La ricerche coronavirus all’Università di Gerusalemme

Una carrellata (in inglese) delle ricerche avviate dall’Università di Gerusalemme durante la pandemia di covid-19

Di Re’em Sari

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21 Luglio 2020 Università di Gerusalemme

Mercoledì 22: Tikkun Olam, un webinar dell’Università di Gerusalemme

13 agosto: COVID-19, un webinar dell’Università di Gerusalemme

News

1 Gennaio 2024

Con una decisione di portata storica, la Corte Suprema d’Israele ha annullato lunedì la legge approvata lo scorso luglio che limitava il controllo giudiziario sul governo vietando ai tribunali di pronunciarsi contro decisioni governative e ministeriali in base al criterio della “ragionevolezza” (o ammissibilità etica), e che era l’unico provvedimento finora adottato del controverso pacchetto di riforma giudiziaria sostenuto dal governo ma ampiamente contestato nel paese. E’ la prima volta nella storia di Israele che viene annullata una sezione di una Legge Fondamentale, che ha valore quasi costituzionale. Otto giudici hanno votato per l’abrogazione della legge, sette hanno votato per il suo mantenimento. La sentenza stabilisce preliminarmente il precedente legale secondo cui la Corte Suprema ha facoltà, in determinate circostanze, di annullare anche Leggi Fondamentali, benché queste costituiscano la base dell’autorità di tutte le istituzioni statali, compresa la Corte stessa. Ciononostante, allo stato attuale le Leggi Fondamentali vengono varate o modificate con procedura ordinaria a maggioranza semplice, uno dei motivi per cui la Corte non le ha ritenute pienamente “costituzionali”. Dodici dei 15 giudici hanno concordato sul fatto che la Corte ha la facoltà di annullare Leggi Fondamentali. I sostenitori della petizione contro la nuova legge, così come il procuratore generale Gali Baharav Miara, hanno sostenuto che essa aboliva ogni effettivo controllo giurisdizionale sulle decisioni governative e ministeriali. Dal canto suo, il governo ha sostenuto che il criterio della “ragionevolezza” conferisce alle corti margini discrezionali troppo ampi su decisioni politiche, e che comunque la Corte non avrebbe l’autorità di abrogare Leggi Fondamentali.

1 Gennaio 2024

Una raffica di decine di razzi è stata lanciata da terroristi palestinesi contro le comunità israeliane poco dopo la mezzanotte di lunedì, attivando sirene d’allarme nella zona al confine con la striscia di Gaza e nel centro di Israele, Tel Aviv compresa.

1 Gennaio 2024

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1 Gennaio 2024

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1 Gennaio 2024

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1 Gennaio 2024

Clicca qui per le ultime notizie da YnetNews (in inglese)

1 Gennaio 2024

Dalla pagina web (in ebraico) delle Forze di Difesa israeliane che aggiorna il numero dei soldati caduti e feriti durante la guerra in corso contro Hamas e altri gruppi terroristi nella striscia di Gaza: complessivamente sono 507 i soldati caduti, per la maggior parte durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele. Altri 2.234 soldati sono rimasti feriti o mutilati. Nell’offensiva di terra a Gaza, avviata il 27 ottobre, sono caduti 173 soldati, altri 965 sono rimasti feriti o mutilati.

31 Dicembre 2023

In un messaggio per l’anno nuovo postato su X in 10 lingue (ebraico, inglese, arabo, spagnolo, russo, francese, italiano, hindi, tedesco e portoghese), il presidente d’Israele Isaac Herzog esorta i leader e all’intera famiglia delle nazioni di tutto il mondo ad esigere e adoperarsi per il rilascio immediato e incondizionato dei 133 ostaggi deportati a Gaza dai terroristi jihadisti palestinesi, tra cui bambini, anziani, donne e uomini tuttora trattenuti in brutale prigionia da Hamas senza farmaci vitali né visite della Croce Rossa. “Il loro rilascio immediato – dice Herzog – è al centro della nostra battaglia contro i terroristi di Hamas a Gaza. Possa la luce dissipare le tenebre e possa il nuovo anno portare pace, speranza e guarigione per tutti”.

31 Dicembre 2023

Nell’anno 2023 si sono registrati 244 omicidi da criminalità comune nella comunità araba israeliana, più del doppio rispetto all’anno precedente. Si tratta di violenze legate a organizzazioni criminali, guerre per bande, faide famigliari, femminicidi “d’onore”. Diversi leader della comunità araba d’Israele attribuiscono la colpa alla polizia che, secondo loro, non fa abbastanza per reprimere potenti organizzazioni di tipo mafioso. Dal canto loro, le autorità incolpano la crescente criminalità organizzata, la proliferazione di armi illegali e una diffusa omertà e mancata collaborazione con le forze dell’ordine.

31 Dicembre 2023

Nel corso di perlustrazioni alla periferia del campo di Shati, nel nord della striscia di Gaza, soldati israeliani della 14esima Brigata hanno localizzato e neutralizzato ordigni esplosivi anti-uomo piazzati all’interno di un asilo d’infanzia. Vedi il video su X

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