L’Autorità Palestinese non fa mistero dei suoi veri obiettivi (quando parla alla propria gente)

Per la TV di Abu Mazen tutto Israele è “terra palestinese”, tutti gli israeliani sono “coloni” e la futura scomparsa dello stato ebraico è cosa sicura

La tv ufficiale dell’Autorità Palestinese continua a ripetere al proprio pubblico, in modo martellante, la posizione che cerca invece di nascondere alla comunità internazionale: quella secondo cui tutto Israele – comprese città come Safed, Haifa, Acco e Giaffa – è “terra palestinese da liberare” (con la cancellazione dello stato ebraico):

Conduttrice della TV ufficiale dell’Autorità Palestinese: «Da Safed, Haifa, Acco, Giaffa e da ogni centimetro della nostra terra di Palestina: Buongiorno Gerusalemme. Una mattina di splendore e di gloria per la capitale dei nostri cuori e del nostro stato. Molti invasori sono passati di qui. Sono scomparsi e Gerusalemme è rimasta palestinese, islamica e cristiana. L’occupazione sta volgendo al termine. E il domani, pieno di speranza e libertà, è nostro».
(Da: TV ufficiale dell’Autorità Palestinese, “Buongiorno Gerusalemme”, 4.12.20)

Parallelamente, la tv ufficiale dell’Autorità Palestinese continua a imprimere nel proprio pubblico l’idea che tutti gli israeliani, anche quelli che vivono nelle città israeliane di Haifa, Giaffa e Be’er Sheva, sono “coloni” (il termine con cui vengono delegittimati come stranieri illegali gli abitanti ebrei in Terra d’Israele):

Amjad Abu Asab, capo del Comitato parenti dei prigionieri di Gerusalemme: «Quando è iniziato il movimento dei prigionieri? Quando sono iniziati gli arresti? Sono iniziati nel 1948, non nel 1967. Dobbiamo scrollarci la polvere di dosso e dire che il combattente che ha attuato il proprio diritto di combattere a Haifa, Giaffa e Be’er Sheva è un combattente che ha attuato il suo diritto naturale alla sua terra. Perché il colono si trova a Hebron [in Cisgiordania], a Giaffa e a Haifa [in Israele]? Siamo noi i veri proprietari della terra. Il movimento dei prigionieri ha iniziato la lotta sin dal primo momento dell’occupazione [nel 1948] e ha continuato e non si è fermato per un momento. Pertanto dobbiamo scrollarci la polvere di dosso e dire al mondo intero: ogni prigioniero nelle carceri dell’occupazione [Israele] è un combattente che ha difeso i suoi diritti religiosi, storici e umani».
(Da: TV ufficiale dell’Autorità Palestinese, “Buongiorno Gerusalemme”, 6.11.20)

Il messaggio secondo cui Israele è destinato a “finire” come è accaduto ai passati “invasori” viene diffuso da anni dall’Autorità Palestinese. Ad esempio, Palestinian Media Watch ha segnalato un video musicale trasmesso centinaia di volte dal 2012 a oggi dalle emittenti ufficiali dell’Autorità Palestinese, in cui si dipinge Israele come un invasore straniero destinato ad essere cacciato al pari dei dominatori romani, crociati e inglesi (vedi il video in: Per l’Autorità Palestinese, gli ebrei sono “conquistatori stranieri da sconfiggere”).

La stessa convinzione basilare che lo stato ebraico verrà sicuramente sconfitto e cesserà di esistere è stata ribadita di recente in un editoriale del quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese:

«Dal momento che vi sono fratelli arabi che sono convinti che Israele è l’ultima base colonialista occidentale, siamo sicuri che ci riprenderemo la nostra terra e che il colonialismo e l’occupazione diventeranno nient’altro che righe nei libri di storia».
(Da: Al-Hayat Al-Jadida, quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese, 8.12.20).

Allo stesso modo, il consigliere di Abu Mazen e Giudice Supremo della shari’ah dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Al-Habbash, ha espresso la convinzione che Israele cesserà di esistere spiegando che la sua esistenza non è altro che il frutto di una cospirazione di nazioni straniere:

«Il Giudice Supremo della shari’ah della Palestina e consigliere del presidente dell’Autorità Palestinese per gli affari religiosi e le relazioni islamiche, Mahmoud Al-Habbash, ha sottolineato che vari stati e nazioni hanno cospirato nella storica ingiustizia inflitta al popolo palestinese, che terminerà solo quando l’occupazione sarà rimossa dalla terra di Palestina e quando lo stato di Palestina, la cui capitale è Gerusalemme, sarà stabilito sulla terra storica del popolo palestinese cosicché trionferanno pace, sicurezza e stabilità. E ha aggiunto: “Siamo convinti che la notte dell’occupazione e dell’aggressione alla fine passerà, su questo non c’è dubbio, e allora i credenti gioiranno per la vittoria di Allah”».
(Da: Al-Hayat Al-Jadida, quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese, 30.11.20).

(Da: palwatch, 17.12.20)