L’anatra antisemita

La doppia morale di chi si mobilita sempre e solo contro Israele non assolve Israele dai suoi eventuali torti, ma certamente qualifica quegli accusatori come ipocriti e fanatici

Di Simon Cobbs

Simon Cobbs, autore di questo articolo

Simon Cobbs, autore di questo articolo

Manifestazioni anti-israeliane in decine di città d’Europa, interrogazioni parlamentari, dichiarazioni e appelli, titoli e immagini in prima pagina su giornali e telegiornali. Mi sta bene. Viviamo in democrazia il che implica innanzitutto libertà di parola. In quanto sionista convinto, posso scendere in piazza e manifestare il mio sostegno a Israele. Nessuno dovrebbe potermelo impedire e lo stesso vale per coloro che si oppongono a Israele, nonostante le menzogne, e l’odio, e il carattere spesso odiosamente aggressivo delle loro manifestazioni. Sia chiaro: sbagliano. E non prevarranno. E continueranno a farmi ribollire il sangue di rabbia. Ma non deve mai essere in discussione il loro diritto di manifestare (in modo non violento). Il fatto che essi possono protestare, in Europa come in Israele, costituisce appunto ciò che c’è di positivo in queste nostre società per le quali ci battiamo.

Il mio problema è un altro. Il mio problema è: dove erano tutte queste persone sopraffatte dallo sdegno, quando 150.000 persone venivano massacrate in Siria? Non ho sentito di manifestazioni e proteste davanti alle ambasciate russe dopo l’invasione di un pezzo di Ucraina e l’annessione della Crimea. Ero distratto, o non si sono viste folle furibonde di fronte alle ambasciate sudanesi quando una donna incinta è stata condannata a morte per un presunto “reato” di conversione cristianesimo?

Londra, sabato scorso

Londra, sabato scorso

Dite che il Medio Oriente è più importante rispetto ad altre regioni del mondo? Allora come mai non avete sentito l’urgenza di invadere le strade e scatenarvi sul web quando i diritti democratici sono stati grossolanamente calpestati in Egitto, dai Fratelli Musulmani prima e dai militari poi? Come mai non vi hanno fatto perdere il sonno le abituali esecuzioni di innumerevoli persone in Iran colpevoli semplicemente di essere gay? E che dire della spaventosa situazione in Medio Oriente in fatto di diritti della donna, di persecuzione e assassinio di cristiani, di attentati terroristici in Iraq, o della vera e propria barbarie dello “Stato Islamico (in Iraq e nel Levante)”?

Tutto questo non era abbastanza grave, per gli sdegnati contro Israele? Evidentemente no. Tutta roba che non viene recepita dai loro radar. Ve lo dico io dove erano, mentre venivano consumate quelle orrende sopraffazioni, tutti quegli “attivisti per i diritti umani” che oggi non possono trattenersi dal manifestare contro Israele. Erano a casa loro, in attesa della prima occasione per diffamare e dare addosso a Israele.

Parigi, sabato scorso

Parigi, sabato scorso

Ogni morte di un innocente è sbagliata e dovrebbe essere condannata in ogni occasione. Ma cos’è che rende alcune decine di morti palestinesi più orrende e insopportabili degli oltre 25.000 bambini trucidati dal tiranno siriano Bashar al-Assad e dal suo esercito?

Forse il mondo si sentirebbe meglio se un po’ di israeliani si lasciassero ammazzare giusto per pareggiare i conti. Forse Israele dovrebbe semplicemente spegnere il sistema anti-missile “Cupola di ferro” in modo che Hamas possa avere maggiori possibilità di uccidere un po’ di civili israeliani e soddisfare così le esigenze di “proporzionalità” di chi critica Israele. O forse Israele dovrebbe semplicemente arrendersi. Di sicuro sarebbe un’ottima “soluzione finale” per i sei milioni di ebrei che vivono in Israele.

Centinaia di morti nella striscia di Gaza, compresi dei bambini, sono una tragedia che non può essere taciuta. Ma se Hamas (e Fatah) avessero un briciolo di decenza e di compassione, e si preoccupassero minimamente della “loro” gente, non ci sarebbe neanche un morto. Se non sparassero i razzi dal mezzo della popolazione civile, anzi se la piantassero una buona volta di sparare quei razzi, non vi sarebbe nessun morto civile, da nessuna delle parti.

Ma niente di tutto questo suscita il minimo interesse nelle migliaia che manifestano e sbraitano contro Israele, invocando la distruzione dell’unica democrazia del Medio Oriente. Come mai? Semplice, basta sostituire alla parola Israele la parola “ebrei”.

Sul cartello (fra le due bandiere palestinesi): “Gli ebrei sono terroristi”

E posso già sentire l’indignazione unanime. Ma prima di gridare “Come ti permetti? Come osi? Antisemiti noi?”, mi sia permesso domandare: ma davvero il nesso vi sembra così peregrino? Gente che si mobilita sempre e solo contro Israele; che continua a negare a gran voce che gli ebrei abbiano diritto a una patria, a uno stato nazionale; che ad ogni occasione diffonde compiaciuta menzogne, calunnie e accuse infondate che fanno montare l’odio verso Israele; che insiste a chiedere la demolizione dell’”entità sionista”; che continua a prendere le parti di organizzazioni terroristiche come Hamas che proclamano nel loro Statuto la missione di uccidere gli ebrei; gente per cui è inaccettabile un compromesso fra due stati, uno ebraico e uno arabo, che vivano pacificamente fianco a fianco in questa terra; gente che invoca il rispetto dei diritti e ignora il nostro diritto fondamentale: il diritto all’autodeterminazione; gente che pretende da Israele il rispetto di standard morali superiori a qualsiasi altro paese e condanna Israele se non riesce sempre a soddisfare questi standard.

Israele è l’unica vera democrazia in Medio Oriente. È pluralistica. Tutela i diritti delle donne, dei gay e i diritti umani. Discute e si autocritica. Persegue secondo giustizia chi commette ingiustizie. E tiene nella massima considerazione la vita delle persone. Ma tutto questo vale meno di zero per gli sdegnati anti-israeliani. Ecco perché, ai miei occhi, sono ipocriti e fanatici. E antisemiti. Come si usa dire: “Se cammina come un’anatra, nuota come un’anatra e starnazza come un’anatra, è molto probabile che si tratti di un’anatra”. Aspetto di essere convinto con buoni e validi argomenti che costoro non sono anatre antisemite.

(Da: Times of Israel, 15.7.14)