La moschea di Al Aqsa forse eretta sopra una chiesa bizantina

Lo suggeriscono foto scattate negli anni ’30 da un archeologo inglese

image_2316L’archivio fotografico di un archeologo britannico che condusse l’unico scavo archeologico mai intrapreso alla Moschea Aqsa, sul Monte del Tempio di Gerusalemme, documenta l’esistenza, al di sotto della moschea, di un pavimento a mosaico bizantino che probabilmente apparteneva a una chiesa o a un monastero. Ne ha dato notizia domenica scorsa l’archeologo israeliano Zachi Zweig.
Gli scavi vennero effettuati alla fine degli anni ’30 da R. W. Hamilton, direttore del Dipartimento Antichità del Mandato Britannico, in coordinamento con il Waqf (l’ente custode del patrimonio religioso islamico), a seguito di alcune scosse di terremoto che avevano seriamente danneggiato la moschea negli anni 1927 e 1937.
In coincidenza con i lavori di costruzione e riparazione condotti dal Waqf tra il 1938 e il 1942, Hamilton poté effettuare scavi di ricerca sotto i pilastri della moschea, è documentò tutto il lavoro relativo alla moschea nel suo The Structural History of the Aqsa Mosque.
Spiega Zweig che Hamilton scoprì il pavimento musivo bizantino e, sotto di esso, un mikvè (bagno rituale ebraico) del periodo del Secondo Tempio che evitò accuratamente di includere nella sua pubblicazione sulla moschea, ma che fotografò e catalogò in un dossier d’archivio relativo alla moschea. Zweig ha scoperto le fotografie negli archivi archeologici britannici conservati presso l’Autorità per le Antichità a Gerusalemme.
Il pavimento bizantino a mosaico scoperto sotto il livello della moschea omayyade, ha detto Zweig in una conferenza all’Università Bar-Ilan, costituisce “senza dubbio” i resti di un edificio pubblico, probabilmente una chiesa, che pre-esisteva alla moschea. Un mosaico simile si trova anche nella Basilica della Natività a Betlemme.
“L’esistenza di un edificio pubblico del periodo bizantino sul Monte del Tempio – continua Zweig – è molto sorprendente, alla luce del fatto che dai testi storici non abbiamo resoconti di siffatti fabbricati”.
Negli ultimi anni numerosi resti di mura marmoree di chiesa sono stati scoperti da Zweig e dall’archeologo dell’Università Bar-Ilan Gabriel Barkay fra le macerie portare in superficie dai lavori effettuati sul sito dal Waqf nell’ultimo decennio e gettate nella sottostante Valle di Kidron.
Secondo Rina Talgam, esperta di mosaici dell’Università di Gerusalemme, il mosaico trovato sul Monte del Tempio risalirebbe al V-VII secolo e.v. “Siamo riamasti molto sorpresi nel rinvenire un tale mosaico sul Monte del Tempio”, afferma Rina Talgam, sottolineando come il ritrovamento contraddica le testimonianze di pellegrini che descrivevano il luogo come totalmente abbandonato nel periodo bizantino. D’altra parte è assai improbabile che esso facesse parte della prima moschea costruita sul sito, nel primo periodo musulmano, giacché quella struttura era stata costruita in legno. “Il semplice mosaico dipinto – continua Talgam – non ci dà la certezza che appartenesse a una chiesa: potrebbe essere stato parte di un ostello o di qualche altra struttura di cui non è rimasta descrizione”.
Da quando è nato lo stato di Israele non è stato effettuato nessuno scavo archeologico sul Monte del Tempio per rispetto alla sensibilità religiosa sia dei musulmani che degli ebrei. “E’ difficile stabilire con sicurezza che questo fosse effettivamente il sito di una chiesa – afferma Barkay – ma senza dubbio si trattava di un edificio pubblico e probabilmente era una chiesa o un monastero”. Barkay definisce la scoperta delle fotografie negli archivi britannici al contempo “sensazionale” e “importante”. “E’ un fatto che modifica l’intera storia del Monte del Tempio nel periodo bizantino per come la conoscevamo finora”, conclude.

(Da: Jerusalem Post, 17.11.08)

Nella foto in alto: una foto degli anni 30 che documenta il pavimento musivo sotto la moschea di Al Aqsa

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https://www.israele.net/sezione,,1540.htm