La farsa del Consiglio Onu per i Diritti Umani

Già decisi (e noti) i risultati della commissione dinchiesta Desmond Tutu su Beit Hanun

image_1480La Anti-Defamation League (ADL) ha denunciato giovedì la decisione del Consiglio Onu per i Diritti Umani di nominare Desmond Tutu a capo di una commissione d’inchiesta a Beit Hanun (striscia di Gaza settentrionale). La commissione è incaricata di indagare sui colpi d’artiglieria israeliana che lo scorso 8 novembre colpirono per errore un’abitazione palestinese causando la morte di 19 persone.
“La nomina di Desmond Tutu a capo della commissione a Beit Hanun – dice il direttore generale della ADL Abraham Foxman – non è altro che l’ennesima manifestazione del comportamento da tribunale-farsa del Consiglio Onu per i Diritti Umani. Nessuna commissione d’inchiesta potrebbe mai produrre risultati equilibrati e affidabili se posto sotto la guida di una persona che ha già dato in anticipo tutte le risposte. Tutu ha già dichiarato pubblicamente la sua posizione anti-israeliana e le sue convinzioni circa quanto è accaduto a Beit Hanun. Il che, unito al mandato completamente unilaterale fornito dalla risoluzione, significa che i risultati della commissione d’inchiesta sono già decisi in partenza”.
Il Consiglio per i Diritti Umani, che nei sei mesi da quando esiste ha trovato il tempo di censurare sempre e soltanto il comportamento d’Israele, ha recentemente approvato una risoluzione con cui dà mandato alla commissione di “valutare la situazione delle vittime, affrontare le necessità dei sopravvissuti, formulare raccomandazioni su come proteggere i civili palestinesi dalle aggressioni israeliane”.
Tutu, ex arcivescovo anglicano di Città del Capo (Sudafrica), nel recente passato ha apertamente condannato Israele e pubblicamente denunciato l’operazione militare a Beit Hanun definendola “una vergogna che grida al cielo e che bisogna condannare in modo inequivocabile”. Giovedì Tutu ha detto di sentirsi “onorato” che le Nazioni Unite gli abbiano chiesto di guidare la commissione d’inchiesta. “Spero che la nostra missione promuova la causa della pace e della stabilità – ha detto – e contribuisca a fermare la carneficina e il bagno di sangue”.
Foxman ha denunciato come un “totale fallimento” il Consiglio per i Diritti Umani, creato di recente come riforma e sostituto della fallimentare Commissione Onu per i Diritti Umani. Già da più parti il nuovo organismo è stato vivacemente criticato per aver concentrato tutti i suoi sforzi nella condanna solo di Israele, esattamente come faceva la Commissione di cui ha preso il posto, trasformata in uno strumento nelle mani della politica e della propaganda dei paesi arabi e musulmani.
La ADL denuncia il fatto che il nuovo Consiglio “finora ha ignorato completamente i peggiori casi al mondo di atrocità contro i diritti umani, continuando invece a perseguire Israele con evidenti scopi politici”. I 47 paesi membri del Consiglio che all’inizio dell’anno ha sostituito la screditata Commissione, sono stati severamente criticati da diversi paesi, compresi gli Stati Uniti, per essersi mobilitati già quattro volte nella condanna di Israele senza mai occuparsi nemmeno una volta di Myanmar (Birmania), Corea del Nord, Darfour (in Sudan). Lo stesso Segretario Generale dell’Onu il 22 novembre scorso ha criticato il Consiglio per questo motivo.
“Dal giorno che ha avviato le sue attività – continua Foxman – il Consiglio per i Diritti Umani non ha mai operato con la minima autorità morale. Il Consiglio ha fallito il suo scopo principale: monitorare gli abusi dei diritti umani in ogni parte del mondo. Al contrario, è diventato uno strumento politico nelle mani dei membri arabi e musulmani che al suo interno possono contare su una maggioranza automatica a loro favore”.
All’inizio di novembre, prima di creare la commissione d’inchiesta, il Consiglio aveva già condannato Israele per il bombardamento di Beit Hanun, ordinando al Commissario per i Diritti Umani Louise Arbour di recarsi sul posto. Come sempre, l’organismo non aveva fatto alcun riferimento ai lanci di missili Qassam palestinesi su Israele. Tuttavia, quando alcuni giorni dopo la Arbour si trovava nella zona, lei e la sua delegazione sono stati sfiorati da un Qassam palestinese lanciato sulla città israeliana di Sderot, che ha causato la morte di un operaio israeliano.
“Da quando è nato, sei mesi fa – conclude il comunicato della ADL – il Consiglio Onu per i Diritti Umani si è già riunito una volta in sessione ordinaria e tre volte in sessione straordinaria, ma non ha ancora trovato il tempo di discutere un solo paese che non sia Israele”.

(Da: Ha’aretz, 30.11.06)