L’Autorità Palestinese attacca Israele per l’“istigazione” contro Abu Mazen

Israele: «Evidentemente non sanno distinguere fra demonizzazione e critica legittima»

Di Khaled Abu Toameh

Khaled Abu Toameh, corrispondente del Jerusalem Post per gli affari arabi

L’Autorità Palestinese ha usato energiche parole di condanna contro Israele per quella che ha definito la sua azione di “istigazione” ai danni del presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), definendola “terrorismo di stato”, e ha messo in guardia rispetto all’impatto negativo di tutto questo sui colloqui di pace. L’attacco dell’Autorità Palestinese fa seguito a dichiarazioni attribuite al presidente della Commissione esteri e difesa della Knesset, Avigdor Liberman, secondo cui Abu Mazen non sarebbe un valido “interlocutore di pace”.

Il capo negoziatore palestinese Saeb Erekat ha definito tali dichiarazioni di Liberman una manifestazione di “pericolosa istigazione” ai danni di Abu Mazen, che rifletterebbe il “desiderio da parte di Israele di sbarazzarsi del presidente palestinese”.

Anche il Ministero degli esteri dell’Autorità Palestinese ha accusato Israele di istigazione contro i palestinesi condannando Liberman come un “gangster” e un “fascista”. Secondo il Ministero, l’istigazione da parte israeliana contro Abu Mazen e i palestinesi sarebbe aumentata dopo la ripresa dei colloqui di pace. Il Ministero dell’Autorità Palestinese ha chiesto al governo israeliano di condannare le dichiarazioni di Lieberman che costituiscono, ha detto, un caso di “terrorismo di stato”.

Sempre lunedì, l’agenzia di stampa ufficiale dell’Autorità Palestinese WAFA ha pubblicato un rapporto dettagliato sulla “istigazione” israeliana contro Abu Mazen e i palestinesi. Il rapporto fa riferimento a un certo numero di editoriali pubblicati sulla stampa israeliana da vari opinionisti che criticano Abu Mazen. Ad esempio viene citato un articolo, pubblicato sul quotidiano Israel HaYom, in cui si afferma che il ritorno dei “profughi” palestinesi (e dei loro discendenti all’interno di Israele anche dopo la nascita di uno stato palestinese) equivarrebbe alla distruzione di Israele.

Una fonte governativa israeliana ha risposto agli attacchi dicendo che evidentemente i palestinesi confondono la legittima critica con l’istigazione. “E’ chiaro – ha detto il funzionario – che i palestinesi non riescono a capire che cos’è l’istigazione. Istigazione significa demonizzare l’altra parte. Significa negare la legittimità dell’altra parte in quanto tale. Istigazione è innalzare su un piedistallo dei terroristi stragisti celebrandoli come eroi, è de-umanizzare l’altra parte equiparandola a mostri o animali repellenti. Istigazione è inneggiare alla violenza, è fomentare odio e spargimento di sangue. Tutte cose che fa l’Autorità Palestinese. Criticare questo o quell’aspetto della politica del presidente Abu Mazen è legittima critica politica, e non ha niente a che fare con l’istigazione”.

(Da: Jerusalem Post, 21.10.13)

 

“Il nostro nemico è Sion, Satana con la coda”

Questo il testo di una “lirica” insegnata ai bambini palestinesi e ripetutamente mandata in onda dalla tv ufficiale dell’Autorità Palestinese. Di seguito, alcuni esempi del 30 agosto 2013, 7 aprile 2012 e 8 maggio 2012.

«Quando ero giovane mi è stato insegnato che l’“arabità” è il mio onore…

E che le nostre terre si estendono da un estremo all’altro,

E che le nostre guerre erano per la Moschea Al-Aqsa,

E che il nostro nemico è Sion, Satana con la coda,

E che gli eserciti della nostra nazione sono eccezionali.»

 

 

“Oh figli di Sion, i più malvagi fra tutte le creature”

Ed ecco cosa viene fatto recitare a due bambine, in quest’altro video trasmesso dalla tv dell’Autorità Palestinese il 3 luglio 2013:

Prima bambina:

«Io non temo il fucile perché le vostre moltitudini sono mandrie illuse e ignoranti

Gerusalemme è la mia terra, Gerusalemme è il mio onore

Gerusalemme è i miei giorni e i miei sogni più ardenti

Oh, voi che avete ucciso i devoti profeti di Allah

Oh, voi che siete stati allevati versando sangue

“Voi siete stati condannati all’umiliazione e agli stenti

“Oh figli di Sion, oh i più malvagi fra tutte le creature

“Oh scimmie barbare, miserabili maiali».

Seconda bambina:

«Gerusalemme non è la vostra tana

Gerusalemme si oppone alle vostre moltitudini

Gerusalemme vomita fuori la vostra impurità

Perché Gerusalemme, o impuri, è devota, immacolata

E Gerusalemme, o voi che siete immondizia, è pulita e pura

Io non temo la barbarie

Fino a quando il mio cuore è il mio Corano e la mia città

Finché ho il mio braccio e le mie pietre

Fino a quando sarò libera e non baratterò la mia causa

Non temerò le vostre moltitudini

Non temerò il fucile.»

(Da: PMW Bulletin, 24.9.13)