L’amaro destino della signora Zoabi

Anziché libera esponete dell’opposizione in Siria o in Iran, si ritrova parlamentare nello spietato Israele.

Di Hanoch Daum

image_3190Lunedì scorso la Commissione Etica della Knesset ha deciso di sospendere la parlamentare arabo-israeliana Hanin Zoabi (lista Balad), che ha partecipato un anno fa alla flottiglia filo-Hamas per Gaza, dove era stata anche fotografata e filmata vicino a membri armati dell’organizzazione turca filo-Hmas IHH. Fino al termine della sessione corrente, fra due settimane, la Zoabi sarà sospesa da ogni attività parlamentare e potrà solo prendere parte alle votazioni in seduta plenaria. “La partecipazione stessa alla flottiglia – ha spiegato la Commissione – il cui obiettivo era quello di violare il blocco navale imposto alla striscia di Gaza nel quadro del conflitto armato contro Hamas, costituisce un atto di tradimento contro la sicurezza dello stato, a maggior ragione se si tratta di un deputato eletto al parlamento israeliano”. Secondo la Commissione, “un parlamentare non può unirsi a un gruppo dichiarato illegale dal ministero della difesa”.

LA FEROCE REPRESSIONE D’ISRAELE: “SOSPESA PER DUE SETTIMANE”

Scrive HANOCH DAUM: «Che il cielo abbia pietà della onorevole signora Hanin Zoabi, che si ritrova a vivere in uno stato così crudele come Israele. Uno stato che osa fermare le irruzioni illegali dal mare; uno stato che, a differenza dei suoi adorabili vicini, non permette nessuna libertà di espressione; uno stato dove le minoranze vivono ogni giorno nel terrore per la propria stessa vita, soprattutto la stessa signora Zoabi: ogni volta che la vedo pranzare in un caffè del prestigioso quartiere German Colony, a Gerusalemme, posso scorgere sul suo volto i segni della tensione.
Ah, se solo la signora Zoabi potesse aggirarsi in pace per Israele proprio come gli israeliani possono fare per le vie di Gaza; se solo potesse essere un membro in vista dell’opposizione in Siria o in Libia; se solo potesse essere una donna colta e istruita di Gaza, impegnata a rivendicare eguaglianza di diritti per tutte le donne: oh, come sarebbe meravigliosa la sua vita.
E invece la povera Zoabi si ritrova in Israele dove, santo cielo, le cose per lei sono davvero orribili. Il suo stipendio come parlamentare alla Knesset è di soli 30.000 shekel al mese (quasi 6.200 euro), gode di condizioni inferiori a quelle di un ministro e adesso è stata addirittura sospesa dalla Knesset per due settimane. Due settimane!
E tutto questo accade solo per aver detto che non c’era alcuna violenza a bordo della “flottiglia” filo-Hamas diretta a Gaza nel maggio 2010, mentre in realtà ce n’era eccome; solo per aver detto che non ha visto nessuno pestare i soldati, mentre foto e filmati dimostrano che si trovava proprio vicino a dove si consumavano quelle violenze. Sospenderla solo per questo? Per aver partecipato a un tentativo violento di violare le frontiere di Israele? Per aver partecipato a un incidente durante il quale soldati del Commando Navale israeliano, saliti a bordo della nave senza armi da guerra, sono stati a un passo dall’essere presi in ostaggio da filo-terroristi?
Ma chi ha mai detto che un parlamentare della Knesset debba essere solidale coi commando della marina, anziché stare dalla parte di attivisti turchi filo-terroristi e filo-Hamas? Dov’è la democrazia? Dov’è la libertà d’espressione? Com’è possibile che a un cittadino israeliano non sia permesso combattere contro Israele e adoperarsi contro la sua stessa esistenza? Com’è possibile che una persona, che pensa semplicemente che Israele sia uno stato illegittimo e da cancellare, subisca una punizione così dura dalla Commissione Etica della Knesset? Ma dove arriveremo? Magari al punto di approvare una legge che proibisce ai terroristi di candidarsi alla Knesset e ai criminali di essere designati alla Corte Suprema?
È davvero deplorevole e doloroso considerare la triste sorte della signora Zoabi. Fa davvero venir voglia di piantare un’altra tenda di protesta davanti alla caffetteria della Knesset. Invece di essere una moderna donna single, in uno degli illuminati paesi vicini a Israele – Siria, Egitto, Giordania, Iran – com’è stato possibile che questa deliziosa signora si sia ritrovata proprio nel violento e spietato stato di Israele? Speriamo almeno che la tremenda punizione inflittale passi presto. Siamo tutti con lei, signora Zoabi, siamo veramente tutti con lei.»

(Da: YnetNews, 20.7.11)

Nelle foto in alto: La parlamentare arabo-israeliana Hanin Zoabi durante un intervento alla Knesset. Sotto: le foto, pubblicate lo scorso giugno da Yediot Ahronot, che la ritraggono in compagnia di attivisti armati filo-Hamas a bordo della Mavi Marmara (maggio 2010)