nullita’, di non rappresentare nessuno e di essere falso e contraddittorio.

(Da: Jerusalem Post, israele.net, 22.04.04)