La peculiare educazione alla pace in stile palestinese

Scuola e tv dell’Autorità Palestinese insegnano a sperare nella fine di Israele, mentre i bambini palestinesi negli Usa vengono indotti a cantare “li decapiteremo, li tortureremo in eterno”

Un’insegnante palestinese è apparsa alla tv ufficiale dell’Autorità Palestinese insieme alla preside della sua scuola e ha spiegato a chiare lettere come si insegna agli scolari palestinesi a desiderare e aspettarsi la cancellazione di Israele dalla carta geografica.

L’insegnante ha mostrato in un’aula della scuola Ma’zouz Al-Masri di Nablus la mappa della “Palestina” tipica di tutta la pubblicistica revanscista palestinese (che copre anche tutte le terre dove sorge Israele), guarnita con numerose piccole bandiere israeliane strappate e grandi bandiere palestinesi: le bandiere rappresentano la sovranità israeliana che dappertutto viene cancellata e rimpiazzata dalla sovranità palestinese. L’insegnante ha illustrato il significato dello “strumento didattico” dicendo che l’auspicio è quello di liberare tutta la Palestina cancellando di fatto ogni barriera di confine che protegge Israele e gli israeliani. L’intervistatrice della tv dell’Autorità Palestinese ha approvato con entusiasmo le parole dell’insegnate e ha ringraziato la preside per l’educazione di qualità che viene impartita nella sua scuola ai bambini palestinesi.
(Da: PMW Bulletin, 29.5.19)

Traduzione
Insegnante Manal Al-Tanbour: “Ad Allah piacendo, questa è la nostra visione e noi speriamo di liberare la Palestina, spezzare le catene, distruggere i posti di controllo [fra Autorità Palestinese e Israele ndr], abbattere il muro di separazione come è stato abbattuto il Muro di Berlino, ad Allah piacendo, e auspichiamo di poter conseguire la liberazione della Palestina”.
Intervistatrice della tv ufficiale dell’Autorità Palestinese: “Un’immagine straordinaria e una mappa che speriamo di conseguire presto. Voglio ringraziarvi moltissimo per questa iniziativa. Voglio ringraziare la preside della scuola, che è qui con noi, per questo positivo impegno nell’educare i nostri scolari e le nostre scolare”.
(Tv ufficiale dell’Autorità Palestinese, 16.5.19)

Lo scorso 22 aprile 2019, il Muslim American Society Islamic Center di Filadelfia (MAS Philly) ha postato sulla sua pagina Facebook il video di una celebrazione tenuta il 17 aprile per la Giornata della Ummah (la comunità dei fedeli). Ogni gruppo di scolari doveva esibirsi in uno spettacolo che ne rappresentasse le tradizioni culturali. In quello messo in scena dai palestinesi i bambini vengono fatti recitare frasi come: difenderemo la terra sacra con i nostri corpi, libereremo la moschea di al-Asqua, decapiteremo la testa degli infedeli e li sottoporremo a eterna tortura.

MAS Philly appartiene alla Muslim American Society (MAS), che ha 42 sezioni negli Stati Uniti e una nel Regno Unito. Solo dopo che è iniziata circolare una versione del video sottotitolata in inglese, la Muslim American Society lo ha tolto da Facebook e ha cercato di prendere le distanze definendolo “un errore involontario e una svista”.

Traduzione
Bambino narratore: “Quelli che accettano l’umiliazione, che senso ha la loro esistenza? Coloro che rifiutano l’oppressione sono quelli che affermano la loro esistenza ed eliminano l’ingiustizia dalla terra degli arabi.
Coro dei bambini: Ribelli! Ribelli! Ribelli! Gloriosi destrieri ci chiamano e ci conducono su sentieri che portano alla moschea di Al-Aqsa. Il sangue dei martiri ci protegge. Il paradiso ha bisogno di uomini veri! […] La terra del viaggio notturno del Profeta Maometto ci chiama. La nostra Palestina deve tornare a noi. Oh Saladino, i tuoi uomini sono tra noi, la vergogna verrà spazzata via! […] Forza e Corano, oh gente libera! Dobbiamo perseverare, qualunque cosa accada, e con l’aiuto del Signore Onnipotente il giorno seguirà alla notte. […] Portateci, o navi, a liberare le nostre terre, fino a raggiungere le nostre coste per schiacciare i fraudolenti! […] Soffiate, oh venti del paradiso, scorrete oh fiumi dei martiri! Il mio islam mi chiama. Chi risponderà al suo appello? Sorgete, oh virtuosi!” […].
Prima ragazzina:” I nostri martiri hanno sacrificato le loro vite senza esitazione. Hanno raggiunto il paradiso e il profumo del muschio emana dai loro corpi. Essi fanno a gara per raggiungere il Paradiso. Gerusalemme sarà la loro capitale, o sarà una culla di codardi?” […]
Seconda ragazzina: “Difenderemo la terra della guida divina con i nostri corpi e sacrificheremo le nostre anime senza esitazione. Mozzeremo le loro teste e libereremo la dolente e celebrata moschea di Al-Aqsa. Condurremo l’esercito di Allah ad adempiere alla sua promessa e li sottoporremo ad eterna tortura”.
(Da: Memri, 22.4.19)