La via saudita

Gli americani non sembrano capire che i sauditi perseguono i loro propri obiettivi

Da un articolo di Zalman Shoval

image_1609[…] Di recente gli americani hanno deciso di sostenere l’Arabia Saudita, per lo più al posto dell’Egitto, affinché assuma un ruolo attivo negli sviluppi diplomatici in Medio Oriente. Ma bisogna capire che i sauditi perseguono una loro propria agenda, che non sempre coincide con quella di Washington.
La differenza più seria riguarda la questione palestinese. Il presidente George W. Bush sperava che il coinvolgimento di Riyad e l’attiva mediazione del segretario generale del Consiglio di sicurezza nazionale saudita Bandar bin Sultan nel consolidare l’accordo della Mecca avrebbero contribuito a “domare” Hamas aprendo la strada alla creazione di uno stato palestinese basato sui principi del Quartetto. Invece è successo l’esatto contrario: quello che è stato “domato” è il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), senza che venisse accolta nessuna delle condizioni del Quartetto. Di più, la leadership di Hamas si è affrettata a comunicare al resto del mondo che non intende affatto riconoscere lo stato di Israele. E, per dirla con le parole del New York Times, l’accordo raggiunto grazie alla mediazione saudita ha di fatto silurato il summit a tre fra Abu Mazen, il primo ministro israeliano Ehud Olmert e il segretario di stato americano Condoleezza Rice.
Washington pare non aver capito che Bandar e i sauditi ha i loro obiettivi e interessi da seguire. Quello che vogliono non è isolare Hamas, ma anzi avvicinarla a loro (anche col ricorso al denaro) allo scopo di minare i legami che hanno iniziato a formarsi fra l’organizzazione terrorista sunnita palestinese e l’Iran sciita. Hamas sarà anche fondamentalista ed estremista, ma per lo meno è sunnita (dopotutto lo stesso regime saudita non è meno fondamentalista di Hamas).
Ciò che preoccupa veramente la dirigenza saudita è la crescita del potere sciita in Medio Oriente, anche al loro interno, e la loro paura aumenta ad ogni giorno che passa di combattimenti in Iraq dove gli sciiti stanno avendo la meglio.
Non è che le famiglia reale saudita non desideri risolvere il problema israelo-palestinese (possibilmente a spese di Israele). È che, dal suo punto di vista, per adesso ha da affrontare problemi assai più urgenti.

(Da: YnetNews, 5.03.07)

Nella foto in alto: Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ricevuto sabato scorso a Ryiad dal saudita Abdullah